Domenica-Palermo-Tram-vuoto quasi 2 miliardi di euro ‘squagghiati’ con gli appalti ferroviari e l’ultimo vuccuni affumatu a tipu cazzilli…

28 novembre 2021
  • Il Tram della Domenica 
  • Il Passante ferroviario che aspetta Godot e l’Anello ferroviario che si perde nel nulla 
  • I farisei delle strade ferrate. Qualcuno ha contezza dell’inquinamento nella zona compresa tra Borgo Nuovo e la rotonda di via Leonardo da Vinci? 

Il Tram della Domenica 

Palermo, Domenica 28 Novembre, ore 11 e 26. Ci troviamo incolonnati in automobile in via Notarbartolo, per la precisione nella strettoia che, dalla Stazione Notarbartolo arriva in Piazza Ottavio Zino. Sulla nostra sinistra ci sono le rotaie del tanto celebrato Tram. Ecco arrivare il Tram da Borgo Nuovo: contiamo i passeggeri: sono quattro. Qualche minuto dopo – siamo sempre incolonnati, il traffico è sempre un po’ lento in questa strettoia e lo è ancor di più la Domenica perché, sulla nostra destra, c’è un mercatino – ecco il Tram che va verso Borgo Nuovo. contiamo i passeggeri: due forse tre. Finalmente raggiungiamo Piazza Ottavio Ziino, circa a destra e poi curva a sinistra e poi di nuovo curva a destra per proseguire verso la rotonda di via Leonardo da Vinci. Poco prima della rotonda avvistiamo un terza Tram che arriva da Borgo Nuovo. Diamo un’occhiata: sì e no tre, forse quattro passeggeri. La cosa divertente è che questa è la seconda Domenica che, facendo la stessa strada – ad occhio e croce alla stessa ora – incontriamo tre Tram nel giro di pochi minuti, con pochissimi passeggeri. Il bello è che, quando postiamo l’articolo su Facebook, non manca mai qualcuno che interviene e scrive: “E’ impossibile che passino tre Tram in pochi minuti”. Bene, anticipiamo gli eventi: perché Domenica prossima non vi piazzate dalle 11,00 alle 12,00 e contate quanti Tram salgono e scendono? Anche a noi sembra strano questo passìo di Tram la Domenica, per dirla alla siciliana. Ma se lo osserviamo perché non dovremmo scriverlo? I Nuovi Vespri non è un blog di cronaca. Ma se siamo testimoni di qualcosa di particolare, ebbene, la scriviamo, perché siamo pur sempre giornalisti.

Il Passante ferroviario che aspetta Godot e l’Anello ferroviario che si perde nel nulla 

In questo momento, poi, la notizia è due volte di cronaca. E’ una notizia di cronaca in sé, perché è un fatto che accade; ed è anche una notizia perché cade nelle ore in cui ci sono tanti ‘deterani’ che tremano dopo la ‘bocciatura’ del Tram in via Libertà e in via Roma. Non chiedeteci perché tremano: chiedetelo ai protagonisti del progetto ‘bocciato’ che in queste ore sbraitano, perché rimasti orfani dell’ultimo boccone appaltizio-tramviario. A questi ambientalisti con le rotaie non è bastato il miliardo e più di euro del Passante ferroviario finito in un fiume sotterraneo dopo aver terremotato mezza città; non è bastato il ‘mitologico’ Anello ferroviario lasciato a metà dopo una ‘barcata’ di denaro pubblico speso; non gli sono bastati i 320 milioni di euro per i 15 Km di Tram oggi in esercizio: i Tram di cui sopra, quelli del passìo della Domenica… Se facciamo quattro conti mettendo insieme Passante ferroviario, Anello ferroviario e i 15 Km di Tram ‘intelligente’, beh, se non arriviamo a 2 miliardi di euro poco ci manca. Ebbene, Palermo è riuscita a spendere una montagna di denaro pubblico per avere in cambio che cosa? Un Passante ferroviario per il cui completamento si aspetta Godot? O il Tram da 320 milioni di euro e da 10 milioni di euro all’anno che per tante ore del giorno e nei giorni di festa gira a vuoto? E della distruzione di Piazza Politeama nel nome dell’Anello ferroviario lasciato a metà ne vogliamo parlare? E dei disagi creati ai cittadini con i cantieri aperti di qua e di là ne vogliamo parlare? E delle attività economiche massacrate ne vogliamo parlare?

I farisei delle strade ferrate. Qualcuno ha contezza dell’inquinamento della zona he va da Borgo Nuovo alla rotonda di via Leonardo da Vinci?  

Dopo tutto questo ‘bordello’ ferroviario di miliardi dovremmo essere dispiaciuti perché una fallimentare amministrazione comunale che ha incasinato la città non è riuscita a spendere altri 500, forse 600, forse 700 milioni (gli ultimi 200 milioni di euro sono arrivati dall’attuale Governo nazionale: ecco a voi gli ‘investimenti’ del Governo di Mario Draghi nel Sud e in Sicilia…) per incasinare anche via Roma e via Libertà? Non si potrebbero spendere questi soldi per sistemare il cimitero dei Rotoli che va a rotoli? O per sistemare le strade che cadono a pezzi? O per togliere l’immondizia dalla città? In queste ore gli ‘orfani’ dell’ultimo boccone panormita appaltizio-tramviario andato a male si stracciano le vesti gridando che Palermo perde l’occasione per la “mobilità sostenibile” (che disgrazia a circa sei mesi dalle elezioni comunali di Palermo e a un anno circa dalle elezioni regionali non potere spendere subito questi fondi, magai all’insegna della legalità…). Ma di quale mobilità sostenibile blaterate, grandi farisei che non siete altro? La “mobilità sostenibile” che avete creato nel tratto che collega Borgo Nuovo con la rotonda di via Leonardo da Vinci dove, proprio a causa del Tram che ha ristretto le carreggiate per le automobili, è aumentata a dismisura la presenza di monossido di Carbonio (CO), idrocarburi non combusti (HC), ossidi di azoto (Nox) e di Zolfo (Sox) e particolato carbonioso (PMx)? Chi controlla il super inquinamento di questa lunga via cittadina abitata da migliaia e migliaia di persone? Gli ambientalisti di Palermo ne sanno qualcosa o non vogliono disturbare il ‘manovratore’? All’inquinamento degli scarichi automobilistici si somma l’elettrosmog prodotto dalla selva di fili elettrici che alimentano il Tram. Gli abitanti di questa via sono stati avvertiti? E questa sarebbe la “mobilità sostenibile”? Ma ‘nna passata i luppini no?  

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