Schizza all’insù il prezzo dello zucchero a causa delle gelate in Brasile. Annibale Chiriaco racconta lo zucchero in Sicilia e a Palermo

18 settembre 2021

I cambiamenti climatici non hanno interferito solo con la produzione del grano a livello mondiale 

Il parere di Annibale Chiriaco, imprenditore siciliano che opere nel mercato agroalimentare 

Lo zucchero in Sicilia e a Palermo tra cronaca e storia

I cambiamenti climatici non hanno interferito solo con la produzione del grano a livello mondiale 

Noi ci occupiamo spesso del grano e, negli ultimi tempi, dell’aumento del prezzo del grano. Per noi è normale, visto che seguiamo con una certa attenzione l’agricoltura, soprattutto in un momento storico che segna un incremento del prezzo del grano dopo anni di magra: un aumento del prezzo del grano frutto dei cambiamenti climatici, siccità in primo luogo. Ma la siccità non sta creando problemi al solo mercato mondiale del grano: ci sono problemi anche per altre colture, a cominciare dallo zucchero. Le cronache di queste settimane ci dicono che l’indice FAO del prezzo dello zucchero ha subito un rialzo del 9,6% rispetto allo scorso Luglio. Un mercato con freccia all’insù, condizionato dall’andamento della produzioni in Brasile, che è il primo Paese al mondo nella produzione di zucchero (quasi 780 milioni di tonnellate). Ebbene, in Brasile, quest’anno, ci sono state gelate che hanno ridotto la produzione. Da qui gli effetti nel mercato internazionale, dal momento che il Brasile è maggior Paese esportatore mondiale di zucchero. L’aumento del prezzo dello zucchero è stato attenuato dalla buona produzione attesa in India, che è il secondo Paese al modo nella produzione di zucchero (quasi 350 milioni di tonnellate annue).

Il parere di Annibale Chiriaco, imprenditore siciliano che opere nel mercato agroalimentare 

Detto questo, il prezzo dello zucchero è aumentato, come ci conferma Annibale Chiriaco (nella foto tratta da Sicilia20News), imprenditore del settore agroalimentare, esponente di Sicindustria Palermo. “E’ vero, il prezzo dello zucchero è schizzato all’insù. I cambiamenti climatici si fanno sentire in tutto il modo. E non hanno risparmiato il Brasile. I prezzi sono in rialzo. Voi de I Nuovi Vespri vi occupate spesso del grano. Ma la tendenza al rialzo dei prezzi investe anche altre colture: per esempio, anche il caffè”. Chiediamo a Chiriaco cosa pensa di questa tendenza rialzista di vari prodotti agricoli. “Per il grano – ci risponde – da due settimane a questa parte i mercati internazionali hanno registrato una relativa calma. Ma non credo che durerà a lungo, perché il prodotto – cioè il grano, tenero e duro – manca. La riduzione della produzione, a livello mondiale, è un fatto oggettivo. C’è una riduzione della produzione di grano in Canada, negli Stati Uniti, in Russia e anche in altre realtà come il Kazakistan. Ciò significa che, ad Ottobre, la tendenza al rialzo dei prezzi potrebbe tornare a manifestarsi. Per lo zucchero c’è una tendenza al rialzo dovuta a una riduzione della produzione in Brasile. Bisognerà capire che cosa succederà nelle altre aree di produzione di zucchero del mondo: penso all’India, penso all’India, alla Cina, alla Thainlandia, al Pakistan, al Messico per ciò che riguarda lo zucchero di canna. poi c’è la produzione di zucchero di bietola: la Russia, la Francia, gli Stati Uniti d’America, la Germania. Bisognerà capire se l’inondazione che nel Luglio scorso ha colpito il Centro Nord Europa ha creato problemi alle coltivazioni di bietole di Francia e Germania”.

Lo zucchero in Sicilia e a Palermo tra cronaca e storia

Chiriaco è figlio d’arte. Viene da una famiglia che, da sempre, opera nel mercato agroalimentare. Gli chiediamo notizie sul passato della Sicilia nel campo delle coltivazioni di zucchero, con particolare riferimento a Palermo. “La Sicilia, ancora nell’800 – ci dice l’imprenditore – era una regione che coltivava canna da zucchero e produceva zucchero. Questa coltura è arrivata nella nostra isola con gli Arabi. E da allora è stata sempre coltivata, soprattutto dopo la spinta impressa da Federico II. La canna da zucchero ha bisogno di acqua e le coltivazioni si trovavano a ridosso dei corsi d’acqua. Possiamo dire che la canna da zucchero era presente in quasi tutta la costa settentrionale della Sicilia. Anche a Palermo si coltivava la canna da zucchero, dal Ponte dell’Ammiraglio a Falsomiele, fino ad Acqua dei Corsari. Nella parte orientale della città c’era un grande zuccherificio”. Insomma, la tradizione dei dolci in Sicilia e a Palermo non nasce per caso. Per concludere, va detto che la tesi che l’importanza dello zucchero nel mondo sarebbe in ribasso perché il suo consumo provocherebbe problemi di salute è vero solo in minima parte. Perché lo zucchero viene utilizzato non soltanto nell’industria dolciaria, ma anche in altri ambiti, dall’industria farmaceutica alla cura del corpo, per non parlare della produzione di etanolo. Come già ricordato, nel mondo la zucchero viene estratto dalla canna da zucchero (produzione maggioritaria nel mondo) e dalla barbabietola.

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