L’amara testimonianza di una guida turistica: le strade attorno alla Cattedrale di Palermo ridotte a pattumiere e parcheggi abusivi

10 febbraio 2022
  • Pubblichiamo una lettera – corredata da alcune foto – che una guida turistica ha inviato all’Associazione Comitati Civici di Palermo: “Ho fatto una figura orribile con i turisti  francesi, russi, tedeschi e italiani, che volevano visitare la nostra Cattedrale”
  • Immondizia e degrado da tutte le parti: “Sono ancora furente, ho provato una vergogna indicibile, una mortificazione immensa”

Pubblichiamo una lettera – corredata da alcune foto – che una guida turistica ha inviato all’Associazione Comitati Civici di Palermo: “Ho fatto una figura orribile con i turisti  francesi, russi, tedeschi e italiani, che volevano visitare la nostra Cattedrale”

“Ho ripreso la mia attività dopo un lungo periodo di fermo dovuto al Covid, e non vi dico la mortificazione che ho dovuto subire accompagnando un gruppo di turisti, fra cui francesi, russi, tedeschi e italiani, che volevano visitare la nostra Cattedrale”. Comincia così una lettera che una guida turistica di Palermo ha inviato all’Associazione Comitati Civici. E’ una testimonianza sulla stato di degrado che si riscontra nelle strade che si snodano attorno alla Cattedrale. Ribadiamo: non nelle periferie della città – che sappiamo tutti in quale stato pietoso versano – ma della Cattedrale! “Ci siamo diretti verso Porta Nuova – prosegue il racconto della guida turistica – ed ero abbastanza tranquilla perché quel tratto di via Vittorio Emanuele di solito non è troppo sporco, anche se ci sono sempre erbacce… ma tant’è, possiamo soprassedere. Abbiamo trovato Porta Nuova transennata, a causa di lavori in corso, ed abbiamo dovuto ripiegare su corso Alberto Amedeo, percorrendo il tratto di strada tra buche, impalcature e transenne varie, con imbarazzo nei confronti del gruppo di persone che accompagnavo, circa trenta, con cui parlavo in due lingue diverse. Grande è stato il mio disagio quando siamo sbucati su via Papireto dal Mercato delle Pulci, in quanto la zona è chiusa sia al traffico veicolare che pedonale, a causa del noto riaffioramento delle acque del fiume sotterraneo, avvenuto qualche mese fa. Non ho visto alcun cantiere aperto, solo transenne. Nessuna anima viva, nessun lavoro in corso, come se fosse naturale lasciare in tale stato di chiusura e abbandono un sito Unesco”.

Immondizia e degrado da tutte le parti: “Sono ancora furente, ho provato una vergogna indicibile, una mortificazione immensa”

“Per recarci in Cattedrale – prosegue il racconto – abbiamo dovuto percorrere il tragitto che porta a piazza Papireto, recentemente restaurata e trasformata in zona pedonale… almeno così avevo letto nei vari servizi pubblicati dalla stampa. Scendere da quella scalinata cosparsa di spazzatura, con i sacchi abbandonati e le erbacce rigogliose che rendono difficile utilizzare i gradini, è stata una delle esperienze più umilianti da guida turistica. Avevo letteralmente la faccia a terra, c’era da impazzire per la rabbia. Come si può consentire di lasciare in questo stato un sito per il quale sono stati spesi circa 580 mila euro per la ripavimentazione e la messa a dimora di alberi? La cosiddetta zona pedonale è un inferno di auto posteggiate e la spazzatura è sparsa ovunque, come mostrano le foto scattate adesso, dopo una settimana da quel giro turistico. Un turista friulano mi ha chiesto spiegazioni, dicendo che gli incivili ci sono anche da loro, ma che il servizio di pulizia funziona rigorosamente. C’erano lattine, vestiti, scarpe, il tutto sparso lungo un itinerario monumentale… cavolo! La gente è incivile, si sa, anche se nessuno interviene, ma almeno puliscano! E’ un itinerario obbligato, con la chiusura della strada, perché non provvedono almeno a rendere dignitoso questo percorso? La piazza – conclude la guida turistica – è ridotta ad una pattumiera, ed ho fatto una figura orribile con i turisti. Sono ancora furente, ho provato una vergogna indicibile, una mortificazione immensa”. Commenta il presidente dell’Associazione Comitato Civici di Palermo: “Ricordiamo ai nostri governanti che il turismo rappresenta la principale, se non l’unica risorsa economica della città da salvaguardare”.

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