Panico a L’Aria che tira su La 7 quando il professore Giorlandino smonta la campagna vaccinale italiana citando Israele (video)

30 settembre 2021
  • Covid: ogni tanto in televisione spunta una voce fuori dal coro. E’ il cado del direttore sanitario dell’Istituto di Ricerca Scientifica Altamedica, Claudio Giorlandino che, con parole semplici, ha spiegato che la terza dose del vaccino è inutile  
  • “Fare una terza dose di vaccino per un virus che è mutato serve a poco”

Covid: ogni tanto in televisione spunta una voce fuori dal coro. E’ il cado del direttore sanitario dell’Istituto di Ricerca Scientifica Altamedica, Claudio Giorlandino che, con parole semplici, ha spiegato che la terza dose del vaccino è inutile  

Impazza sulla rete un pacato intervento di Claudio Giorlandino, direttore sanitario dell’Istituto di Ricerca Scientifica Altamedica, specialista in Ostetricia e Ginecologia. Il medico è intervenuto alla trasmissione L’Aria che tira, su La7, condotta della giornalista Myrta Merlino. Giorlandino non si è detto molto convinto dell’utilità della terza dose del vaccino anti-Covid. Lo studioso ha citato gli studi condotti in Israele per smontare la strategia della campagna vaccinale che in Italia. Abituati ad ascoltare le voci a senso unico che celebrano il vaccino anti-Covid, in studio sono stati presi alla sprovvista. Anche perché, come già ricordato, lo scienziato ha smontato la campagna vaccinale della terza dose con toni pacati e, per giunta, convincenti, perché scientificamente inattaccabili. Per gli altri ospiti della trasmissione c’è stato stupore, almeno è sembrato così per Alessandro Cecchi Paone e per l’ex ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin. Chi invece se la rideva era il senatore Gianluigi Paragone, leader di Italexit, il partito che si batte per fare uscire l’Italia dall’euro. Paragone, infatti, non è favorevole al vaccino anti-Covid.

“Fare una terza dose di vaccino per un virus che è mutato serve a poco”

“Noi abbiamo un vaccino – ha detto Giorlandino – contro un virus che non c’è più, cioè quelli che usiamo in Occidente sono tarati soltanto per eccitare anticorpi contro la proteina Spike che muta continuamente. Le varianti sono dovute appunto a questo mutamento. Chi fa un vaccino tradizionale – e questo non lo è – ha una difesa contro tutte le proteine, non soltanto verso questa piccola proteina. È giusto vaccinarsi ma per cose che funzionano. Fare una terza dose di vaccino per un virus che è mutato serve a poco”. Per dirla in breve, secondo Giorlandino i vaccini in uso attualmente in Italia erano utili nella prima fase della pandemia, ma oggi non sono molto efficaci perché la proteina  Spike è mutata. O almeno servono a poco. Lo scienziato ha citato un grafico con i contagiati dal virus in Israele: “Guardi che è successo: lo avevano sconfitto, ma quando è ripartito ha dato la stura ai tamponi rapidi che hanno sensibilità del 20-30% e non del 90 come scrivono i bugiardini che fino ad Aprile 2022 sono autoreferenziali. Questi tamponi rapidi hanno fatto sentire tranquilli e 15 giorni dopo è scoppiata l’infezione”.

QUI IL VIDEO

P.S.

Ogni tanto qualcuno la verità sui vaccini anti-Covid la deve dire…

 

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