La Ministra di Forza Italia Gelmini in barba allo Statuto siciliano blocca l’aumento delle retribuzioni dei dipendenti della Regione

25 novembre 2021
  • Il Governo nazionale non ha alcun titolo per bloccare l’aumento delle retribuzioni dei dipendenti regionali della Sicilia. Questa è l’ennesima violazione dello Statuto siciliano
  • Il presidente Musumeci si deve opporre a questo abuso, altrimenti è meglio che vada a casa. La dimostrazione che i dipendenti della Regione siciliana non debbono votare più il partito di Berlusconi

Il Governo nazionale non ha alcun titolo per bloccare l’aumento delle retribuzioni dei dipendenti regionali della Sicilia. Questa è l’ennesima violazione dello Statuto siciliano

A che titolo il Governo nazionale blocca gli stipendi dei dipendenti della Regione siciliana? Lo Statuto autonomistico della nostra Isola è chiaro: su tale materia la competenza è della Regione. Lo Stato può mettere lingua su tale materia solo in un caso: se la Regione siciliana dovesse pagare i propri dipendenti meno di quanto vengono retribuiti dallo Stato. In parole semplici, Roma può intervenire se sorgono problemi “verso il basso”, non “verso l’alto2! Il vero problema è che in Sicilia ci sono elettori che votano ancora Forza Italia: infatti l’idea – sbagliata nella forma e nella sostanza – di calpestare lo Statuto siciliano anche su questo fronte è della Ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, berlusconiana di ferro. Questa Ministra ha un pessimo rapporto con la Sicilia e continua a insistere nel penalizzare i Siciliani. Come dimenticare che, quando ha ricoperto la carica di Ministro della Pubblica Istruzione, ha nominato una commissione che  ha cancellato Salvatore Quasimodo, Gasualdo Bufalini, Elio Vittorini e Leonardo Sciascia dalle antologie dei Licei? Ora dalla letteratura è passata allo Statuto siciliano. La Ministra si richiama a questioni finanziarie e sostiene che il Parlamento siciliano avrebbe violato gli articoli 81 e 117, terzo comma, della Costituzione, in materia di coordinamento della finanza pubblica. Il problema è che la finanza dello Stato non può invadere le scelte che il Governo siciliano adotta in ordine agli stipendi della Regione siciliana.

Il presidente Musumeci si deve opporre a questo abuso, altrimenti è meglio che vada a casa. La dimostrazione che i dipendenti della Regione siciliana non debbono votare più il partito di Berlusconi

E’ bene che i dipendenti della Regione sappiano che il Governo siciliano – nella persona del presidente della Regione Nello Musumeci – deve ignorare l’impugnativa del Governo nazionale e procedere ad aumentare gli stipendi dei dipendenti regionali. Contemporaneamente, deve rivolgersi alla Corte Costituzionale facendo valere le Ragioni dello Statuto siciliano che, lo ricordiamo, precede di un anno e mezzo la Costituzione italiana del 1948. Se la Consulta darà torto alla Sicilia il presidente dovrà aprire uno scontro istituzionale con Roma a tutti i livelli, dicendo a chiare lettere che il presidente non risponderà in solido di questa storia, perché lo Stato non può continuare ad oltraggiare lo Statuto siciliano. Se il presidente Musumeci non adotterà questa linea tutti i Siciliani avranno un buon motivo per non votarlo più, perché evidentemente l’aumento delle retribuzioni è stata una ‘pupiata’. Mentre tutti i dipendenti regionali avranno ottimi motivi per non votare più Forza Italia.

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