A Palermo domani sciopero dei Cobas dell’Amat dalle 8 e 30 di mattina alle 17 e 30

10 ottobre 2021
  • La protesta è stata proclamata dai Cobas Lavoro Privato settore Trasporti che aderiscono a uno sciopero nazionale voluto dalle maggiori organizzazioni sindacali di base (Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Si Cobas, Slai Cobas, Usb e Usi Cit)
  • Tante le rivendicazioni. Tra queste i sacrosanti aumenti degli stipendi, se è vero che un’inflazione che Unione europea e Governo Draghi nascondono ha già ridotto il potere d’acquisto dei lavoratori 

La protesta è stata proclamata dai Cobas Lavoro Privato settore Trasporti che aderiscono a uno sciopero nazionale voluto dalle maggiori organizzazioni sindacali di base (Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Si Cobas, Slai Cobas, Usb e Usi Cit)

Per fortuna che in Italia ci sono ancora sindacati veri che, invece di leccare il culo ai potenti di turno, sanno chi sono i veri avversari. E’ il caso dalle maggiori organizzazioni sindacali di base (Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Si Cobas, Slai Cobas, Usb e Usi Cit), che hanno capito benissimo che, oggi, il vero avversario da combattere con tutte le forze è il Governo di Mario Draghi e i partiti politici che lo sostengono contro gli interessi dei lavoratori: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘presunta’ sinistra di Liberi e Uguali. Allo sciopero proclamato per domani – Lunedì 11 Ottobre – dalle maggiori organizzazioni sindacali di base aderiscono i Cobas Lavoro Privato settore Trasporti. “A Palermo – leggiamo in un comunicato – i lavoratori dell’Amat incroceranno le braccia dalle 8,30 alle 17,30 con rientro in deposito di bus e Tram; mentre gli addetti agli impianti fissi, i meccanici dell’officina, gli amministrativi e il restante personale sciopererà per l’intero turno. Prevista una manifestazione in piazza Politeama, a partire dalle 9 di domani. Lo sciopero è stato deciso a livello nazionale per protestare contro ‘le politiche del governo Draghi’ e ‘l’utilizzo capitalistico della pandemia per promuovere piani di ristrutturazione già da tempo auspicati dalle governance dell’Ue e dal Fondo monetario internazionale’. I sindacati di base manifesteranno “contro lo sblocco dei licenziamenti” e “l’introduzione del Green pass, che scarica i costi della sicurezza sui lavoratori che scelgono di non vaccinarsi”. Per la cronaca, l’Amat è l’azienda per il trasporto pubblico delle persone che fa capo al Comune di Palermo. L’Amat oggi si trova in una grave crisi finanziaria perché il Comune ha effettuato pesanti tagli per tenere in piedi 15 fallimentari Km di Tram che costano ogni anno una barca di soldi.

Tante le rivendicazioni. Tra queste i sacrosanti aumenti degli stipendi, se è vero che un’inflazione che Unione europea e Governo Draghi nascondono ha già ridotto il potere d’acquisto dei lavoratori 

Tra le rivendicazioni ci sono “il rilancio degli investimenti pubblici in sanità, trasporti, scuola, casa; l’abrogazione contratti precari e il rafforzamento degli organi ispettivi; lo sblocco degli sfratti, un nuovo piano di edilizia residenziale pubblica; la tutela dell’ambiente”. Il sindacalismo di base inoltre chiede “forti aumenti degli stipendi, un salario medio garantito per disoccupati, un sistema unico di ammortizzatori sociali e la rivalutazione delle pensioni”. L’aumento degli stipendi è una rivendicazione legittima, perché in questo momento i signori dell’Unione europea e il Governo Draghi nascondono i veri ‘numeri’ dell’inflazione. E’ impossibile – con riferimento all’Italia – che sia in corso un’inflazione del 3% (questo il dato farlocco fornito dalla Ue), mentre la bolletta della luce è aumentata del 30%, il gas del 15%, per non parlare dell’aumento generalizzato delle materia prime e di tutti gli alimenti, come denunciato in queste ore dalla FAO. Questi signori dell’Unione europea e il Governo Draghi ci prendono in giro. Così, davanti all’inflazione, che erode il potere d’acquisto dei lavoratori, l’aumento degli stipendi è il minimo! “Sosteniamo le rivendicazioni dello sciopero nazionale – afferma Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti – e auspichiamo a tutti i livelli una ripartenza dopo il Covid che non vada a scapito dei lavoratori. A Palermo, il comparto degli autoferrotranvieri vive una condizione di crisi dovuta ai tagli lineari imposti dal Comune all’Amat. Una situazione che mette a rischio il trasporto pubblico locale e il diritto alla mobilità dei cittadini in una situazione di conclamata pandemia”.

P.s.

Per curiosità: dove sono Cgil, Cisl e Uil? Si sono perse per strada a furia di andare dietro al Governo delle banche, della finanza e di Confindustria Draghi? 

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