Avviso 22: ci sono stati errori nella documentazione. Non è che, alla fine, una parte dei tirocinanti rischia di non essere retribuita?

24 novembre 2021
  • La nostra è solo una domanda. Forse l’Amministrazione regionale dovrebbe rispondere a questa domanda 
  • Come mai gli uffici della Regione si sono accorti in ritardo dei problemi legati alla documentazione? 

da Oreste Lauria
portavoce dei tirocinanti Avviso 22 della Regione siciliana
riceviamo e pubblichiamo 

La nostra è solo una domanda. Forse l’Amministrazione regionale dovrebbe rispondere a questa domanda 

Siamo alla fine del 2021 e non è possibile che, a distanza di 2 anni, ci siano ancora dei tirocinanti che attendono di essere pagati dalla Regione siciliana per un lavoro svolto e mai retribuito lavorando presso enti pubblici ed aziende private. È già inaccettabile che tutto ciò accada sopra le spalle dei disoccupati, che non vengano pagati dall’assessorato al Lavoro, ma si può mai tollerare con un ente pubblico? Con delle istituzioni che dovrebbero tutelare i lavoratori? Se – come più volte è stato dichiarato da chi di dovere – i fondi ci sono e se il problema è frutto di errata documentazione inviata dagli enti promotori, com’è possibile che dopo 2 anni nessuno si sia preso la briga di far correggere gli errori agli enti promotori e porre rimedio ad una vicenda tanto triste, e per lo più, a quanto sembrerebbe ci sarebbero pratiche che ancora oggi non vengano visionate? E’ necessario fare chiarezza e snellire al più presto le pratiche di pagamento che stagnano da più di un anno negli uffici del Dipartimento Lavoro regionale di Palermo.

Come mai gli uffici della Regione si sono accorti in ritardo dei problemi legati alla documentazione?  

Non è imbarazzante per la Regione siciliana tutto quello che sta succedendo con i pagamenti – o meglio, con i mancati pagamenti – dei tirocinanti dell’Avviso 22 ? È mai possibile che non ci sia la dovuta comunicazione ed attenzione tra gli uffici preposti dell’Avviso 22 dell’assessorato al Lavoro e gli enti promotori? Il bando è stato reso pubblico tra Maggio e Giugno 2018, i tirocini formativi sono iniziati a Settembre 2019, perché nessuno in quel lasso di tempo ha notato la presenza di un errore procedurale? E, in ogni caso, è normale non si sia posto rimedio ancora oggi a questa incredibile vicenda che sta penalizzando i lavoratori? Certi episodi determinano una pessima figura di tutta la Regione siciliana davanti agli occhi di tutti i cittadini siciliani e non posso accettare che accada una triste vicenda del genere, da siciliano fiero di esserlo. È ora di smetterla con questo scaricabarile e chi può metta finalmente fine a questa vergogna e si assicuri che tutti i tirocinanti ricevano ciò che gli spetta! E un diritto! Mi auguro che in futuro non si materializzi mai più una figuraccia del genere. che si faccia tesoro di questi errori, affinché nessuno in futuro si trovi nella stessa situazione. Nella speranza che si risolva tutto per il meglio molto presto.

Approfittiamo di questo intervento di Oreste Lauria per raccontare il risultato di una nostra verifica. Ebbene, il portavoce dei tirocinanti Avviso 22 della Regione siciliana ha ragione: in questa storia la documentazione sulla quale ancora oggi lavorano gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro non è tutta a posto. Oreste Lauria ha due volte ragione: ha ragione nell’avere individuato la radice del problema, ovvero la carente documentazione giunta negli uffici regionali in riferimento ad alcune pratiche; e ha ragione quando si chiede e chiede come mai gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro si siano accorti dei problemi dopo che i lavoratori avevano svolto il tirocinio e non nel momento in cui le aziende hanno presentato la documentazione. Il problema è questo e qualcuno dovrebbe risponderne. Ci potrebbe essere un ulteriore problema che noi diamo al condizionale e che si materializza nella seguente domanda: non è che, alla fine, per problemi amministrativi, una parte dei tirocinanti non verrà pagata? La nostra è solo una domanda e sarebbe importante avere una risposta dall’amministrazione regionale. In genere, i ritardi, quando si protraggono molto nel tempo, potrebbero non annunciare nulla di buono. Felici se il nostro dubbio verrà smentito con le parole e, soprattutto, con i fatti.
(g.a.)   

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