Gli arresti per droga a Palermo e in Sicilia: lo Stato e la Regione che alternative offrono a chi non sa come campare?

7 dicembre 2021
  • Gli arresti di giovani e adulti per droga in Sicilia al di là degli aspetti epifenomenici 
  • La verità è che gli arresti per droga in Sicilia e nel Sud mettono in evidenza, da una parte, l’egoismo del Nord sostenuto dal Governo nazionale e, dall’altra parte, l’insufficienza delle classi dirigenti di Sud e Sicilia

Gli arresti di giovani e adulti per droga in Sicilia al di là degli aspetti epifenomenici 

Si susseguono a Palermo, a Bagheria e non sappiamo in quanti altri centri della Sicilia gli arresti di giovani e adulti per spaccio di droga. Con l’ovvia premessa che noi siamo lontani anni luce dalla droga e con la precisazione che diventare spacciatori di droga, in assenza di possibilità di lavoro, è sempre un errore, ci chiediamo e chiediamo: lo Stato (il magnifico Governo nazionale di Mario Draghi) e la Regione siciliana (il magnifico Governo siciliano di Nello Musumeci) cosa fanno per evitare che adulti e giovani della Sicilia senza lavoro e senza alcuna prospettiva di vita normale optino per lo spaccio di droga per sbarcare il lunario? Sapete come vanno ‘ste cose, no? Con lo stipendio fisso o con la bella pensione non è difficile osservare con sufficienza, se non con fastidio, i tanti giovani o adulti che scelgono la scorciatoia della droga e, in generale della malavita, per tirare a campare. Canta Fabrizio De Andrè nella celebre La città vecchia: “Se tu penserai e giudicherai/ Da buon borghese/ Li condannerai a cinquemila anni/ Più le spese/ Ma se capirai se li cercherai/ Fino in fondo/ Se non sono gigli son pur sempre figli/ Vittime di questo mondo“. Ci rendiamo conto che riproporre questi temi in tempo di globalizzazione dell’economia è un po’ fuori moda. Però non ci possiamo fare niente, è più forte di noi: cosa dovrebbero fare questi ‘cattivi’ in alternativa?

La verità è che gli arresti per droga in Sicilia e nel Sud mettono in evidenza, da una parte, l’egoismo del Nord sostenuto dal Governo nazionale e, dall’altra parte, l’insufficienza delle classi dirigenti di Sud e Sicilia

Ammettiamolo: non hanno molte alternative. Sbagliamo, o il Governo nazionale sta scippando al Sud e alla Sicilia i fondi del Pnrr che spetterebbero al Sud e alla Sicilia? Sbagliamo, o il Governo nazionale ha già scippato a Sud e Sicilia una parte dei fondi agricoli del FEARSR? Sbagliamo, o il Governo nazionale, dal 2000 ad oggi, ha scippato alle Regioni del Sud e alla Sicilia 840 miliardi di fondi ordinari? Sbagliamo, o il Governo nazionale si accinge ad applicare l’Autonomia differenziata, che comporterà lo scippo di altri 70 miliardi di euro all’anno alle Regioni del Sud e alla Sicilia? Sbagliamo, o la stragrande maggioranza dei pochi investimenti arrivati nel Sud e in Sicilia riguardano grandi appalti – gestiti quasi sempre da imprese del Nord – che si mettono d’accordo con le mafie locali per spartirsi subappalti e tangenti lasciando le opere quasi tutte incomplete? Quante sono, oggi, le grandi opere pubbliche incompiute nel Sud e in Sicilia? Sbagliamo, o a questa sarabanda di opere pubbliche incompiute – pensiamo agli appalti ferroviari di Palermo e di Catania – che servono solo a far sparire denaro pubblico per continuare tali appalti in eterno partecipa anche la Regione siciliana? Sbagliamo a pensare che con gli scippi dello Stato e con gli investimenti sbagliati nei grandi appalti Sud e Sicilia sono condannati al sottosviluppo? Sbagliamo, o quando in Sicilia si cerca di investire in qualcosa di utile e concreto -che magari creerebbe occasioni di lavoro togliendo i giovani dalle tentazioni della droga – come gli investimenti nella fiscalità di sviluppo nei Comuni montani della Sicilia, i soldi non si trovano mai? Sbagliamo, o negli ultimi anni tantissimi giovani siciliani e meridionali – in parte laureati – hanno lasciato e continuano a lasciare la Sicilia e il Sud perché non trovano occasioni di lavoro? Sbagliamo, o chi resta nel Sud e in Sicilia – territori in parte economicamente desertificati che continuano a desertificarsi – spesso non sa cosa fare e pensa di trovare una soluzione nel piccolo spaccio di droga, o intruppandosi con le mafie? Sbagliamo, o il Reddito di cittadinanza gestito in modo improprio non ha risolto affatto il problema della disoccupazione-senza-soluzione di Sud e Sicilia, se è vero che tra i percettori del Reddito di cittadinanza ci sono anche soggetti che non si accontentano di 700 euro al mese e si dedicano anche ad attività delinquenziali? Lo Stato e la Regione siciliana che alternative offrono?

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