Migranti: che ‘cattive’ Bielorussia e Polonia, mentre la Ue che paga per tenerli prigionieri in Turchia è ‘brava’ e ‘umana’…

11 novembre 2021
  • L’articolo di METRO sui migranti che, dalla Bielorussia, cercano di entrare in Polonia
  • Certo, per i migranti ritrovarsi tra Bielorussa e Polonia non è il massimo
  • Ma dei migranti che la Turchia tiene prigionieri con  soldi dell’Unione europea non parla nessuno 

L’articolo di METRO sui migranti che, dalla Bielorussia, cercano di entrare in Polonia

Siamo ancora in Autunno, ma già fa freddo. Soprattutto per i migranti che premono alle porte dell’Europa dell’Est. Al confine con la Turchia non ci sono problemi: su ordine della Germania, l’Unione europea scarica ogni anno nei forzieri della Turchia di Erdogan una barca di soldi e nessuno sa nulla dei 4 milioni o forse più di immigrati bloccati nella frontiere turca. Avete mai ascoltato proclami in loro favore dall’Unione europea, dal Papa e via continuando? Un po’ diversa la situazione al confine tra la Bielorussia e la Polonia, come racconta un articolo di METRO, il più diffuso quotidiano cartaceo del Regno Unito. Lì il problema è semplice: la Polonia on vuole migranti. I quali, invece, le provano tutte per entrare. Nell’articolo si racconta della morte per freddo di un ragazzo curdo di 14 anni. Ma le autorità bielorusse danno dei fatti una versione differente: “I medici del servizio di frontiera hanno aiutato il bambino, che mostrava segni di ipotermia. Le informazioni diffuse su un caso di morte tra i rifugiati non corrispondono alla realtà”. E ancora: “L’assistenza medica è stata fornita a due donne direttamente nel campo profughi a causa di ipotermia e trauma cranico”. Scrive METRO: “I gruppi medici internazionali hanno lottato per raggiungere l’area intorno al campo dopo che è stato bloccato dalle forze armate dei due Paesi, rendendo impossibile verificare in modo indipendente le affermazioni”.

Certo, per i migranti ritrovarsi tra Bielorussa e Polonia non è il massimo

La situazione è complicata: “Migliaia di migranti – leggiamo sempre su METRO – si sono riversati al confine della Bielorussia con la Polonia nelle ultime settimane, sperando di raggiungere l’Europa occidentale. Ma molti di loro sono finiti bloccati alla frontiera. Hanno allestito campi di fortuna mentre le forze di sicurezza polacche osservano da dietro una recinzione di filo spinato per impedire loro di entrare nel Paese. L’Unione europea ha accusato la Bielorussia di aver organizzato un ‘attacco ibrido’ costringendo le persone a entrare in Polonia, per vendicare le sanzioni contro un ‘regime brutale e corrotto’. La Bielorussia ha a sua volta lanciato un’offensiva di propaganda incolpando la Polonia e l’Occidente per le scene preoccupanti. I migranti sono rimasti intrappolati nel mezzo delle fazioni in guerra dopo che sono stati rilasciati i visti per entrare nell’ex stato sovietico e sono volati a Minsk, principalmente dal Medio Oriente. Le stazioni televisive controllate dallo stato del dittatore Alexander Lukashenko hanno detto alla gente che le scene al confine sono simili ai campi di sterminio nazisti nella seconda guerra mondiale. Canale 1 in Bielorussia ha mostrato immagini di campi di sterminio nazisti intervallate da scene del confine, etichettando i metodi dell’esercito polacco come ‘facist'”.

 

Ma dei migranti che la Turchia tiene prigionieri con  soldi dell’Unione europea non parla nessuno 

La verità è che dei migranti che affollano il confine tra Europa e vari Paesi – per esempio, Bielorussia e Turchia – si parla e non si parla: si parla dei migranti che, dalla Bielorussia, vorrebbero entrare in Polonia perché all’Unione europea fa comodo parlare male della Bielorussia e della Polonia; non si parla degli oltre 4 milioni di profughi bloccati dalla Turchia perché non conviene alla Germania e all’Unione europea: perché se il Governo torco dovesse lasciare passare questi migrati ci sarebbe un’invasione in Europa, a cominciare dalla Germania. I migranti di cui si parla sono quelli che pagano 5 mila euro circa a persona ai ‘filantropi’ della Libia e della Tunisia per attraversare il Mediterraneo e i citati migranti che, dalla Bielorussia, cercano di ‘infilarsi’ in Polonia. Di questi migranti si può parlare per denigrare Bielorussia e Polonia. Mentre bisogna tacere dei migranti tenuti bloccati in Turchia con i soldi della Ue. Questa è la ‘Grande Europa unita’ di oggi, alla quale dei migranti e delle oro vite non gliene può fregare di meno, ma non si deve dire, perché non si può parlare male dell’Unione europea…

Foto tratta da Limes

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