Economia

Nubifragi e uragano mediterraneo, in Sicilia danni all’agricoltura per 2 miliardi

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La grave ondata di maltempo che colpisce la Sicilia in queste ore rischia di mandare in fumo mesi di lavoro degli agricoltori. Tra verdure e ortaggi rovinati da pioggia, grandine e vento, piante di agrumi abbattute e la raccolta delle olive interrotta, è allarme sull’Isola. Le condizioni meteo, infatti, stanno mettendo in difficoltà decine di aziende agricole che stanno registrando danni incalcolabili. Secondo un primo bilancio di Coldiretti, su Sicilia e Calabria, si sono abbattute ben 20 bombe d’acqua in soli tre giorni in base ai dati forniti dall’European Severe Weather Database (ESWD).

In Sicilia 17 bombe d’acqua in tre giorni

La Sicilia è tra le Regioni del Sud più colpita dai nubifragi che, prevedono gli esperti meteo, imperverseranno ancora per giorni. Fino a oggi sono stati registrati un totale di 17 eventi estremi che hanno interessato le province di, Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani con effetti gravissimi sulle coltivazioni. “Gli eventi più devastanti – precisa la Coldiretti – si sono verificati a Linguaglossa in provincia di Catania dove domenica sono caduti 320 millimetri per una durata di 18,5 ore, mentre lunedì a Catania le precipitazioni sono durate 8 ore con la caduta di 127 millimetri di acqua e martedì sono caduti 98 millimetri con una durata della pioggia di ben 7 ore”.

Fondi del Pnrr per affrontare le situazioni d’emergenza

“I fatti di Catania dimostrano che siamo dinanzi a una fase nuova e del tutto inesplorata degli effetti dei cambiamenti climatici – sottolinea Stefano Masini responsabile ambiente Coldiretti – e devono indurre le istituzioni a un cambio di passo e di mentalità per garantire la messa in sicurezza dei territori e delle attività produttive. Dobbiamo dunque approfittare delle opportunità del Pnrr per introdurre nuove tecniche capaci di affrontare situazioni di emergenza e di straordinarietà. Situazioni che la legislazione attuale, pensata per il controllo di eventi ordinari, non è più in grado di governare”.

Danni per 2 miliardi nel 2021

In Sicilia, spiega l’associazione, il 92,3% dei comuni ha parte del proprio territorio a rischio frane e/o alluvioni con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando allagamenti e smottamenti. Siamo di fronte, conclude la Coldiretti, “alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione”. Quest’anno i danni alle coltivazioni nei campi, secondo una stima dell’associazione, hanno già superato i due miliardi. Foto Facebook Coldiretti Sicilia

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