I numeri dicono che è stata l’opposizione a fare approvare il Piano di riequilibrio che massacrerà i cittadini di Palermo (220 euro a testa!)

2 febbraio 2022
  • L’amministrazione comunale di Leoluca Orlando è un disastro, ma le opposizioni in Consiglio comunale mancu babbianu!
  • Il ‘Giornale di Sicilia’ scrive che il raddoppio dell’addizionale Irpef costerà ai cittadini di Palermo 220 euro a testa: complimenti al sindaco, alla sua amministrazione, ai consiglieri comunali di maggioranza e alla finta opposizione
  • L’altra vergogna è la vendita delle azioni Gesap del Comune: l’inizio della privatizzazione dell’aeroporto di Palermo grazie alla ‘sinistra’ cittadina (Avete notizie di Rifondazione comunista? Se è così avvertiteci…)

L’amministrazione comunale di Leoluca Orlando è un disastro, ma le opposizioni in consiglio comunale mancu babbianu!

Dopo aver consentito al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e alla sua Giunta di portare a casa il Piano di riequilibrio a spese dei cittadini, le finte opposizioni del Consiglio comunale della città cercano di correre ai ripari. Ed è anche logico: tra qualche mese si vota per l’elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale e c’è la necessità di riguadagnare la fiducia dei palermitani gabbati da una classe politica cittadina che, tranne qualche eccezione, è veramente pessima. Ieri i consiglieri che hanno avuto l’opportunità di far saltare il Piano di riequilibrio e non lo hanno fatto hanno dato vita a una conferenza stampa per annunciare improbabili azioni per bloccare il pasticcio da loro stessi provocati. I fatti sono chiari e non possono essere smentiti. In Consiglio comunale l’amministrazione Orlando non aveva i numeri per far approvare il Piano di riequilibrio. Fino a qualche settimana fa, su 40 consiglieri comunali (tanti sono i consiglieri dell’assemblea di Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale di Palermo), i favorevoli al sindaco erano 12. Poi sono diventati dieci. Due giorni fa erano diventati 11. A questi sono sono aggiunti i tre consiglieri comunali grillini, che da tempo sono ormai le ruote di scorta dell’attuale amministrazione comunale. Erano 14, per approvare una delibera in Aula bisogna essere in 16. hanno messo in giro la voce che erano in 15 perché c’è il presidente del Consiglio comunale “che non può lasciare l’aula”. Non è vero: se il presidente del Consiglio comunale deve lasciare l’aula – per esempio perché non si sente bene – lo può fare e viene sostituito da uno dei vice presidenti. Ma diamo per buono che erano in 15: il Piano di riequilibrio non poteva essere approvato lo stesso, perché ci vogliono almeno 16 consiglieri comunali.

Il ‘Giornale di Sicilia’ scrive che il raddoppio dell’addizionale Irpef costerà ai cittadini di Palermo 220 euro a testa: complimenti al sindaco, alla sua amministrazione, ai consiglieri comunali di maggioranza e alla finta opposizione

Dopo di che i consiglieri comunali delle finta opposizione alla giunta Orlando – ribadiamo: finta opposizione – possono dire e fare quello che vogliono: convocare conferenze stampa a destra e a manca, annunciare ricorsi e controricorsi a questa o quella autorità: ma la sostanza dei fatti non cambia: il sindaco di Palermo non aveva i numeri in Consiglio comunale per fare approvare la delibera si Piano di riequilibrio e siccome in aula, al momento del voto, erano presenti 22 consiglieri comunali, 8 consiglieri comunali di opposizione (compreso il presidente del Consiglio comunale) hanno mantenuto il numero legale, consentendo l’approvazione di una delibera che penalizza i cittadini palermitani già penalizzati da un’amministrazione comunale allo sbando, dal dramma del cimitero dei Rotoli alle strade che cadono a pezzi, dalle strutture sportive fatiscenti ai 15 km di Tram che hanno fatto saltare i conti del Comune e via continuando con i disastri amministrativi. E’ avvenuto un fatto politicamente gravissimo sia sotto il profilo della morale in politica (dove si dimostra che a Palermo la politica comunale è senza morale), sia sotto il profilo economico, se è vero – come scrive oggi il Giornale di Sicilia – che il raddoppio dell’addizionale Irpef costerà 220 euro a testa!

L’altra vergogna è la vendita delle azioni Gesap del Comune: l’inizio della privatizzazione dell’aeroporto di Palermo grazie alla ‘sinistra’ cittadina (Avete notizie di Rifondazione comunista? Se è così avvertiteci…)

Di più: i consiglieri comunali della finta opposizione che hanno consentito l’approvazione del Piano di riequilibrio sapevano benissimo che la Giunta ‘di sinistra’ del Comune di Palermo, grazie a questo atto, metterà in vendita le azioni Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. Di fatto è il primo passo per la privatizzazione dello scalo del capoluogo siciliano. Anche per questo motivo l’approvazione della delibera sul Piano di riequilibrio andava bloccata facendo mancare il numero legale. Hanno distrutto una città e ora vendono pure l’aeroporto per tappare i ‘buchi’ del Bilancio. Una politica cittadina senza ritegno. Le chiacchiere della conferenza stampa e le giustificazioni tipo: “Se in aula ci fossero stati due consiglieri comunali in più la delibera sarebbe stata bocciata” sono considerazioni da sofisti. La realtà, semmai, è un’altra: la Giunta Orlando poteva contare su 14 consiglieri comunali su 40, se tutt’e 26 i consiglieri comunali fossero stati presenti in aula il Piano di riequilibrio sarebbe stato bocciato senza se e senza ma. Il resto sono minchiate allo stato puro. In realtà, la volontà di bocciare il Piano di riequilibrio non c’è mai stata: semmai c’è sempre stata la volontà opposta: fare passare la delibera cercando di salvare la faccia. Ma è andata male. Noi ci auguriamo che i cittadini palermitani, tra qualche mese, si ricordino di questa volgare sceneggiata e tengano a mente non solo i disastri dell’amministrazione Orlando, ma anche il fatto che quello che sta andando via è il peggiore Consiglio comunale degli ultimi vent’anni.

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