Perché chilometriche file per i tamponi? Ciro Lomonte: “Perché i vaccinati temono di essere positivi”

3 gennaio 2022
  • “Sono così tanti, a risultare positivi, che ogni due o tre test gli operatori devono fermarsi per procedere alla sanificazione degli ambienti”
  • La Seconda Repubblica sta per essere ‘inghiottita’ non dal virus, ma ma chi sta gestendo la pandemia in modo pedestre

“Sono così tanti, a risultare positivi, che ogni due o tre test gli operatori devono fermarsi per procedere alla sanificazione degli ambienti”

Il segretario politico del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, illustra con parole semplici, comprendibili a tutti, che cosa sta succedendo nel ‘pianeta dei tamponi’. E lo fa partendo da Palermo: “I nostri concittadini dice – in coda in auto per fare i ‘tamponi’ fra i viali di quella che fu una piccola e gioiosa Fiera commerciale distrutta anch’essa dai politici siciliani della Seconda Repubblica ora sanno contro chi rivolgere la loro giusta ira. A loro era stato assicurato addirittura dal capo del Governo che, facendosi inoculare il siero sperimentale, e dunque ottenendo il pass sanitario, ‘non si contagiano e non contagiano’. Mentre lo stesso ex banchiere aveva spiegato cosa sarebbe accaduto ai non inoculati: ‘Ti contagi e muori’. Cinque mesi dopo, pressoché nessuno dei non inoculati risulta nemmeno positivo al test biologico usato per rilevare il contagio. Mentre una percentuale enorme di chi ha ricevuto due o tre dosi del siero in poco più di dieci mesi risulta positivo. Sono così tanti, che lo stesso capo del Governo, d’accordo con i ‘governatori’ sempre più impauriti nei loro territori, ha dovuto emanare un decreto definito ‘da apprendisti stregoni’ proprio da una delle virostar televisive: i positivi inoculati possono andarsene tranquillamente in giro con una mascherina. Anche con febbre o altri sintomi. Ma milioni di italiani e moltissimi siciliani hanno paura. Temono di essersi contagiati. E, non riponendo più alcuna fiducia nel siero genico sperimentale, si mettono in coda tanto nella ex Fiera che nelle farmacie. Sono così tanti, a risultare positivi, che ogni due o tre test gli operatori devono fermarsi per procedere alla sanificazione degli ambienti”.

La Seconda Repubblica sta per essere ‘inghiottita’ non dal virus, ma ma chi sta gestendo la pandemia in modo pedestre

“Le code diventano sempre più lunghe – prosegue Ciro Lomonte -. La rabbia dei poveri inoculati trovati positivi, tuttavia, non si rivolge ai concittadini che hanno rifiutato il siero, nonostante TV e giornali spingano in tal senso ormai da oltre un mese. Ma si orienta ormai apertamente verso i politici, i cosiddetti scienziati e i giornalisti che hanno sostenuto la necessità di farsi inoculare sostanze che, è ormai chiaro a tutti, non solo non offrono alcuna protezione ma procurano gravissime reazioni avverse che ormai non è più possibile nascondere. ‘Qui a Milano – ha detto l’ex grande manager pubblicitario Alberto Contri – non esiste più nessuno che non abbia un amico o un parente morto in pochi mesi all’improvviso dopo che pochi mesi fa stava benissimo’. E ora che la Gran Bretagna, descritta ancora pochi giorni fa dai giornalisti italiani come sull’orlo del collasso sanitario, ha invece rimosso ogni restrizione, l’Italia e la Sicilia si ritrovano con le popolazioni ormai incredule e pronte all’aperta ribellione. I sieri non sono serviti a nulla. Alberghi e ristoranti sono quasi tutti falliti. Il turismo è in ginocchio. E con esso gli aeroporti. Travolta dall’aumento fuori controllo del costo di energia e materie prime – conclude il segretario politico di Siciliani Liberi – ciò che resta dell’industria italiana minaccia il Governo di non far ripartire cantieri ed impianti già la prossima settimana. È la fine, degna della viltà ed inettitudine delle sue classi dirigenti, della cosiddetta Seconda Repubblica”.

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