Fondo Pensioni Sicilcassa verso la fine? La FABI: “Ai soci i giusti riconoscimenti”

23 novembre 2021
  • La FABI interviene sul Fondo Pensioni della Sicilcassa
  • La vergognosa storia della colonizzazione del sistema bancario meridionale e siciliano targato Banca d’Italia

La FABI interviene sul Fondo Pensioni della Sicilcassa

Un comunicato della FABI siciliana annuncia che “Nella prima decade del mese di Dicembre, come comunicato alle Organizzazioni
Sindacali dal Commissario, Paolo Farano, verrà erogata ai soci un importo quantificato nel 50% del proprio residuale zainetto previdenziale. Dopo anni e anni di acconti ricevuti le ex lavoratrici e lavoratori della Cassa Centrale di Risparmio V.E. poi diventata sfortunata Sicilcassa SpA si avviano a ricevere, quindi, altre somme. La FABI nutre una forte speranza affinché, oltre il modesto zainetto maturato in fase di liquidazione, gli Amministratori riescano a chiudere alcuni contenziosi che consentano loro di erogare altre somme agli aventi diritto e ciò solo ed esclusivamente in base all’anzianità maturata alla data della riforma avvenuta nel lontano 2008. Detta equa richiesta deriva dal fatto che sono già passati tredici anni dall’approvazione della predetta riforma con la conseguente perdita del valore d’acquisto, del mancato riconoscimento degli interessi che dovevano maturare e infine che tanti soci hanno dovuto contrarre debiti con gli Istituti di Credito per far fronte ai propri impegni familiari. Nella certezza che la COVIP continuerà a dare fiducia al Dr. Paolo Farano per proseguire il proprio mandato e portare così a compimento la propria missione auspichiamo che i nostri giusti auspici vengano finalizzati positivamente”.

La vergognosa storia della colonizzazione del sistema bancario meridionale e siciliano targato Banca d’Italia 

Per la cronaca, la Cassa Centrale di Risparmio V.E. poi trasformata in Sicilcassa Spa è stata, insieme con il Banco di Sicilia, la più importante banca della nostra Isola. Con la fine della cosiddetta Prima Repubblica, la Banca d’Italia – in assoluto l’istituzione più antimeridionale e anti siciliana italiana – ha deciso che le due grandi banche della nostra Isola – il Banco di Sicilia e la Sicilcassa – dovevano scomparire per due ragioni. In primo luogo, perché dovevano andare a sostenere le banche del Nord Italia che ne avevano combinate di tutti i colori (le vicissitudini del Monte de Paschi di Siena sono solo l’ultima avventura del sistema bancario del Nord Italia); in secondo luogo, perché i risparmiatori del Sud e della Sicilia dovevano essere consegnati alle banche del Nord che avrebbero così drenato il risparmio dei meridionali e dei siciliani per impiegarlo nel Nord Italia. Tutto questo si è verificato e ancora oggi è così. Di questa brutta storia – ennesima dimostrazione dell’Italia che tratta Sud e Sicilia come colonie – si è salvato solo il Fondo Pensioni della Sicilcassa che, tra mille vicissitudini, sta completando un periglioso tragitto, non senza avere creato problemi ali ex dipendenti di questa banca.

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