Angela Foti (Attiva Sicilia): subito aiuti per gli apicoltori siciliani

14 settembre 2021
  • I cambiamenti climatici, gli incendi che durante l’Estate hanno funestato la Sicilia e l’uso di pesticidi rischiano di compromettere l’apicoltura siciliana e, di conseguenza, i delicati equilibri ecologici 
  • La richiesta di Unicoop Sicilia: intervenire con i fondi del PSR
  • I siciliani possono fare qualcosa per sostenere gli apicoltori della nostra Isola? Sì, possono fare molto acquistando il miele siciliano, magari direttamente dai produttori

I cambiamenti climatici, gli incendi che durante l’Estate hanno funestato la Sicilia e l’uso di pesticidi rischiano di compromettere l’apicoltura siciliana e, di conseguenza, i delicati equilibri ecologici 

“La crisi del settore delle api, dovuta ai cambiamenti climatici, all’uso indiscriminato di pesticidi a cui si sono aggiunti gli incendi, sta assumendo proporzioni devastanti: occorre intervenire al più presto”. È l’allarme nuovamente lanciato da Angela Foti, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, esponente di Attiva Sicilia, che ha presentato una mozione, che dovrà essere discussa e, possibilmente, approvata dal Parlamento dell’Isola. “La crisi dell’apicoltura – sottolinea Angela Foti – non è solo un danno economico che toglie il sostentamento a tante famiglie ma è un fenomeno con pesanti ripercussioni su ambiente e agricoltura. È risaputo, infatti, che le api svolgono un ruolo fondamentale in natura e il depauperamento della popolazione di questi insetti avrà ripercussioni pesanti e durature se non si corre immediatamente ai ripari”. La parlamentare regionale di Attiva Sicilia sottolinea la gravità del fatto che la Sicilia non stia godendo degli aiuti statali concessi al comparto e l’importanza di sfruttare, per cominciare, il commissariamento della Sicilia per la questione incendi: “Il ruolo assegnato al presidente della Regione Nello Musumeci come commissario degli incendi e le risorse assegnate alla Sicilia per il sostegno delle attività zootecniche colpite (tra cui rientra l’apicoltura) – spiega la parlamentare – rappresentano una nuova finestra per aiutare questo settore. È necessario che si coordino delle attività tra gli assessorati per la protezione delle api senza indugiare ulteriormente”.

La richiesta di Unicoop Sicilia: intervenire con i fondi del PSR

Nei giorni scorsi, sul problema dei sostegni agli apicoltori siciliani è intervenuto anche il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino. Intervenendo ai lavori della Commissione Attività produttive del Parlamento siciliano, Coppolino ha chiesto di inserire nel Psr (Programma di sviluppo rurale) la sottomisura 10.1.1: ‘apicoltura per la preservazione della diversità’. “Un provvedimento – ha detto il presidente di Unicoop – che reputiamo indispensabile e per il quale ci batteremo, consapevoli dell’importanza di un comparto, come quello della produzione del miele siciliano, tradizione culturale e risorsa economica del nostro territorio”.

I siciliani possono fare qualcosa per sostenere gli apicoltori della nostra Isola? Sì, possono fare molto acquistando il miele siciliano, magari direttamente dai produttori

Noi ci siamo più volte occupati della tutela dell’apicoltura siciliana. Che è, poi, la tutela dell’ambiente. E’ chiaro che quasi 80 mila di ettari di boschi bruciati quest’Estate non aiutano gli apicoltori. E aiutano, invece, chi esporta in mezzo mondo miele che, in larga parte, è di pessima qualità. Quello delle api e del miele è un problema serio che non sfugge alle disgrazie che arrivano grazie alla globalizzazione dell’economia e all’applicazione, anche nella produzione del miele, delle follie che si mettono in pista per ridurre i costi di produzione per essere ‘competitivi’. Se poi, però, sulle tavole di milioni di consumatori finiscono schifezze, beh, questo non è un problema. L’importante è produrre a costi bassi, bassi, bassi… Così dalla Cina – Paese che non finisce mai di stupire – è arrivato il miele prodotto con lo sciroppo di zucchero, con l’aggiunta, magari, di qualche aroma per dargli un ‘tono’. Vi sembra una fesseria? Rassegnatevi: è la realtà! Possiamo fare qualcosa? Sì: spingere la politica siciliana a fare. Non sappiamo cosa si possa fare per frenare i cambiamenti climatici, non sappiamo fino a che punto dipendano dalle attività umane (che chi dice che sia in corso una lenta deglaciazione: ma questo è un altro tema). Ma si può fare qualcosa per ridurre l’uso di pesticidi, erbicidi e agricoltura intensiva. E si possono sostenere gli apicoltori locali acquistando da loro il miele. Non è molto, ma non è nemmeno poco!

Foto delle api tratta da Guida Sicilia

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