Fusione UniCredit-Mps e gli scenari che si prospettano in Sicilia: parlano i vertici della FABI: Lando Maria Sileoni e Carmelo Raffa

14 settembre 2021
  • La posizione del segretario nazionale della FABI, Lando Maria Sileoni
  • Carmelo Raffa: “Non vogliamo più sentire parlare di chiusura di sportelli bancari in Sicilia”

La posizione del segretario nazionale della FABI, Lando Maria Sileoni

Nel nostro MATTINALE di ieri abbiamo affrontato il tema degli effetti in Sicilia della fusione tra UniCredit e Monte dei Paschi di Siena. Lo abbiamo fatto invitando la FABI – il più importante sindacato italiano del settore bancario – a intervenire. E gli amici della FABI hanno risposto inviandoci il seguente documento: “Quale futuro per i dipendenti e per i clienti del Monte Paschi? Qual è la posizione della FABI? Nei giorni scorsi il Segretario Generale della nostra organizzazione, Lando Maria Sileoni, ha espresso con chiarezza la posizione della FABI. Infatti in un’intervista a Class Cnbc ha affermato: «Gli attuali dipendenti del Monte dei Paschi di Siena hanno lasciato alla propria banca, fino a oggi, oltre 100 milioni di euro fra giornate di solidarietà e congelamento di alcune voci del Tfr. È arrivata finalmente l’ora che tutti i sacrifici fatti, professionali ed economici, siano ricompensati, che si ritorni alla normalità e alla stabilità. Se UniCredit porterà a termine positivamente l’operazione con Mps, perché credo che non sia affatto scontato l’esito finale, si dovrà arrivare presto all’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi tra i dipendenti dei due gruppi bancari. E sono anche convinto che, un secondo dopo le elezioni del 3-4 Ottobre, molti degli attuali rappresentanti dei partiti che utilizzano l’argomento Mps solo per cercare consensi e voti, spariranno d’incanto e rimarranno solo i più seri. E, come al solito, il compito e la responsabilità di garantire risultati concreti alle lavoratrici e ai lavoratori spetterà al sindacato. Se nel sindacato senese c’è qualcuno che pensa di poter dettare comportamenti e regole anche verso altre organizzazioni commetterà un grossolano errore. Questa situazione va gestita nel rispetto reciproco mettendo da parte condizionamenti politici e soprattutto l’idea di poter decidere per altri. Qualcuno vuol far passare UniCredit come quella che vuole approfittarsi della cessione da parte dello Stato di Mps. Io credo che sia esattamente il contrario: a Siena c’è da mantenere lo storico marchio, c’è da garantire un presente e un futuro sereno a 21mila dipendenti e alle loro famiglie, c’è da confermare la volontà degli esodi e dei prepensionamenti (al primo licenziamento bloccheremo il settore), c’è da rispettare e mantenere la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori di Siena. E una eventuale integrazione con UniCredit dovrà mettere insieme tutti questi aspetti”.

Carmelo Raffa: “Non vogliamo più sentire parlare di chiusura di sportelli bancari in Sicilia”

E in Sicilia? Parla Carmelo Raffa, leader storico della FABI dell’Isola: “Per quanto attiene la nostra Isola allo stato si ha l’impressione che nell’ipotesi ventilata dell’aggregazione Unicredit-MPS la maggior parte delle attività nel Meridione e in Sicilia vengano cedute ad altra Azienda e in particolare a MCC, soggetto a capitale pubblico, che creerebbe un polo bancario meridionale da accorpare e di cui farà parte anche la Banca Popolare di Bari. Per quanto ci riguarda, non c’interessa la tifoseria ma esigeremo dall’Istituto di Credito che prenderà il posto di MPS in Sicilia che riconosca al personale tutti i diritti contrattuali eliminando la parola sacrifici di cui sono state vittime e per tanti anni le lavoratrici e i lavoratori di MPS. Pretenderemo, inoltre, che il nuovo soggetto rispetti al massimo la clientela e il proprio personale e non metta, quindi, in essere un’azione di pressioni commerciali. Non vogliamo più nemmeno sentire parlare di ulteriori chiusure di sportelli bancari. In Sicilia ci sono già 120 Comuni privi di sportelli bancari: e questa è un’assurdità di cui dovrebbe occuparsi una politica siciliana troppo distratta”.

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