La candidatura di Giuseppe Conte a Roma con il PD segna la fine del Movimento 5 Stelle

6 dicembre 2021
  • Ve l’immaginate Giuseppe Conte eletto alla Camera dei deputati nelle elezioni suppletive del collegio Roma 1 che, nel Marzo del 2022, presenta la lista del Movimento 5 Stelle in alternativa anche al PD? 
  • Si sta verificando, per filo e per segno, tutto quello che abbiamo previsto nel Settembre del 2019
  • Lo scenario: il PD garantirà una decina di seggi ‘blindati’ ai capi grillini. E gli altri parlamentari grillini che hanno appoggiato i Governi Conte e oggi il Governo Draghi? Semplicemente a casa. Dove meritano di tornare
  • Però c’è un però… La candidatura di Carlo Calenda in alternativa a Giuseppe Conte…

Ve l’immaginate Giuseppe Conte eletto alla Camera dei deputati nelle elezioni suppletive del collegio Roma 1 che, nel Marzo del 2022, presenta la lista del Movimento 5 Stelle in alternativa anche al PD? 

‘Mitici’ grillini. Ragazzi, c’è poco da fare: da questo Movimento – anzi, ex Movimento – come si dice dalle nostra parti, un c’è nienti ‘i pigghiari. La news di queste ore arriva da Giuseppe Conte, ex capo del Governo, l’uomo che dovrebbe rilanciare il Movimento 5 Stelle. Ebbene, la notizia – che definire incredibile è poco – è la candidatura di Giuseppe Conte nel collegio Roma 1 delle elezioni suppletive. E’ il collegio dove – sempre con elezioni suppletive – era stato candidato ed eletto Roberto Gualtieri, che si è dimesso perché eletto sindaco di Roma. Per chi non l’avesse ancora chiaro, il collegio Roma 1 è un collegio ‘blindato’ del PD. Se ne deduce che Giuseppe Conte – l’uomo che dovrebbe rilanciare il Movimento 5 Stelle – si va a candidare alla Camera dei deputati nel collegio ‘blindato’ del PD. Ovviamente, con la ‘benedizione’ del PD. E, altrettanto, ovviamente, dovrebbe essere eletto, sempre con i voti del PD. Perché usiamo il condizionale se il collegio elettorale in questione è ‘blindato’ dal PD? Semplice: perché a questo punto – a giudicare dalle dichiarazioni di Carlo Calenda – è ‘blindato fino a un certo punto. Perché anche Calenda che alle elezioni comunali ha ottenuto un ottimo risultato – ha deciso di candidarsi contro Conte. E sarà una bella sfida… In ogni caso, la candidatura di Conte con collegio ‘blindato’ del PD segnala fine ufficiale del Movimento 5 Stelle.

Si sta verificando, per filo e per segno, tutto quello che abbiamo previsto nel Settembre del 2019

Ricapitoliamo: Giuseppe Conte, quello che dovrebbe guidare il riscatto di un Movimento Stelle ormai ‘moribondo’, si va a candidare in un collegio del PD, con la ‘benedizione’ del PD. E’ chiaro che, se dovesse essere eletto – alla fine per poco più di un anno di legislatura – sarebbe la fine certificata del Movimento 5 Stelle. Ve l’immaginate Conte, eletto alla Camera dei deputati nel collegio del PD che, alle prossime elezioni politiche previste, grosso modo, nel Marzo del 2022, presenta la lista del Movimento 5 Stelle? In pratica, dovrebbe presentare alle elezioni politiche del 2022 la lista del Movimento 5 Stelle che toglierebbe voti anche al PD. E’ verosimile? A nostro modesto parere, assolutamente no. La nostra sensazione è che Conte si sia ‘sistemato’ nel PD: candidato nel collegio Roma 1, se dovesse essere eletto, nel Marzo del 2022 verrebbe riconfermato dallo stesso PD. I lettori che ci seguono debbono prendere atto che noi, nel Settembre di due anni fa, sul ‘patto’ tra Beppe Grillo e il PD, avevamo intuito tutto. Titolo del nostro articolo dell’11 Settembre 2019: “E se Beppe Grillo avesse già ‘chiuso’ l’accordo per far confluire il Movimento nel PD?“. Quello che abbiamo scritto sulla confluenza del Movimento 5 Stelle – che, lo ricordiamo, alle elezioni politiche del Marzo 2018 ha preso quasi il doppio dei voti del PD – si sta puntualmente verificando: piano piano il PD sta ‘assorbendo’ il Movimento grillino.

Lo scenario: il PD garantirà una decina di seggi ‘blindati’ ai capi grillini. E gli altri parlamentari grillini che hanno appoggiato i Governi Conte e oggi il Governo Draghi? Semplicemente a casa. Dove meritano di tornare

Ovviamente, il PD è un partito di forza media, 18-20%. Che significa? Che potrà garantire al Movimento 5 Stelle, sì e no, una decina di seggi sicuri. Conte si è già ‘sistemato’ e, piano piano, si sistemeranno in altri seggi ‘blindati’ del PD gli altri grillini ‘governativi’: i vari Di Maio, Fico e qualche altro Ministro. E gli altri parlamentari che, fino ad oggi, hanno garantito prima i governi di Giuseppe Conte e oggi il Governo di Mario Monti? Faranno la fine che meritano: a casa! Qualcuno di loro si salverà con Alessandro Di Battista? Ci sembra difficile. Anche perché – da quello che si intuisce leggendo la pagina Facebook di Di Battista – il personaggio sembra essersi avvicinato al mondo dell’Antimafia seria che – appunto perché seria – non ha mai trovato grandi spazi nella politica italiana. Un conto è l’Antimafia ‘gridata’ – che abbiamo visto in azione in Sicilia ai tempi ‘sfavillanti’ di Antonello Montante in versione “Indietro non si torna” e bla bla bla – mentre altra e ben diversa cosa è l’Antimafia che fa le pulci’ a Berlusconi tra Milano 2 e la Sicilia, o l’Antimafia che – addirittura! – cerca i veri mandanti delle stragi del 1992. Davanti alla vera Antimafia, la mafia, pardon, la politica si chiude a riccio.

Però c’è un però… La candidatura di Carlo Calenda in alternativa a Giuseppe Conte… 

Fine della storia, allora? Non esattamente. L’operazione PD-Conte, infatti, potrebbe andare all’aria. Perché? Perché il collegio Roma 1 è ‘blindato’ dal PD se gli altri partiti vanno ognuno per proprio conto. Che succederebbe, invece, se un parte degli altri partiti decidessero di far converge i voti su Carlo Calenda per fare lo sgambetto a PD e Conte? A questo punto, per quanto forte possa essere il PD nel collegio Roma 1, più che forte dovrebbe essere invincibile. Sarà perché siamo, nell’anima, degli inguaribili guastafeste, ma noi, nella nostra immaginazione immaginifica, non riusciamo a non immaginare gli esponenti di questo e quel partito che, incontrandosi in securtà,  concertino: “Che fa gliela combiniamo a Conte e al PD eleggendo Calenda?”. Ve l’immaginate il ‘casino’ con Calenda eletto e l’ ‘Avvocato degli italiani’ sconfitto nel collegio ‘blindato’ del PD? In questo caso, come si direbbe in questi casi, Conte perderebbe ‘u sceccu cu tutt’a carrozza…  

 

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