Mario Draghi ha incontrato Klaus Schwab ovvero nessuno si piglia se non si rassomiglia…

25 novembre 2021
  • Per la cronaca, Klaus Schwab è il guru di Davos, il teorico del grande reset planetario mediante l’impiego dell’emergenza permanente
  • Il trionfo del globalismo mercatista, della riduzione dei diritti degli oppressi, della decostruzione di ogni residua identità resistente e di ogni superstite profilo critico

Per la cronaca, Klaus Schwab è il guru di Davos, il teorico del grande reset planetario mediante l’impiego dell’emergenza permanente

di Diego Fusaro

“Il Presidente Draghi ha incontrato il Presidente esecutivo del World Economic Forum”. Così in data 22 Novembre sul sito del Governo italiano. Mario Draghi ha, dunque, incontrato Klaus Schwab, il guru di Davos, l’araldo del nuovo ordine mondiale turbocapitalistico, nonché il teorico del grande reset planetario mediante l’impiego dell’emergenza permanente. Non ce ne stupiamo, invero. Se il vis-Conte dimezzato giallofucsia, alias Giuseppe Conte, riceveva la telefonata da Bill Gates, se Gentiloni riceveva Giorgio Soros, ora Draghi l’euroinomane, l’ex banchiere di Goldman Sachs ed ex governatore della BCE, incontra Schwab. In comune hanno tanto, del resto. L’amore per il neoliberismo apolide, in primis, con annesso massacro dei ceti medi e delle classi lavoratrici. Ma poi anche l’amore infinito per il lemma resilienza, che è poi la virtù adattiva che i padroni preferiscono nei dominati.

Il trionfo del globalismo mercatista, della riduzione dei diritti degli oppressi, della decostruzione di ogni residua identità resistente e di ogni superstite profilo critico

Insomma, un incontro tra prospettive affini, tra uomini che rispondono ai medesimi interessi di classe e che si orientano secondo la medesima Weltanschauung, quella basata su globalismo mercatista, riduzione dei diritti degli oppressi, decostruzione di ogni residua identità resistente e di ogni superstite profilo critico: in una parola, l’unificazione del mondo intero sotto il segno dell’egemonia finanziaria del blocco oligarchico neoliberale. Tale progetto, in fase di sviluppo da parecchi lustri, è stato potenziato e accelerato grazie all’epifania dell’emergenza epidemica, utilizzata ad arte dai gruppi dominanti secondo quello che lo stesso Schwab ha appellato il grande reset e che noi abbiamo definito il golpe globale gestito dai plutocrati borderless del turbocapitalismo. Un incontro inevitabile, forse, tra due dei protagonisti dell’ordine neoliberale filobancario. Un incontro il cui fine ultimo potrebbe essere, forse, la messa a punto della strategia per calibrare e attuare le linee guida del grande reset in Italia, tenendo conto delle specificità proprie del nostro Paese. Non è poi difficile immaginare, allora, cosa i due si siano detti. Sarebbe forse più interessante capire chi ha messo la mano sulla spalla a chi, se Draghi a Schwab o se Schwab a Draghi.

Foto tratta da Byoblu

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