Decine e decine di milioni di euro a palate per combattere l’erosione delle spiagge tra ombre e qualche inchiesta penale come a Riposto…

14 gennaio 2022
  • Messina la provincia siciliana con chilometri e chilometri di spiagge scomparse 
  • Il grande affare dei frangiflutti
  • I 155 milioni di euro del POR FESR SICILIA 2014-2020
  • Il ruolo di Maurizio Croce sempre in primo piano sia nei passati Governi regionali di centrosinistra, sia nell’attuale Governo di centrodestra 

Messina la provincia siciliana con chilometri e chilometri di spiagge scomparse 

Un nostro vecchio amico ci ha segnalato una pagina Facebook che si occupa d un argomento particolare: l’erosione della costa. La pagina si chiama Erosione Spiagge e tratta un argomento molto importante. La pagina è curata da LEGAMBIENTE NEBRODI. Ed è anche logico, se è vero che il territorio della provincia di Messina presenta, in assoluto, la maggiore concentrazione di tratti di costa he hanno subito l’erosione. Il taglio della pagina è molto messinese, ma dobbiamo ricordare che l’erosione della costa è un fenomeno che si riscontra in altre parti della Sicilia. Le nostre origini sono agrigentine e ricordiamo benissimo che, nella metà degli anni ’70 del secolo scorso, la spiaggia di Eraclea Minoa era spettacolare: cominciava dalla pineta e, prima di arrivare in riva al mare bisognava percorrere non meno di 150 metri di spiaggia e forse più. Oggi il mare sta ‘inghiottendo’ la pineta! Questa pagina Facebook – interessantissima e che diventerebbe ancora più interessante se comincerà a trattare anche l’erosione di altre province della nostra Isola – ci riporta alla seconda metà degli anni ’80, quando si cominciava a intervenire per frenare l’erosione della costa siciliana.

Il grande affare dei frangiflutti

Sono stati anni di grande confusione. In tante parti della nostra Isola sono stati effettuati interventi pesanti, con i frangiflutti artificiali realizzati con massi grandi e medi. L’effetto dei frangiflutti è quello di ridurre l’intensità delle onde del mare nel tratto di acque situate al loro interno e, quindi, di ridurre l’erosione della spiaggia. Il fenomeno dell’erosione delle spiagge è legato anche al mancato apporto di detriti da parte di fiumi e corsi d’acqua. Se consideriamo che in Sicilia tanti fiumi e corsi d’acqua sono stati intercettati per riempire le circa cinquanta dighe realizzate a partire dalla seconda metà degli anni ‘0 del secolo passato, non è difficile capire perché tante spiagge della nostra Isola si sono ridotte o sono scomparse. L’argomento di questa pagina Facebook punta anche i riflettori sugli interventi che vengono effettuati per cercare di mitigare gli effetti dell’erosione: e qui entriamo in un campo dove, nel silenzio quasi generale, girano decine e decine di milioni di per lavori che non è facile controllare. Non è una novità: succedeva anche negli anni ’80, negli anni ’90 e succede anche oggi. Proprio oggi su La Sicilia web va un articolo dove si parla di lavori effettuati nel porto di Riposto, in provincia di Catania. Si parla di sei persone indagate con l’ipotesi di frode nelle pubbliche forniture. Opere che sarebbero state realizzate in modo difforme rispetto al progetto. “L’operazione è stata denominata Pecunia portuum – leggiamo su La Sicilia web -. Il Gip ha disposto la sospensione per 12 mesi dall’esercizio del pubblico ufficio, con interdizione temporanea di tutte le attività ad esso inerenti nei confronti di Francesco D’Amore, funzionario direttivo del Servizio 8 (Infrastrutture marittime e portuali) del Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione siciliana; il divieto di contrattare con la Pubblica amministrazione e il divieto di esercitare la professione per 12 mesi, con interdizione di tutte le attività ad essa inerenti, nei confronti dell’ingegnere di Messina Antonino Sutera“. quest’ultimo è un professionista molto noto in questo settore.

I 155 milioni di euro del POR FESR SICILIA 2014-2020

Così, per la cronaca, leggendo qua e là abbiamo appurato che sono disponibili 155 milioni di euro a valere sul POR FESR SICILIA 2014-2020 da destinare al finanziamento di ‘Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera’. I fondi non mancano, ma capita che i lavori vengano realizzati male. “Dalle indagini sull’appalto dei lavori – leggiamo sempre nell’articolo de La Sicilia web –  per circa un milione di euro, sarebbero emerse irregolarità nella realizzazione di una scogliera per mitigare il moto ondoso all’interno del primo bacino del porto di Riposto, che sarebbe stata realizzata in modo difforme dalle previsioni del capitolato per quel che concerne la qualità dei lavori di fatto eseguiti, che sarebbero stati realizzati con modalità grossolane, con materiali di qualità inferiore e senza utilizzo degli strumenti previsti per l’esecuzione a regola d’arte. Nel dettaglio, il frangiflutti sarebbe stato realizzato con l’utilizzo di massi di peso e categoria diversa e inferiore rispetto a quella prevista. Le indagini, inoltre, avrebbero fatto emergere: la mancata pesatura dei massi da collocare nel fondale; il mancato utilizzo di idonei mezzi meccanici terrestri e navali idonei alla selezione ed al corretto posizionamento dei massi; il posizionamento di alcune boe di segnalazione difformi rispetto alle caratteristiche qualitative dal capitolato d’appalto; irregolarità per quel che concerne la manodopera impiegata. Hanno inoltre evidenziato l’omessa vigilanza sulla corretta realizzazione delle opere da parte del direttore dei lavori e dell’Ispettore di cantiere e del responsabile unico del procedimento. Le difformità avrebbero comportato una significativa riduzione degli standard di sicurezza del porto di Riposto”.

Il ruolo di Maurizio Croce sempre in primo piano sia nei passati Governi regionali di centrosinistra, sia nell’attuale Governo di centrodestra 

Leggiamo nella pagina Facebook Erosione Spiagge: “Già nel mese di Giugno 2021, a seguito di un’altra inchiesta, quella su dei lavori cosiddetti di ‘difesa’ nel Comune di Falcone (ME), il soggetto attuatore del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione siciliana, alla luce dei provvedimenti giudiziari assunti dai magistrati, si era visto costretto ad emettere un decreto con il quale in autotutela annulla l’aggiudicazione della gara e la risoluzione del contratto con il R.T.P. ARTEC ASSOCIATI srl, in quanto il legale rappresentante era risultato destinatario di una misura interdittiva recante il ‘divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione e di concludere con essa appalti’ per il periodo di un anno. Nell’ambito del cosiddetto ‘Contratto di costa’ l’ARTEC si era aggiudicata (per un importo di € 443.872,37) la gara per l’affidamento dei Servizi di ingegneristica e architettura relativa di uno dei tre lotti appaltati e più precisamente il lotto 1, quello che va da Capo Tindari al faro di Capo d’Orlando. Il Contratto di costa, prevedeva per le varie fasi di attuazione, lavori per un importo complessivo di oltre 200 milioni di euro. Così come è avvenuto a Giugno 2021 a seguito dell’inchiesta di della Procura di Patti, è probabile che il soggetto attuatore del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione siciliana, alla luce dei provvedimenti giudiziari sarà costretto anche in questo caso ad emettere un decreto con il quale in autotutela annulla l’aggiudicazione della gara e la risoluzione del contratto. Ciò comporterà, molto probabilmente, il definitivo affossamento del cd ‘Contratto di Costa’ e con esso la possibilità di un piano di area vasta che aveva come obiettivo il riequilibrio della fascia costiera eliminando le cause che producono l’erosione delle spiagge”. Pr la cronaca, il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione siciliana è un ufficio diretto da Maurizio Croce, già assessore regionale al Territorio e Ambiente nel Governo regionale di centrosinistra di Rosario Crocetta, cosa, uesta, che non gli ha impedito di occupare un ruolo molto importante nell’attuale Governo regionale di centrodestra.

Foto tratta da Gazzettino on line

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