Covid, il presidente dell’Associazione della Federazione Russia in Italia scrive all’Ambasciata russa

24 settembre 2021
  • Cos’è e come opera l’Associazione della Federazione Russia in Italia 
  • La  “democrazia sospesa”
  • “… stranamente, facendo un bilancio dopo un anno, nell’estate del 2020 si sono riscontrati meno decessi e diffusione del virus di quanto stiamo vedendo nell’anno del vaccino 2021”
  • Mesi di lavaggio  del cervello via media viene vissuto in molti cittadini italiani come “normalità”

da Fedele Alberto Caliri
presidente dell’Associazione Federazione Russia in Italia
riceviamo e pubblichiamo

Cos’è e come opera l’Associazione della Federazione Russia in Italia 

L’Associazione dell’Associazione della Federazione Russia in Italia, con sede legale a Palermo, via Sampolo 486 (Cod. Fisc. 97360080820), di cui lo scrivente Fedele Alberto Caliri (Palermo, 27/99/1965) ne è il Presidente, nasce con lo scopo di diffondere in Italia la cultura, le tradizioni e le politiche sociali della Russia nel nostro Paese, attraverso un ponte che serva ad unire le due Nazioni, rafforzando il legame di amicizia e coesione da sempre esistito fra i nostri due Popoli. Scopo primario è quello di mostrare il vero volto della Russia, spesso distorto dai mass media che travisano I fatti e la stessa immagine in maniera diffamatoria e deleteria. Tra gli scopi societari dell’ A.F.R.I. figura la promozione e e diffusione dei diritti sociali e politici; in tale ottica ci auguriamo di poter intraprendere un rapporto a stretto contatto con i canali ufficiali e le Istituzioni governative della Russia, in modo da poter fare conoscere in Italia la reale situazione politica sia interna che estera della Vostra Nazione, spesso distorta dal mainstream giornalistico di parte. Ci auguriamo che la presenza della Russia in Europa possa essere sempre più preponderante, e di poter fare questo percorso insieme al Vostro fianco, per portare avanti i principi della democrazia e della libertà dell’ individuo. Sperando che tutto ciò possa concretizzarsi quanto prima in una collaborazione ed uno scambio altamente produttivo, porgiamo i nostri più cordiali saluti. La lettera indirizzata all’Ambasciata russa che segue è una testimonianza di una Nazione la cui democrazie a libertà del popolo sono sempre più vessate, spinte in un tunnel in cui attualmente non si vede un minimo punto di luce.

La  “democrazia sospesa”

Eccellenza buongiorno, Le scrivo per conto di un gruppo di italiani sempre più numeroso che ha cominciato a manifestare in tutto il Paese il proprio disagio per l’attuale stato di “democrazia sospesa”. Due anni di stato di emergenza, due interminabili anni di limitazione di diritti civili e costituzionali. Due anni che in nome di una pandemia si sono relegati a casa cittadini italiani per lunghi periodi, fatto inusuale e comune a nessuno dei Paesi della comunità europea. Ricordo quando a gennaio 2020 la classe politica italiana negava l’esistenza del virus. Dichiarando solo essere la manifestazione di un pensiero razzista fomentato dalle destre o pseudo tali. Ricordo si decretò lo stato di emergenza senza dare alcuna indicazione di terapia domiciliare se non la “Tachipirina e vigile attesa”. Innumerevoli le morti di pazienti lasciati in condizioni di totale abbandono, o quando arrivati in ospedale, quasi nulle le possibilità di sopravvivenza. A completare l’opera nelle citta martiri come Bergamo e la mia Brescia l’ordine di cremare le salme con divieto di eseguire la autopsie. Resta nelle nostre menti indelebile la disperazione di chi aveva visto salire un proprio caro su una ambulanza e non averlo più rivisto neanche stringergli la mano nel momento della morte. In quei momenti tragici vi sono stati momenti di solidarietà quando abbiamo visto anche l’esercito della Federazione Russa inviare delle unità per aiutare le nostra città. Cosa di cui Vi saremo sempre grati.

“… stranamente, facendo un bilancio dopo un anno, nell’estate del 2020 si sono riscontrati meno decessi e diffusione del virus di quanto stiamo vedendo nell’anno del vaccino 2021”

Poi il governo italiano ha proseguito di lock down in lock down. Con virologi che, presi dall’enfasi, proclamavano le peggiori disgrazie (sistematicamente mai avvenute)… stranamente, facendo un bilancio dopo un anno, nell’estate del 2020 si sono riscontrati meno decessi e diffusione del virus di quanto stiamo vedendo nell’anno del vaccino 2021 (malgrado l’introduzione dei “vaccini”). Un popolo, quello italiano, colpito dal virus e da azioni irresponsabili della propria classe politica che ha attuato scelte mai adottate per “qualità e continuità” negli altri Paesi europei. Il disastro economico e sociale ha cominciato a manifestarsi con la chiusura di diverse aziende, licenziamenti, le mancate cure in tanti ospedali di patologie croniche , il livello di preparazione degli studenti con notevoli evidenti criticità. I media nel frattempo hanno continuato nella propria operazione di diffusione di panico e terrore precludendo il confronto con scienziati, medici, biologi che non avevano sposato la tesi di vaccinazione totale ed assoluta con i vaccini sperimentali. Sì, esattamente così… sperimentali! E al danno la beffa dell’obbligo col sistema della “coercizione indiretta” e la firma di accettazione, per esonerare da per qualsiasi rivalsa verso case farmaceutiche, medici, governo e Stato.

Mesi di lavaggio  del cervello via media viene vissuto in molti cittadini italiani come “normalità”

La tragedia sta nel fatto che mesi di lavaggio del cervello via media viene vissuto in molti cittadini italiani come “normalità”. Al punto che un padre, una madre pronti a far inoculare al proprio bambino un qualcosa che non è sicuro; quanto più importante della propria vita per un genitore sacrificato con tutto quanto ne consegue. Quanto Le ho esposto non risulta dai media televisivi e cartacei, ove vi è costante recita del “tutto va bene, tutto sotto controllo per il bene degli italiani”. Ma purtroppo non è così…Vedi l’indecoroso post rilevato da organismi internazionali sulla libertà di stampa in Italia… Oggi la situazione si aggrava sempre più… ricatti sul piano lavorativo, estorsione dello stipendio (entrando in conflitto con i principi fondamentali della nostra Costituzione), la massima carica dello Stato che parla del diritto alla libertà come una scusa dietro alla quale nascondersi. Il tutto per ottenere un lasciapassare che sembra riportarci indietro nella storia di circa 80 anni… L’intento di questa lettera è fare avere un quadro completo della nostra attuale e reale situazione al massimo esponente in Italia di un Paese amico quale la Federazione Russa, Paese a noi vicino per cultura, tradizione e Religione. L’Italia oggi è una Nazione a democrazia sospesa. Eccellenza La ringrazio per la cortese attenzione prestataci e per quanto potrà trasmettere di verità e sentimenti espressi in queste brevi righe. Da parte nostra continueremo col nostro determinato impegno a difendere Democrazia e Costituzione. Costituzione sulla quale e innanzi alla Bandiera molti di noi, al servizio del Paese, hanno giurato con Fedeltà ed Onore.

Con sentimenti di stima e cordialità

Fedele Alberto Caliri
Presidente A.F.R.I.

Foto tratta da La Repubblica

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