Studenti in piazza a Roma contro l’alternanza scuola-lavoro dopo la morte di uno studente a Udine. Proteste in tutta Italia?

24 gennaio 2022
  • La protesta di ieri a Roma degli studenti contro l’alternanza scuola lavoro lascia ben sperare: significa che almeno i giovani sono disposti a lottare contro la follia liberista che sta distruggendo il mondo  
  • L’alternanza scuola-lavoro è uno dei tanti disastri provocati dalla finta sinistra italiana post comunista e post sinistra democristiana
  • La protesta degli studenti si estenderà in tutta l’Italia?

La protesta di ieri a Roma degli studenti contro l’alternanza scuola lavoro lascia ben sperare: significa che almeno i giovani sono disposti a lottare contro la follia liberista che sta distruggendo il mondo  

Gli studenti italiani dei licei e, in generale, delle scuole superiori stanno cominciando a capire la vera natura dell’alternanza scuola-lavoro e a che cosa serve. E soprattutto i rischi che fa correre ai ragazzi. A rendere tutto chiaro, purtroppo, c’è voluta la morte di Lorenzo, un ragazzo di 18 anni di Udine, morto mentre svolgeva il tirocinio scuola-lavoro. Così, ieri, a Roma, è andata in scena una protesta degli studenti. Flash mob e marcia davanti la sede del Ministero dell’Istruzione. Protagonisti tanti Osa, sigla che sta per opposizione studentesca alternativa. Le cronache di ieri raccontano del maldestro tentativo di impedire ai ragazzi di protestare, con la solita scusa della manifestazione non autorizzata. Centinaia di studenti si sono dati appuntamento Pantheon,. da lì hanno deciso di raggiungere la sede del Miur, il Ministero dell’Istruzione. La Polizia ha provato a bloccare i ragazzi: da qui gli scontri. Gli agenti di Polizia, in tenuta anti sommossa, hanno tentato con due cariche di sciogliere il corteo. Gli studenti non si sono dati per vinti e hanno raggiunto comunque la sede ministeriale. “Nonostante le cariche – scrivono gli studenti di Osa Roma – nonostante la repressione gli studenti si conquistano il corteo e arrivano al Miur. Sappiamo chi sono i responsabili della morte di Lorenzo. La nostra mobilitazione continua, per il blocco dell’alternanza e per far ripartire la lotta degli studenti in tutta Italia a partire dall’assemblea nazionale del 5 febbraio della lupa-scuole in lotta”.

L’alternanza scuola-lavoro è uno dei tanti disastri provocati dalla finta sinistra italiana post comunista e post sinistra democristiana

L’alternanza scuola-lavoro è una dei tanti disastri provocati dalla finta sinistra italiana post comunista e post sinistra democristiana. Questo provvedimento risale al 2015, quando Matteo Renzi era segretario nazionale del PD e presidente del Consiglio dei Ministri. E’ uno dei passaggi della pessima legge sulla scuola passata alla storia come ‘Buona scuola’. Legge contestatissima. Ufficialmente, l’alternanza scuola-lavoro viene presentata come una una modalità didattica innovativa, un’esperienza pratica che dovrebbe consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti e bla bla bla. In realtà, l’alternanza scuola-lavoro è uno dei provvedimenti che punta ad ‘inseguire’ la follia del liberismo economico che oggi domina il mondo: siccome in tanti Paesi del mondo il costo del lavoro è bassissimo, al limite dello schiavismo, ecco la ‘genialata’: regalare alle aziende italiane ore di lavoro gratis, da parte degli studenti. E siccome – sempre nel nome del liberismo economico folle – in Italia, per abbassare il costo del lavoro, hanno ridotto le garanzie dei lavoratori nei posti di lavoro, anche grazie alla debole protesta dei sindacati, ecco che i morti nei luoghi di lavoro sono tantissimi. E’ in questo scenario che è morto uno studente.

La protesta degli studenti si estenderà in tutta l’Italia?

Il giornale ROMA IT, oltre a riportare un video che racconta la manifestazione di ieri, riporta anche una nota degli studenti: “Lo scorso anno sono morti 1400 lavoratori sul posto di lavoro, questa realtà tragica vuole essere normalizzata sin dalle nostre scuole con l’alternanza, non lo accettiamo: vogliamo il blocco immediato dei percorsi di alternanza, senza se e senza ma” spiegano gli studenti in una nota. Noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo. La nostra rabbia esploderà in ogni scuola e in ogni città”. Altro post pubblicato nella pagina Fecebook di OSA: “Per anni abbiamo sentito parlare, da parte dei governi e dei padroni ma anche dei sindacati concertativi e delle loro organizzazioni studentesche, di una ‘Buona’ Alternanza, per cui battersi e lottare, con l’obbiettivo insomma di migliorare questa pratica criminale piuttosto che abolirla. Come diciamo da anni, per noi LA BUONA ALTERNANZA NON ESISTE perché questo progetto nasce con il preciso obbiettivo di sfruttare gli studenti e abituarli sin dalla giovane età alla precarietà, allo sfruttamento, alla morte. Non ci sono margini di riforma per un progetto voluto dalla Confindustria e dall’Unione Europea e che strutturalmente ha questi obbiettivi. Non esiste una ‘Buona’ Alternanza da contrapporre a una Cattiva Alternanza, fare questo significa accettare il progetto per cui è nato e legittimare questa pratica subumana per cui l’altro giorno è stato ucciso uno di noi.
L’ALTERNANZA VA ABOLITA e va costruita una nuova e vera formazione a un futuro e a un lavoro dignitosi, alla coscienza e ai diritti, con un settore pubblico che faccia gli interessi degli studenti e delle classi popolari e non delle aziende. È per questo che lotteremo in ogni scuola e ogni territorio per il #BloccoDellAlternanza . Lotta a oltranza contro l’Alternanza. La speranza è che si sveglino le scuole di tutta l’Italia per porre fine a questa pessima legge del periodo renziano”. La protesta degli studenti si estenderà in tutta l’Italia? lo vedremo nei prossimi giorni.

Foto tratta da ROMA.IT

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