Per finanziare le ZFM siciliane basta revocare il finanziamento di 120 milioni di euro per inutili parcheggi di Palermo

8 dicembre 2021
  • Non solo. Il Comitato regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) in Sicilia, oltre a liberare Palermo di parcheggi inutili e diseconomici, dovrebbe chiedere alla Regione di bloccare i fondi del PSR per i giovani agricoltori: altri fondi che potrebbero servire per far nascere vere imprese nelle aree montane della nostra Isola 
  • L’appello al presidente Musumeci
  • Ma cosa combinano al Senato? Invitano la regione a usare i fondi per l’insularità per altri finalità? 
  • I soldi per le ZFM siciliane ci sono

Non solo. Il Comitato regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) in Sicilia, oltre a liberare Palermo di parcheggi inutili e diseconomici, dovrebbe chiedere alla Regione di bloccare i fondi del PSR per i giovani agricoltori: altri fondi che potrebbero servire per far nascere vere imprese nelle aree montane della nostra Isola 

La domanda è: chi è che deve tirare fuori i soldi per sostenere la fiscalità di vantaggio nei Comuni delle aree montane della Sicilia lo Stato o la Regione siciliana? Dovrebbe essere lo Stato che, grazie all’ascarismo della politica siciliana, ha tolto le competenze fiscali alla Regione, in barba allo Statuto autonomistico ella nostra Isola. Invece assistiamo a un gioco poco chiaro. Perché? Perché lo Stato ha assegnato alla Sicilia – dopo anni – appena 100 milioni di euro per l’insularità, ovvero per compensare i cittadini siciliani dagli appesantimenti economici provocati dal vivere in un’isola. Sulla base di un’indicazione – a nostro modesto avviso completamente sbagliata che è arrivata dalla Commissione legislativa Finanze e Tesoro del Senato, questi 100 milioni di euro stanziati per l’insularità dovrebbero essere dirottati ai Comuni della aree montane della Sicilia. Indicazione sbagliata, perché un conto è l’insularità e ben diversa cose sono i problemi delle aree interne, peraltro comuni a tutta l’Italia. La verità è che lo Stato non vuole ‘cacciare’ i soldi per la fiscalità di vantaggio e li vuole fare pagare ala Regione.

L’appello al presidente Musumeci

Sulla vicenda leggiamo un comunicato del Comitato regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) in Sicilia. Il Comitato ha lanciato un appello al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci: “Caro Presidente, siamo arrivati al dunque di oltre 2425 giorni di lotta e sacrificio per ridare dignità alle Terre alte di Sicilia – è l’incipit della lettera appello -. Il tempo delle parole è finito. Ora contano i fatti. Se verrà approvata la Legge Finanziaria senza il completamento dell’iter istitutivo delle Zone Franche Montane avremo fallito tutti! Soprattutto chi ancora oggi ha avuto il coraggio di investire nei nostri territori”. Qui non abbiamo capito se si parla della legge di stabilità nazionale o ella legge di stabilità regionale. “Sindaci e associazione ZFM Sicilia, che compongono il Comitato regionale, invocano – prosegue l’appello – ‘scelte coraggiose’ ed evidenziano le ‘conseguenze che da esse ne derivano’, positive o negative che siano.
La mancata allocazione delle risorse necessarie alla start up della norma di politica economica – scrivono – sarà il fallimento di chi, in maniera irresponsabile, non avrà avuto il coraggio di fare oggi la propria parte, non è più il tempo dei buoni propositi per il futuro, il tempo è adesso”. La rappresentanza dei territori interessati alla norma di politica economica chiede a gran voce al presidente della Regione, Nello Musumeci, di formalizzare, “nei tempi brevi che abbiamo a disposizione, la posizione ufficiale del Governo della Regione in merito alle risorse (di fatto, sostengono dal Comitato, indicate nella Legge di Stabilità dello Stato per finanziare la star up della norma, ndr) e sulle note che ha ricevuto dal presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso (10 e 22 novembre 2021), affinché ognuno di noi possa tirare le legittime conclusioni”.

Ma cosa combinano al Senato? Invitano la regione a usare i fondi per l’insularità per altri finalità? 

Siamo arrivati al punto dolente della questione: con una mano il Senato annuncia che erogherà – con ritardo ultra decennale – 100 milioni di euro per l’insularità; con l’altra mano dice: egregia Regione siciliana, prendi questi 100 milioni di euro e dirottali alla ZFM. Bene: a che titolo il Senato dà tale indicazione? Perché non vuole ‘cacciare’ i soldi per le  Zone Franche Montane della Sicilia? Possibile che con lo Stato italiano, quando ci sono di mezzo i soldi per la Sicilia, va sempre in scena il gioco delle tre carte? “Contemporaneamente al recapito della missiva a Musumeci – leggiamo sempre nel comunicato – una rappresentanza del Comitato regionale veniva interpellato per un incontro con il vice presidente della Regione, che si svolgerà presso la sede dell’assessorato al Bilancio (in realtà è l’assessorato all’Economia ndr), Martedì 14 dicembre alle ore 10:30. Il professore Armao (Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia ndr) potrebbe chiedere al Comitato di ‘difendere’ la proposta di emendamento trasmessa al presidente della Commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco. L’assessore al Bilancio ha esposto di aggiungere al 4 comma dell’articolo 169 della Legge di stabilità – attualmente in discussione in V Commissione – ‘ulteriori 100 milioni di euro per l’avvio delle zone franche montane ai sensi della normativa statale”.

I soldi per le ZFM siciliane ci sono

Conoscendo l’atteggiamento dello Stato italiano, che tratta la Sicilia come l’ultima delle colonia, arriviamo alla conclusione anticipata che lo Stato non erogherà mai alla Sicilia altri 100 milioni di euro. E allora? La soluzione ci sarebbe: rilevato che lo Stato non sosterrà mai le ZFM della Sicilia; appurato che i soldi li dovrà ‘cacciare’ la Regione, la stessa Regione potrebbe trovare seguendo due possibili strade. Prima strada: eliminando la Piano di Sviluppo Rurale (PSR) i fondi per i giovani agricoltori e utilizzando questi fondi per le aree montane della Sicilia. Seconda strada: la Regione siciliana – assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falconeha stanziato 120 milioni di euro per un lotto di inutili e dannosi parcheggi di Palermo: parcheggi sui quali, peraltro, pesa il dubbio della mancata sostenibilità economica che i palermitani, in caso di mancata utilizzazione, pagherebbero comunque con tasse e imposte comunali; ebbene, il Comitato regionale per l’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) in Sicilia chieda la revoca di questo finanziamento per un’opera assurda e utilizzi questi 120 milioni di euro per lo sviluppo delle aree montane della Sicilia.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti