E’ ufficiale: Luigi De Magistris sta creando un nuovo soggetto politico per il rilancio del Sud

14 ottobre 2021
  • Per la Sicilia questo è un fatto importante, perché l’ex sindaco di Napoli, che alle recenti elezioni in Calabria ha raggiunto il 16%, può diventare un punto di riferimento culturale e politico per chi si batte per il superamento della vecchia politica nella nostra Isola   
  • In Calabria De Magistris ha dimostrato che, motivandoli, i meridionali possono essere ‘liberati’ dal fatalismo, vecchia ‘malattia’ del Sud e della Sicilia
  • Il messaggio di De Magistris: “Oggi abbiamo deciso di continuare e di costruire, da qui alle prossime settimane, un soggetto politico e di farlo insieme ai militanti di tantissime altre parti d’Italia”
  • Il vero obiettivo politico da raggiungere oggi in Sicilia è motivare il 50% e forse più di siciliani che disertano sistematicamente le urne 

Per la Sicilia questo è un fatto importante, perché l’ex sindaco di Napoli, che alle recenti elezioni in Calabria ha raggiunto il 16%, può diventare un punto di riferimento culturale e politico per chi si batte per il superamento della vecchia politica nella nostra Isola   

E’ ufficiale: l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si accinge a dare vita a un nuovo soggetto politico che punta a rappresentare gli interessi del Sud Italia. Ricordiamo che De Magistris è stato candidato alle recenti elezioni regionali in Calabria. Non è stato eletto presidente della Regione, certo, ma ha preso circa 130 mila voto e la sua lista è il secondo partito in questa tormentata Regione dopo Forza Italia. Il risultato ottenuto da De Magistris è straordinario. Si è misurato contro tre colossi della politica: il centrodestra, il centrosinistra e la ‘ndrangheta (solo un cretino può pensare che la ‘ndrangheta in Calabria non faccia politica). E’ andato da solo. Nemmeno il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile ha appoggiato De Magistris. All’inizio, in verità, tale Movimento aveva deciso di appoggiare la candidatura del sindaco di Napoli. Poi, per motivi che non abbiamo compreso (aspettiamo ancora le spiegazioni del coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone), il Movimento di Pino Aprile ha deciso di non appoggiare De Magistris. Decisione molto contestata, tant’è vero che un bel numero di iscritti al Movimento si è chiamato fuori e alcuni si sono candidati con le liste dell’ex sindaco di Napoli. A nostro modesto avviso, la scelta di non appoggiare De Magistris, da parte di Equità Territoriale, è stata un errore, perché oggi il Movimento sarebbe più conosciuto, più forte e, soprattutto, sarebbe tra i veri morali vincitori delle elezioni regionali calabresi.

In Calabria De Magistris ha dimostrato che, motivandoli, i meridionali possono essere ‘liberati’ dal fatalismo, vecchia ‘malattia’ del Sud e della Sicilia

Perché quella di De Magistris è stata una vittoria. Noi, dalla Sicilia, prima del responso delle urne, abbiamo scritto un articolo titolando: “Perché in Calabria Luigi De Magistris ha già vinto“. Per nostra abitudine, quando facciamo analisi politiche o previsioni elettorali siamo realisti. Sognavamo, è vero, la vittoria di De Magistris, ma la ragione ci diceva che non poteva vincere. La sua presenza, però, in una terra assai complicata come la Calabria è importante per dare un segnale di un possibile riscatto e di un possibile cambiamento ai calabresi che si battono per il riscatto e per il cambiamento. E De Magistris ha dimostrato che in Calabria esistono le persone che vogliono il riscatto e il cambiamento: solo che, magari, vogliono essere motivate e convolte da chi riesce a liberarle dal fatalismo, vecchia malattia di Sud e Sicilia. E De Magistris è riuscito a motivare circa il 16% dell’elettorato calabrese che si è recato alle urne: come già ricordato, sono state circa 130 mila persone che hanno creduto in lui e l’hanno votato. Calabresi che potranno contare su due consiglieri regionali eletti nelle liste di De Magistris. Insomma, la battaglia culturale e politica dell’ex sindaco di Napoli continua. Le elezioni regionali calabresi sono state la prima tappa di un percorso politico che appena iniziato.

Il messaggio di De Magistris: “Oggi abbiamo deciso di continuare e di costruire, da qui alle prossime settimane, un soggetto politico e di farlo insieme ai militanti di tantissime altre parti d’Italia”

Nei giorni De Magistris, da Lamezia Terme, ha lanciato un messaggio politico importante che noi leggiamo in un articolo del giornale Il Dispaccio: “È terminata da poco a Lamezia Terme una bellissima assemblea della nostra coalizione e voglio ringraziare candidate e candidati, militanti, volontari, ma soprattutto i 130mila elettori che hanno utilizzato la matita come un fucile della democrazia, un fucile con i fiori, con amore e romanticismo, non certo con i proiettili. Abbiamo fatto l’analisi del voto, valutandolo come buono. Certo, non una vittoria. Però mai era accaduto in Calabria che un polo civico popolare potesse prendere un risultato così clamoroso. Siamo il secondo partito dopo Forza Italia. Abbiamo deciso di ripartire uniti, con l’orgoglio di avere due bravissimi consiglieri regionali, Antonio Lo Schaivo e Ferdinando Laghi, che porteranno in Consiglio le battaglie della Calabria pulita, le battaglie della Calabria onesta, per i diritti, per la Costituzione nella lotta alle mafie”. A questo punto arriva la parte più importante del messaggio: “Oggi abbiamo deciso di continuare e di costruire, da qui alle prossime settimane, un soggetto politico e di farlo insieme ai militanti di tantissime altre parti d’Italia. Penso soprattutto a Napoli, la città nella quale sto concludendo il mio mandato di sindaco, perché in Italia c’è bisogno di una politica che punti sulla questione morale, sui diritti, sull’ambiente, nella lotta alle disuguaglianze, per la giustizia sociale, per le battaglie di genere, per una visione che sia costituzionalmente orientata. Siamo ripartiti, oggi, con lo stesso coraggio gioioso che ha caratterizzato una campagna elettorale fatta di tanto romanticismo. Adesso è la fase di maggior concretezza, maggior pragmatismo, maggior organizzazione e io ci sarò. Ci sarò sempre per la Calabria, una terra a cui ho sempre dato tanto. Continueremo tante battaglie. In Calabria, nel Sud, a Napoli, in tutto il Paese, in tutto il Mediterraneo”.

Il vero obiettivo politico da raggiungere oggi in Sicilia è motivare il 50% e forse più di siciliani che disertano sistematicamente le urne 

Ci sarà, De Magistris. Per la Calabria dove ha già raggiunto un ottimo risultato. Per Napoli, dove ha lavorato molto bene come Sindaco. Ci sarà per tutto il Sud e ci sarà anche per la Sicilia. La nostra Isola è una terra complicata. Dove sono in corso tentativi di dare vita a soggetti politici in grado di presentarsi al cospetto degli elettori. Lo hanno fatto, partecipando alle elezioni comunali di qualche giorno fa, Equità Territoriale al Comune di Rosolini e il Movimento Siciliani Liberi in altri Comuni. Ci sono altri movimenti e, soprattutto, c’è una doppia difficoltà storica: da un lato, l’impossibilità di mettere insieme tutti i movimenti autonomisti, sicilianisti e indipendentisti; dall’altra le difficoltà a far passare tra l’elettorato siciliano – spesso assente – la voglia di riscatto e di cambiamento. Perché noi riteniamo importante l’esperienza di De Magistris anche per la Sicilia? Non perché i movimenti autonomisti, sicilianisti e indipendentisti sono politicamente insufficienti, ma perché con il traino di un soggetto politico meridionalista – e in questo caso guidato da una personalità importante come De Magistris – ci sono buone possibilità di coinvolgere il 50% e forse più di siciliani che ormai da anni disertano sistematicamente le urne. Da De Magistris può arrivare una sorta di “energia di attivazione” che in Calabria ha già sortito effetti politicamente positivi. Nel Sud e in Sicilia ci sono tante realtà vive e vitali che potrebbero dare vita a una sorta di federazione meridionalista, provando a valorizzare le specificità territoriali, economiche e culturali. Invitiamo tutti i siciliani che si battono per il superamento della vecchia politica a riflettere sull’esperienza che De Magistris ha già avviato.

Foto tratta da Cosenza Channel  

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