Lo scippo di 200 milioni a Taranto ennesima dimostrazione di uno Stato italiano che ‘rapina’ Sud e Sicilia dal 1860

28 dicembre 2021
  • Ennesima dimostrazione che Sud e Sicilia in Italia non hanno alcuna speranza
  • Il post di Enzo Lionetti sullo scippo di 200 milioni di euro ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026
  • Ennesima dimostrazione che fino a quando i meridionali e i siciliani voteranno per i partiti politici nazionali non vedranno luce
  • Nel Sud e in Sicilia “destra”, “sinistra” e “centro” sono solo grandi prese in giro. Serve un soggetto politico meridionalista

Ennesima dimostrazione che Sud e Sicilia in Italia non hanno alcuna speranza

Quando scriviamo degli anni della ‘presunta’ unità d’Italia, dalla sceneggiata dell’impresa dei Mille in poi, qualcuno ci dice che siamo nostalgici, che guardiamo al passato e non al presente. Quello che cerchiamo di raccontare, quando scriviamo di quello che l’Italia ha combinato nel Sud e Sicilia dal 1860 in poi, lo facciamo non soltanto per una manifestazione di giustizia verso la memoria, ma anche per segnalare che lo Stato italiano continua a ‘rapinare’ il Sud e la Sicilia. Oggi vi proponiamo due esempi di scippi ai danni di Sud e Sicilia. In questo articolo parleremo di uno scippo ordinario ai danni del Sud e, in particolare, di Taranto, città già martoriata da un’acciaieria che inquina da decenni, che adesso subirà un ennesimo scippo su una manifestazione sportiva. Nel prossimo articolo illustreremo come lo Stato sta massacrando finanziariamente la Regione siciliana.

Il post di Enzo Lionetti sullo scippo di 200 milioni di euro ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026

Quello che sta succedendo a Taranto lo sintetizza in modo magistrale il nostro amico Enzo Lionetti su Facebook. Per la precisione “Enzo Lionetti è con Roberto Carchia (altro nostro amico) e altri 97”. Titolo del post: “MILANO CORTINA PIGLIATUTTO. A TARANTO LE BRICIOLE SI PERDONO”. Leggiamo adesso il post: “Mentre la neo società ‘Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 s.p.a.’ (soci Ministeri, Regioni, Province Autonome, Comuni) macina miliardi di finanziamenti pubblici e gestirà appalti per più di 10 miliardi di euro, per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 spariscono 200 milioni di euro dalla Legge di Bilancio 2022. Taranto perde 200 milioni di euro e rischia di perdere i Giochi del Mediterraneo 2026. Incapacità di fare rete tra Regione, Provincia e Comune, incapacità di immaginare un coinvolgimento tra Regioni vicine come Puglia e Basilicata per una ricaduta in termini di eventi sportivi, culturali e artistici in piena estate 2026. Per Milano Cortina 2026 si è fatta una Società per Azioni apposita per realizzare le infrastrutture.
A Taranto le briciole di 200 milioni di euro (già promessi da Carfagna e parlamentari tarantini…) si perdono per strada.
E la Regione Puglia? Ed il Presidente Michele Emiliano? E tutta la filiera istituzionale? Mi raccomando la prossima volta a votare scegliete ancora una volta persone ‘capaci’, consulenti del Presidente, tutta la corte celeste e ‘compagnia’ bella”.

Ennesima dimostrazione che fino a quando i meridionali e i siciliani voteranno per i partiti politici nazionali non vedranno luce

Nel finale del post si tocca un tema delicato, che poi è il tema centrale: la Puglia, le altre Regioni del Sud, la Sicilia e tutti i Comuni del Sud e della Sicilia sono gestiti da soggetti che fanno capo ai partiti politici nazionali. I partiti politici nazionali fanno gli interessi del Centro Nord Italia, non certo gli interessi del Sud e della Sicilia. Lionetti cita la Ministra di Forza Italia, la campana Mara Carfagna. Ma non è solo la Ministra Mara Carfagna a non fare gli interessi del Sud e della Sicilia, sono infatti tutti i partiti politici nazionali – e quindi i parlamentari nazionali eletti nel Sud e in Sicilia – che accettano questo stato di cose e non si oppongono a chi scippa risorse a Sud e Sicilia. Anche le Regioni del Sud e la Sicilia – presiedute da soggetti che fanno capo a partiti politici nazionali – non si oppongono agli scippi ai danni di Sud e Sicilia. Chi ha un po’ di memoria ricorderà che quando il Ministro grillino e nordista di Trieste, Stefano Patuanelli, ha scippato a Sud e Sicilia una parte dei fondi agricoli, gli assessori all’Agricoltura delle Regioni del Sud e della Sicilia, in un primo momento, hanno fatto finta di opporsi, per poi avallare lo scippo. E la stessa cosa sta succedendo con i fondi del Pnrr che verranno scippati a Sud e Sicilia con l’avallo dei parlamentari nazionali eletti nel Sud e in Sicilia; con l’avallo dei Ministri, dei vice Ministri e dei Sottosegretari di Sud e Sicilia; e con l’avallo dei presidenti delle Regioni del Sud e del presidente della Regione siciliana. E la stessa cosa avverrà con l’imminente scippo di 70 miliardi euro circa nel nome dell’Autonomia differenziata che verrà messa in atto nel silenzio di giornali, televisioni e politici meridionali e siciliani.

Nel Sud e in Sicilia “destra”, “sinistra” e “centro” sono solo grandi prese in giro. Serve un soggetto politico meridionalista

Lo scippo dei 200 milioni di euro ai Giochi del Mediterraneo di Taranto rientra in questo filone. Dal 1860 ad oggi, nei rapporti tra Nord da una parte e Sud e Sicilia dall’altra parte non è cambiata una beata minchia! E non cambierà nulla fino a quando gli elettori delle Regioni del Sud e della Sicilia voteranno esponenti dei partiti politici nazionali. E in questo dramma c’è anche il fallimento – che è culturale prima che politico – del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale. Insomma, serve un soggetto politico radicato nel Sud e in Sicilia. Meglio se una federazione i soggetti politici, uno per ogni Regione. Altre soluzioni non ce ne sono.

Più tardi un secondo articolo sulla ‘rapina’ dello Stato alla Sicilia. 

Foto tratta da Politicamente Corretto        

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