Il risveglio della Sicilia in vista delle elezioni regionali 2022: appuntamento a Caltanissetta il 30 Ottobre

17 ottobre 2021
  • L’analisi sul risultato delle recenti elezioni comunali nella nostra Isola del leader di Identità Siciliana, Erasmo Vecchio 
  • Che fare per rilanciare veramente la Sicilia? La prima cosa è isolare e lasciare fuori gli ascari, servili, ignavi e pericolosi, un autentico circo Barnum di soggetti a tutto vocati, meno che a fare i guerrieri indipendentisti, autonomisti e sovranisti
  • Oggi alla Sicilia serve una “politica popolare” che si alimenti della partecipazione del nostro Popolo
  • Appuntamento il 30 Ottobre  all’Hotel San Michele di Caltanissetta

da Erasmo Vecchio
presidente di Identità Siciliana
riceviamo e pubblichiamo

L’analisi sul risultato delle recenti elezioni comunali nella nostra Isola del leader di Identità Siciliana, Erasmo Vecchio 

Le elezioni comunali siciliane del 10-11 Ottobre sono servite a taluni per scaldare i motori in vista delle elezioni regionali siciliane del 2022 alle quali, con ogni probabilità, saranno legate anche quelle nazionali ed europee. Per il titolo del film possiamo proporre “Il risveglio dei dinosauri” in quanto nei 42 Comuni che sono andati al voto sono scesi in campo, direttamente o indirettamente, vecchie cariatidi della politica e dell’ingiustizia sociale. Nei Comuni è stata proposta l’alleanza giallorosa da una parte e molte e pasticciate intese trasversali dall’altra. Il centrodestra, solo apparentemente spaccato, ha registrato il ritorno di alcune vecchie glorie, con la presenza del gattopardo per eccellenza: l’ex governatore Totò Cuffaro e la sua Democrazia cristiana che ha raggiunto e superato quasi dappertutto la soglia elettorale di sbarramento. L’area sicilianista, autonomista ed indipendentista si è proposta, tranne pochi casi, solo per testimonianza senza raccogliere, purtroppo, postazioni istituzionali di rilievo. E’ degno di nota l’impegno passionale e romantico di alcune lodevoli ed orgogliose iniziative quali, ad esempio, quella del Movimento “Terra” e di Maria Adagio a Lentini.

Che fare per rilanciare veramente la Sicilia? La prima cosa è isolare e lasciare fuori gli ascari, servili, ignavi e pericolosi, un autentico circo Barnum di soggetti a tutto vocati, meno che a fare i guerrieri indipendentisti, autonomisti e sovranisti

Nell’area autonomista ed indipendentista da oltre un anno si ripropongono riunioni, spesso inficiate da nostalgie che, tuttavia, confermano un fermento in atto, perché in questa fase storica serve un’azione politica alternativa e contraria all’attuale assetto politico in uno schema del tutto diverso da quello che ha reso la Sicilia colonia di Roma e del Nord. Un’azione che abbia la forza di imporre ai Governi regionale e nazionale temi cruciali per la rinascita della Sicilia. Nella nascita di questa azione serve metterci l’anima, la visione, il progetto, l’entusiasmo e la generosità romantica. Lasciando fuori gli ascari, servili, ignavi e pericolosi, un autentico circo Barnum di soggetti a tutto vocati, meno che a fare i guerrieri indipendentisti, autonomisti e sovranisti. Questa politica deleteria, ad oggi, è stata rappresentata e guidata in Sicilia da un manipolo di soggetti che alla Sicilia hanno voltato le spalle tanto che oggi un elettore siciliano su due non vota. Il vero sconfitto in queste elezioni amministrative dell’Ottobre 2021, infatti, è la capacità della politica siciliana di dare rappresentanza alle domande del suo corpo sociale.

Oggi alla Sicilia serve una “politica popolare” che si alimenti della partecipazione del nostro Popolo

Non serve più il richiamo alla tradizione e la denunzia dei diritti negati a partire dalla sistematica violazione dello Statuto autonomistico. Oggi serve una “politica popolare” che si alimenti della partecipazione del nostro Popolo. De Gasperi ci diceva che la politica o la fai o la subisci. “Politica” intesa nel termine più nobile come gestione dei fatti che ci riguardano. Credo personalmente che la sensibilità politica nasca da diverse nature, a volte come risposta alle avversità della nostra vita quotidiana, altre invece come reazione alla rassegnazione o alla disperazione di non poter essere utile attraverso il proprio contributo alla vita della Comunità di appartenenza e di vita. Oggi in Sicilia, tuttavia, qualcosa si muove, perché alcune persone libere, competenti, responsabili e soprattutto indipendenti hanno deciso di avviare un efficace percorso politico per costruire una Sicilia libera dalla mafia, dalla corruzione, dalla miseria materiale ed intellettuale, dall’individualismo e dall’egoismo, coniugando l’esperienza dei padri con l’energia dei figli ed affermare il diritto della Sicilia a costruire il proprio destino.

Appuntamento il 30 Ottobre  all’Hotel San Michele di Caltanissetta

Per questo, ed altro, Sabato 30 Ottobre alle ore 10,00, all’Hotel San Michele di Caltanissetta alcune persone, gruppi politici siciliani e liberi movimenti civici si riuniscono per affermare la consapevolezza della capacità di un popolo e non la sua rassegnazione. Per sancire la reale voglia di partecipazione al cambiamento, non subire modelli e metodi che alcuni vogliono imporre e delineare, altresì, un strategia condivisa a partire dalle elezioni regionali dell’Autunno 2022, per rappresentare il Popolo siciliano, quello forte ed operoso che vuole reagire ad un sistema politico nazionale che, con la complicità di un esercito di ascari, ha sfruttato e depredato la Sicilia ed il suo Popolo. Da “GranSicilia” a “Identità Siciliana”, dalla “Sicilia ai sicilianisti” a “Uguaglianza per la Sicilia” e tanti altri parteciperanno, pertanto, con orgoglio per arrivare ad una piattaforma politica, economica, sociale, comune da condividere ed alimentare attraverso la partecipazione attiva della Comunità siciliana e del suo Popolo.

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