Incendi: Petralia Soprana e Monte Pellegrino (Palermo) abbandonati

26 settembre 2021
  • Ricordate Luglio e agosto con quasi 80 mila ettari di boschi inceneriti dal fuoco? Ebbene, in Sicilia, degli incendi non gliene frega niente a nessuno! 
  • La denuncia del sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso: il distaccamento dei Vigili del Fuoco lasciato con una sola unità!
  • Brucia la Riserva naturale di Monte Pellegrino: il Comune di Palermo e la Regione dove sono, in vacanza? 

Ricordate Luglio e agosto con quasi 80 mila ettari di boschi inceneriti dal fuoco? Ebbene, in Sicilia, degli incendi non gliene frega niente a nessuno! 

Gli incendi in Sicilia, dopo che tra Luglio e Agosto il fuoco ha ‘inghiottito’ quasi 80 mila ettari di boschi? Non gliene frega niente a nessuno. Due esempi per tutti: il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Petralia Soprana lasciato con una sola unità dopo che la scorsa Estate, sulle Madonie, le fiamme hanno provocato enormi danni; l’abbandono di Monte Pellegrino, a Palermo, dove un incendio si è diffuso ad ora di pranzo (quindi nemmeno di notte: in piano giorno!), proprio a ridosso del cimitero monumentale di santa Maria dei Rotoli, il cimitero dove le salme stazionano in attesa di improbabili sepolture. Sono due fatti gravi che danno la misura del disinteresse delle istituzioni nei riguardi di un problema gravissimo. Siamo davanti al fallimento integrale della politica siciliana buona solo per fare passerelle (tipo la visita del presidente della Regione, Nello Musumeci, dalle parti di Verbumcaudo, a celebrare l’antimafia delle chiacchiere, proprio sulle Madonie lasciate sguarnite!) o sceneggiate, tipo Matteo Renzi che, dopo aver distrutto le finanze regionali, ha anche la sfacciataggine di venire in Sicilia convinto di avere a che fare con degli smemorati.

La denuncia del sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso: il distaccamento dei Vigili del Fuoco lasciato con una sola unità!

Dice in un comunicato il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, a proposito del distaccamento dei Vigili del Fuoco della sua cittadina lasciato con una sola unità: “E’ l’ennesima beffa per il nostro territorio che ancora porta i segni degli incendi che fino a qualche giorno fa hanno continuato a distruggere tutto. Mentre noi sindaci e le popolazioni sono ancora alla ricerca di soluzioni e aiuti per le aziende che hanno perso tutto, la caserma dei Vigili del Fuoco di Petralia Soprana viene lasciata sguarnita. Le fiamme dei mesi scorsi sono ancora negli occhi della gente e un presidio così importante viene abbandonato a sé stesso. Se oggi scoppiasse un incendio in una abitazione cosa succederebbe neanche lo voglio immaginare posto che il distaccamento più vicino si trova a qualche ora di distanza. E’ inammissibile una tale situazione e qualunque giustificazione possa arrivare non può essere accolta perché questo è un autentico reato contro l’incolumità delle persone. Il distaccamento di Petralia Soprana è un presidio di frontiera che deve essere potenziato con mezzi e uomini ed invece è stato lasciato con una sola unità”. Ancora il comunicato: “Va anche sottolineato che la caserma dei pompieri di Petralia Soprana è in una posizione strategica per rispondere alle emergenze riguardanti incendi, incidenti, calamità, o altri tipi di soccorso tecnico urgente in quanto è dentro il Parco delle Madonie, a poca distanza da tutti i paesi delle alte Madonie e dall’autostrada Pa/Ct”.

Brucia la Riserva naturale di Monte Pellegrino: il Comune di Palermo e la Regione dove sono, in vacanza? 

Dalle Madonie nella città-disastro chiamata Palermo. In questo momento il cimitero dei Rotoli è un osservato speciale, vista l’incapacità che l’attuale amministrazione comunale ha dimostrato nella gestione. Il cimitero si trova sotto il Monte Pellegrino, che gli incendi degli ultimi anni hanno reso sempre più fragile e soggetto a problemi idrogeologici. Com’è possibile che un incendio esploda a mezzogiorno? Ma chi è che amministra la città? Tra l’altro – e questo è veramente surreale – Monte Pellegrino è una Riserva naturale. Nelle cronache leggiamo che a prendere fuoco sono stati arbusti secchi ed erbacce: che ci fanno, a fine Settembre, gli arbusti secchi e le erbacce in una Riserva naturale? Chi gestisce la Riserva non avrebbe dovuto eliminarle proprio per evitare gli incendi? E la Regione siciliana – che dovrebbe vigilare sulla gestione delle Riserve naturali – che fa? Ma che razza di governanti ha la Sicilia? Sbagliamo, o i ‘geni’ del Governo di Mario Draghi hanno nominato il presidente della Regione siciliana commissario nella lotta agli incendi? Perché il presidente Musumeci e i suoi assessori tutti, in blocco, non se ne vanno a casa se non sono nemmeno in grado di evitare, dopo tutto quello che è successo la scorsa Estate, che un incendio scoppi a Palermo, sotto il loro naso, per giunta in una Riserva naturale? Possibile che non ci sia nessuno che si indigni per fatti di tale gravità? In questa storia ci sono responsabilità precise e individuabili. L’incendio di ieri renderà ancora più fragile il costone di Monte Pellegrino che si distende verso il cimitero dei Rotoli, aggravando una situazione di dissesto idrogeologico che è già problematica. Un compenso, ieri, su Palermo, volavano i Canadair a 24 mila euro all’ora…

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