Tutela boschi: i quattro emendamenti di Attiva Sicilia per la riforma non bastano, vanno assunti 30 mila operai forestali

13 gennaio 2022
  • E’ il numero minimo per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso
  • I quattro emendamenti illustrati da Angela Foti
  • Servono almeno 30 mila operai forestali che dovrebbero prendere servizio nei primi giorni di Aprile in tutte le aree verdi della Sicilia

E’ il numero minimo per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso

Questo blog, già da qualche mese, lancia l’allarme sui possibili effetti dei cambiamenti climatici in Sicilia. Già lo scorso anno la nostra Isola ha registrato alte temperature e quasi 80 mila ettari di boschi inceneriti in estate e inondazioni a Catania e nel Catanese a a Siracusa e nel Siracusano in Autunno. Per questo chiediamo che la Regione assuma subito almeno 30 mila operai forestali a tempo indeterminato che dovrebbero occuparsi delle aree verdi, dei corsi d’acqua e, in generale, della tutela dell’ambiente. Per questo è con piacere che diamo notizia di quattro gli emendamenti, presentato dal gruppo parlamentare all’Assemblea regionale siciliana di Attiva Sicilia, al disegno di legge sulla riforma del servizio forestale. Quattro emendamento già approvati dalla Commissione legislativa Attività produttive del Parlamento siciliano. Vedremo cosa succederà in aula.

I quattro emendamenti illustrati da Angela Foti

Gli emendamenti vengono illustrati in un comunicato dai quattro parlamentari di Attiva Sicilia. “Il primo emendamento approvato – leggiamo nel comunicato – riguarda l’istituzione di nuovi capitoli di spesa per le attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi che prevedono l’utilizzazione continuativa dei lavoratori a tempo indeterminato in servizio presso il Comando del Corpo Forestale della Regione siciliana e presso il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione siciliana. L’obiettivo – spiega Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – è di modernizzare e razionalizzare l’erogazione delle retribuzioni spettanti ai lavoratori forestali a tempo indeterminato che finora sono state stanziate e erogate con il sistema antiquato dei preventivi di spesa con l’uso di listini e perizie e sono state considerate alla stregua di spese correnti. Un sistema che ha sempre comportato lunghi ed estenuanti ritardi nell’effettiva erogazione dei salari: ciò ha prodotto enormi disagi nella vita quotidiana dei lavoratori e frequenti momenti di tensione e conflitto con le amministrazioni. Trattandosi di spese fisse, l’istituzione dei nuovi capitoli di spesa consentirebbe di semplificare le procedure e di migliorare le relazioni garantendo la serenità del diritto alla puntuale erogazione del salario”.

Servono almeno 30 mila operai forestali che dovrebbero prendere servizio nei primi giorni di Aprile in tutte le aree verdi della Sicilia

“Il secondo emendamento approvato – prosegue il comunicato – riguarda il cosiddetto meccanismo di sostituzione: concluso il processo di formazione del contingente con livello occupazionale a 180 giornate lavorative, si ritiene indispensabile provvedere ad un rimpinguamento del contingente dei lavoratori a tempo indeterminato con lo scorrimento da quello a tempo determinato in modo da dare una continuità ai servizi. Un altro emendamento prevede che i lavoratori a tempo indeterminato che alla data di entrata in vigore della legge svolgono il proprio servizio presso gli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste e il Servizio Antincendio Boschivo continuano a prestare la loro attività alle dipendenze del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Infine, un quarto emendamento di Attiva Sicilia approvato in Commissione propone la ricognizione dei beni immobili del demanio forestale per attivare forme di partenariato con enti e organismi pubblici e con soggetti privati, con l’obiettivo di consentire il recupero, la manutenzione programmata, la gestione, l’apertura alla pubblica fruizione e la valorizzazione, anche ai fini turistici, di questi beni non utilizzati che spesso sono destinati al degrado e all’abbandono per mancanza di fondi”. Si tratta di un primo passo importante per rafforzare la tutela dell’ambiente in Sicilia. Ma sono provvedimenti sicuramente utili ma insufficienti. Ci auguriamo che Attiva Sicilia spinga per l’assunzione di almeno 30 mila operai forestali che dovrebbero prendere servizio a partire dai primi giorni di Aprile in tutte le aree verdi della Sicilia. Bisogna a tutti i costi tutelare le aree verdi della Sicilia dagli incendi, perché non può essere escluso che le alte temperature raggiunte per circa due mesi la scorsa Estate si ripetano l’Estate prossima, magari con maggiori problemi. Per affrontare questi possibili problemi il territorio va presidiato con personale ben equipaggiato. Lo sappiamo che le nostre preoccupazioni sembrano esagerate: ma per i possibili effetti dei cambiamenti climatici in atto vale il vecchio adagio siciliano: “Megghiu diri chi sacciu chi diri chi sapia…”.

Foto tratta da Seguo News       

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