Mentre l’Italia si ‘autoincapretta’ con vaccini, Green pass e obbligo vaccinale, in Spagna il Covid diventa una comune influenza/ SERALE

10 gennaio 2022
  • La Spagna cambia paradigma. Niente più allarmismo, ma una svolta preparata nel 2020 dopo la prima ondata. Con il virus bisogna conviverci senza isterismi
  • Impossibile con la trasmissibilità del virus rispettare i protocolli universali
  • In Italia invece si va avanti con l’isteria che crea altra isteria in una spirale che sta portando l’Italia al collasso economico
  • Gli errori del Governo Draghi su sanità, scuola, trasporti e smart working
  • Il post di Fonso Genchi: il buon senso delle cure domiciliari 

La Spagna cambia paradigma. Niente più allarmismo, ma una svolta preparata nel 2020 dopo la prima ondata. Con il virus bisogna conviverci senza isterismi

Mentre il Governo italiano di Mario Draghi cerca di scaricare la responsabilità dei fallimenti in materia di lotta al Covid su chi rifiuta il vaccino anti-Covid delle multinazionali farmaceutiche – accusa tragicomica, degna di un Governo allo sbando che sta portando l’Italia allo sbando – in Spagna il Governo di Pedro Sanchez cambia paradigma e decide di trattare il Covid come una comune influenza. La svolta spagnola, con l’avvento delle varianti del virus SARS-COV-2 – che non sono due, tre o otto come si legge qua e là, ma innumerevoli – è quello che faranno prima o poi tutti i Paesi, perché è impossibile contare i contagiati come si fa ancora dalle nostre parti. “La Spagna mette a punto un sistema per monitorare il Covid come influenza comune”, titola il quotidiano El Pais. E Sanchez in un’intervista a radio Cadena Ser precisa: “Abbiamo le condizioni per aprire, gradualmente e con cautela, il dibattito a livello tecnico ed europeo, per iniziare a valutare l’evoluzione di questa malattia con parametri diversi da quelli che abbiamo fino ad ora”. Insomma, basta andare dietro ai virus dopo due anni di pandemia.

Impossibile con la trasmissibilità del virus rispettare i protocolli universali

La svolta spagnola nella lotta al Covid non è arrivata improvvisamente, ma è stata pensata, meditata e studiata nel 2020, dopo la prima ondata. Invece di seguire ogni caso di Covid, modo di operare che il Governo spagnolo considera insostenibile, “verrà scelto in modo strategico un gruppo di medici delle scuole primarie o dei centri sanitari, unito agli ospedali, per fare da testimoni”, come leggiamo in un articolo su Il Giornale. “Ora, data l’enorme trasmissibilità del Covid, è una sfida molto grande rispettare rigorosamente i protocolli di sorveglianza universali, sta diventando impossibile – dice a El Pais Amparo Larrauri, capo del gruppo di sorveglianza per l’influenza e altri virus respiratori al CNE -. Infatti, i protocolli hanno già cominciato ad allentarsi e non sono più richiesti i test dei contatti diretti dei positivi se ad esempio non presentano sintomi. Di fronte a questa nuova realtà, stiamo lavorando al passaggio dalla sorveglianza universale a una sentinella di infezione respiratoria acuta lieve nelle scuole primarie e grave negli ospedali”.

In Italia invece si va avanti con l’isteria che crea altra isteria in una spirale che sta portando l’Italia al collasso economico

Invece in Italia assistiamo a una sorta di isteria: isteria nella ricerca dei postivi: isteria nell’inventare Green Pass, Super Green Pass, divieti, obblighi di vaccinazione: isteria per tentare di vaccinare tutti – bambini, ragazzi e adulti – facendo finta di non sapere (ci sembra impossibile che non lo capiscano) che le varianti – che aumenteranno perché il SARS-COV-2 è un virus ad alta deriva antigenica – aggireranno i vaccini e che è semplicemente demenziale pensare di ‘inseguire’ un virus che muta a ripetizione con i vaccini. Certo, per le multinazionali farmaceutiche sarebbe una grande festa, ma dopo un anno tante persone convinte che il vaccino anti-Covid sia la salvezza, con la prospettiva di vaccinarsi quattro, cinque, sei volte in un anno dovranno per forza di cose arrendersi all’evidenza. Il capo del Governo Draghi – che ormai è al capolinea cerca di trovare scuse al caos che si sta scatenando a causa di scelte confusionarie operate dallo stesso Governo – cerca di arrampicarsi sugli specchi. Ma ormai lui, il suo Governo e gli scienziati che lo consigliano sono finiti in un vicolo cieco. Noi non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane, ma da quello che notiamo il virus ‘morde’ di più in Inverno e, in termini di contagi, si fa un baffo dei vaccini anti-Covid.

Gli errori del Governo Draghi su sanità, scuola, trasporti e smart working

Magari ci sbagliamo, ma la nostra sensazione è che Gennaio e Febbraio saranno mesi pesanti per l’Italia e per un Governo che sta creando una confusione immane. Invece di fare autocritica per il mancato potenziamento delle strutture sanitarie, invece di ammettere che nelle scuole ci sono sempre le ‘classi pollaio’ (leggere classi sovraffollate) e che nelle aule non ci sono impianti di areazione, invece di ammettere di non aver fatto nulla nel settore dei trasporti pubblici, invece di ammettere di avere sbagliato facendo tornare negli uffici tantissimi dipendenti pubblici che avrebbero potuto continuare a lavorare in smart working, Draghi, i suoi Ministri  e i suoi consulenti – in un Paese con il record di vaccinati (quasi il 90%) – cercano di trovare scuse per giustificare il proprio fallimento. Il tentativo goffo è quello di convincere i tanti italiani che la responsabilità di tutto lo sfascio italiano è dei non vaccinati. Facendo finta di non sapere che in altri Paesi del mondo finiscono in ospedale anche i vaccinati. Il problema di Draghi, dei suoi Ministri e dei suoi consulenti ‘scienziati’ è che non possono tornare indietro, perché dovrebbero ammettere di avere sbagliato tutto!

Il post di Fonso Genchi: il buon senso delle cure domiciliari 

La verità, come già accennato, è che prima o poi tutti dovranno fare quello che sta facendo la Spagna, ovvero convivere con il virus, eliminando Green Pass, obblighi vaccinali e altri provvedimenti balzani che nei Paesi civili non esistono. Cominciando a ragionare sulle cure domiciliari per non intasare gli ospedali. Sotto questo profilo riprendiamo un post del nostro vecchio amico Fonso Genchi: “Oggi, in Italia, tutti a vaccinarsi con il vaccino per il corona ‘selvaggio’ mentre circolano Delta e, sempre più, Omicron che dovrebbe avere una capacità molto limitata di provocare la polmonite e che, invece, elude abbastanza il vaccino anti-corona selvaggio. A Marzo sarà pronto il vaccino contro Omicron; ma, probabilmente, a fine Aprile, quando il vaccino anti-Omicron potrebbe avere prodotto immunità in chi l’ha fatto a Marzo – i casi di Omicron saranno in forte discesa o pressoché scomparsi e, forse (si spera), si sarà già scoperto senza ombra di dubbio che Omicron è come un’influenza. O starà circolando una nuova variante che elude il vaccino anti-Omicron (e, in tal caso, speriamo che sia ancora meno letale di Omicron). Intanto – ad esempio – gli anticorpi monoclonali sono in frigorifero in attesa che si ammali qualche VIP e le linee guida ministeriali per i medici di famiglia sulle cure dicono ancora oggi ‘paracetamolo e vigile attesa’ e niente vitamina D, niente azitromicina dall’inizio, niente integratori, cortisone solo in ospedale o dopo che la saturazione diventi anormale, etc. E sulle cure ‘mancate’ si potrebbero dire tantissime altre cose, ma questo post diverrebbe chilometrico.
P.S.: per fortuna che alcuni medici, di medicina generale ed anche delle USCA, NON seguono le linee guida ministeriali. Ad esempio, la cura per mia figlia, non vaccinata, l’ho data io all’inizio, paucisintomatica (FANS + azitromicina + una serie di integratori) perché non riuscivamo a rintracciare il medico di famiglia (era un sabato) ma il lunedì, quando siamo riusciti a metterci in contatto col medico di famiglia, ci disse che la cura andava bene. Idem ci dissero quelli della USCA di Palermo (che la presero in consegna visto che il medico di famiglia era in altro Comune); e tutti d’accordo nel darle subito cortisone quando la febbre le salì a 39° sebbene la saturazione fosse normale. Guarita e senza alcuna sequela da sindrome long-Covid”.

Foto tratta da Huffington Post

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