Il mondo del lavoro che guarda al futuro: otto proposte per il Ministro Andrea Orlando

26 ottobre 2021
  • A Venezia due giorni di dibattito – promossi da Stati Generali Mondo del Lavoro e dal web magazine verticale Hr Link – su smart working,  politiche attive per il lavoro e sicurezza  
  • Otto tavoli tematici e otto proposte per il Governo

A Venezia due giorni di dibattito – promossi da Stati Generali Mondo del Lavoro e dal web magazine verticale Hr Link – su smart working,  politiche attive per il lavoro e sicurezza  

Regolamentare lo smart working alla luce dei due anni di pandemia, lavorare sulle politiche attive per il lavoro, sfruttare i dati in ottica di people analytics. E poi la sicurezza, tema oggi al centro del dibattito politico italiano a causa dei tanti incidenti sul lavoro. E la sicurezza non solo fisica dei lavoratori. Temi affrontati nel corso della due giorni di Officina Risorse Umane, iniziativa promossa a Venezia dalla piattaforma Stati Generali Mondo del Lavoro e dal web magazine verticale Hr Link, con il patrocinio di Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale). Un appuntamento ha visto la partecipazione di tre ex Ministri del Lavoro: Elsa Fornero (intervenuta da remoto), Cesare Damiano e Nunzia Catalfo, che hanno fatto parte dei tavoli di lavoro insieme con sessanta direttori risorse umane di alcune delle maggiori società italiane. Obiettivo: definire una piattaforma di proposte che assuma la centralità del capitale umano nei processi di cambiamento in atto nel mondo delle imprese e delle organizzazioni da proporre poi al Ministero del Lavoro.

Otto tavoli tematici e otto proposte per il Governo

La due giorni di Venezia ha messo al centro alcune le tematiche ‘calde’ del mondo del lavoro in questa fase storica. Alcune già lo erano prima che arrivasse la pandemia: per esempio, le questioni legate ai temi del reskilling dei lavoratori e del matching di domanda e offerta, l’adeguamento dello Statuto dei lavoratori, la rappresentatività sindacale di chi firma i contratti (sia lato aziende sia lato sindacati). Altre tematiche, che già emergevano nel dibattito pubblico, sono diventate particolarmente urgenti dopo l’arrivo della pandemia: e così, da più parti, uno dei temi più dibattuti è stato quello dello smart working e di come regolamentarlo oltre l’emergenza. I tavoli tematici, otto, erano coordinati da altrettanti specialisti di alto livello e avevano il compito di concentrarsi ciascuno su una tematica specifica: People Analytics, Welfare, Leadership 4.0, Reskilling, Mercato del lavoro, Diversity, Salute e sicurezza, Innovazione e digitale. Da ciascun tavolo sono emerse cinque proposte. I lavori, coordinati sotto la direzione scientifica del giuslavorista Francesco Rotondi, managing partner di LabLaw, con la partnership strategica di Roberto Degli Esposti, executive business coach e managing partner di Performant by Scoa, proseguiranno nelle prossime settimane. Da ogni tavolo sarà scelta una proposta. Le otto proposte entreranno a far parte della sintesi in cui si concentrerà il lavoro dei tavoli e rappresenteranno la base della piattaforma che sarà indirizzata al ministro del Lavoro Andrea Orlando entro fine anno. C’è anche la questione meridionale, “da affrontare in termini positivi e propositivi”, dice l’avvocato Ivano Natoli, consulente della piattaforma Stati Generali Mondo. In primavera Stati Generali organizzerà un focus sul tema Lavoro e Mezzogiorno.

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