Il TAR Sicilia blocca per la seconda volta l’assessore regionale Tony Scilla che voleva dare il via alla caccia

8 settembre 2021

Ma una giusta l’attuale Governo regionale riesce a farla? Farsi ‘bocciare’ ben due volte dai giudici del TAR Sicilia sullo stesso argomento in Siciliano si chiama doppia malafiura!

Ambientalisti e animalisti: riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità

Valentina Palmeri (Verdi) attacca l’assessore regionale Tony Scilla

Ma una giusta l’attuale Governo regionale riesce a farla? Farsi ‘bocciare’ ben due volte dai giudici del TAR Sicilia sullo stesso argomento in Siciliano si chiama doppia malafiura!

Ambientalisti-Regione siciliana 2 a 0. La partita sulla caccia nella nostra Isola si chiude per ora con la vittoria degli ambientalisti-animalisti che, alla faccia delle doppiette che sparano, hanno realizzato una doppietta al TAR Sicilia, sezione di Catania, dove hanno vinto per la seconda volta. Ne esce male l’assessore regionale all’Agricoltura, Tony Scilla, che ha provato a forzare la mano, ma è stato bloccato per la seconda volta dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale. “Dopo il primo decreto cautelare emesso lo scorso 1 settembre, all’avvio della pre-apertura della stagione venatoria in Sicilia – scrivono gli ambientalisti e gli animalisti (WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enp) – ieri il Presidente del TAR Catania, con decreto n. 503/2021, ha nuovamente sospeso il decreto assessoriale che, in violazione del precedente pronunciamento del medesimo Tribunale amministrativo, aveva riaperto la caccia. Con questo nuovo pronunciamento del TAR, quindi, dal 13 settembre la stagione venatoria in Sicilia si ferma nuovamente! Bisognerà aspettare il prossimo 2 ottobre – data di apertura generale della caccia indicata da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ma ostinatamente ignorata dalla Regione Siciliana – per poter riprendere l’attività venatoria nell’Isola; ai cacciatori siciliani rimane la possibilità di sparare solo nelle prossime due giornate di pre-apertura di sabato 11 e domenica 12 settembre; dopo quella data, il TAR ha confermato la sospensione della stagione venatoria fino all’apertura indicata da ISPRA”.

Ambientalisti e animalisti: riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità

Esultano le Associazioni ambientaliste ed animaliste che parlano, con estrema soddisfazione, di un “grande risultato per la tutela degli animali selvatici”. Il TAR, infatti, anche questa volta ha accolto le istanze di WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa che, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, avevano nuovamente impugnato il “nuovo” Calendario venatorio dell’assessore regionale all’agricoltura, Tony Scilla. “Come noto, all’indomani della sospensiva del TAR – si legge sempre nella nota degli ambientalisti e degli animalisti – l’assessore Scilla, invece di dare esecuzione alla decisione del Giudice amministrativo, aveva emanato un nuovo decreto “fotocopia” di quello appena bocciato, con l’evidente e sfacciato scopo di eludere la sospensiva del TAR e consentire la prosecuzione della caccia, anche in periodi e con modalità palesemente contrastanti con il parere scientifico di ISPRA, che suggeriva maggiore tutela per le popolazioni faunistiche stanziali e migratorie, già decimate dagli incendi. Secondo le Associazioni, “con questa ulteriore vittoria giudiziaria, sono stati sonoramente bocciati i decreti ‘sparatutto’ dell’assessore ‘contro la fauna’, Toni Scilla, ed è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità. Continueremo la battaglia legale al TAR sin dalle prossime udienze, dove denunceremo le gravi e pesanti illegittimità di un calendario venatorio vergognoso che condanna gli animali scampati alla devastante stagione degli incendi e della siccità”.

Valentina Palmeri (Verdi) attacca l’assessore regionale Tony Scilla

Sulla vicenda interviene anche Valentina Palmeri, parlamentare regionale dei Verdi: “Il TAR di Catania ha confermato il blocco del calendario venatorio e quindi di ogni attività di caccia, almeno fino al 2 ottobre, accogliendo il ricorso delle associazioni ambientaliste cui si erano uniti i Verdi – Europa Verde. Le decisioni del TAR confermano l’illegittimità dei provvedimenti della Regione, ma emerge con gravissima evidenza la totale inadeguatezza dell’assessore Scilla che ha creato una grave situazione inerente la leale collaborazione tra gli organi dello Stato; una situazione che lo rende inidoneo a svolgere il suo ruolo e compromette la credibilità dei provvedimenti sotto i profili dell’imparzialità”. Anche nel comunicato della deputata Verde si ricorda che, “dopo il primo pronunciamento del Presidente del TAR, invece di adeguarsi e rispettare la decisione della magistratura, da parte dell’assessorato è stato emanato in tempi rapidissimi un nuovo provvedimento che è stato un tentativo di salvare le doppiette, invece di dare esecuzione alla sospensiva del Tribunale amministrativo, riaprendo la caccia con le medesime modalità e periodi già censurati dal giudice!”. Per la parlamentare dei Verdi “un simile comportamento ci fa dubitare fortemente della buona fede dell’operato dell’assessorato, che sulla caccia produce atti contrastanti col principio di buon andamento della pubblica amministrazione per l’interesse pubblico. Gli unici interessi tutelati, viceversa, sembrano proprio quelli di chi vuole sparare a tutti i costi senza rispettare regole e limitazioni. Siamo di fronte ad un inaccettabile comportamento dell’assessore in spregio anche agli appelli venuti da più parti, compresa la comunità scientifica, perché di fronte all’evidente crisi ecologica del territorio siciliano dovuta alla siccità e agli incendi, fossero emessi provvedimenti di buon senso”.

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