Formazione, che controlli sono previsti nella gestione dell’Avviso 8? Verrà rispettato il Contratto di lavoro collettivo?

31 agosto 2021
  • Sono tante le domande alle quali – ne siamo certi – l’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla e la dirigente generale Patrizia Valenti risponderanno con i fatti
  • Perché è importante che venga rispettato il Contratto di lavoro collettivo

da Costantino Guzzo
vice presidente dell’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9%
riceviamo e pubblichiamo

Sono tante le domande alle quali – ne siamo certi – l’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla e la dirigente generale Patrizia Valenti risponderanno con i fatti

Saranno ammessi a partecipare all’ Avviso 8 anche quegli Enti che palesemente hanno violato il CNNL di categoria 2011 2013? Quegli Enti che hanno reclutato in precedenti attività il personale utilizzando contratti “capestro” da vero caporalato o, peggio ancora, le partita IVA? Parteciperanno costoro pure all’Avviso 8, perpetrando ancora sberleffi, soprusi, angherie, umiliando gli ex operatori appartenenti all’Albo? Utilizzeranno costoro, signorotti della formazione, la fame di lavoro e la cultura ruffiana, per umiliare ancora la dignità dei lavoratori, la dignità delle professioni, la dignità degli esseri umani? Vedremo ancora offrire retribuzioni ridicole e infami e lavori sottopagati, senza ore di disposizione aspettando come al solito che “dopu ca ci futtieru l’uoru a Santa Rosalia ci misinu i cancelli“? E cioè che i controlli sulla “correttezza” partiranno dopo che il capitone della festa verrà stato portato a tavola? L’assessore regionale alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, che recentemente ha difeso il sistema, e la Dirigente Generale del Dipartimento Formazione della Regione, Patrizia Valenti, interverranno in maniera celere, mettendo in campo tutti i controlli del caso, utilizzando la famosa convenzione stipulata con i Carabinieri o la Deloitte proprio come fece la dottoressa Annarosa Corsello per quanto riguarda lo IAL? Forse tutte queste domande resteranno il “sogno di una notte di mezza estate”: ho il brutto presentimento che assisteremo all’ennesimo flop dei controlli, malgrado la Regione siciliana paghi milioni e milioni di euro a garanzia della correttezza sulla elargizione delle somme.

Perché è importante che venga rispettato il Contratto di lavoro collettivo

Ma la cosa più incredibile è scoprire il sistema dei due pesi e delle due misure usato da tutti i sindacati allorché si parla di Formazione professionale siciliana. È nata la compagnia aerea ITA e l’Unione Europea si affretta ad emanare un serio documento per cui si ricorda, si sottolinea l’obbligo per la nuova società di rispettare il Contratto collettivo di lavoro. Bene, questo vale per ITA ma nessuno da Bruxelles, da Francoforte, da Stoccarda, da Roma, da Palermo, dal buco di un ufficio istituzionale si rammenta di obbligare, controllare, presiedere al rispetto del contratto di categoria della Formazione professionale siciliana, sebbene i milioni di euro elargiti abbiano lo stesso colore e la stessa stampa di quelli usati per le operazioni Alitalia, ITA e mille altri interventi “franosi e franati” nell’ultimo ventennio delle vicende economiche dei fondi europei.

 

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