Vincenzo Figuccia (Lega) contro il finanziamento della settima vasca della discarica di Bellolampo targato Governo Musumeci

26 agosto 2021
  • Si può ampliare la discarica inquinata e inquinante di Palermo perché gli attuali amministratori comunali non sono in grado di gestire la raccolta differenziata dei rifiuti? 
  • Il parlamentare regionale della Lega Vincenzo Figuccia attacca frontalmente l’assessore regionale con delega ai Rifiuti, Daniela Baglieri
  • A questo punto perché la Lega non esce dal Governo Musumeci e passa all’opposizione?

Si può ampliare la discarica inquinata e inquinante di Palermo perché gli attuali amministratori comunali non sono in grado di gestire la raccolta differenziata dei rifiuti? 

Finalmente c’è qualcuno che interviene per denunciare lo scandalo – perché è uno scandalo – del finanziamento della settima vasca della discarica di Bellolampo a Palermo. Una discarica che dovrebbe essere chiusa da decenni viene invece tenuta aperta dal solito Governo regionale di Nello Musumeci. Siccome gli amministratori comunali di Palermo non sono in grado di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti, ecco che il Governo regionale ufficialmente di centrodestra finanzia la settima vasca di una discarica che ha già inquinato mezzo mondo. Così facendo il Governo Musumeci pensa di ingraziarsi il PD, che è il partito che amministra – malissimo – Palermo con il sindaco Leoluca Orlando. Dimenticando che, da anni, sono in corso polemiche violentissime contro la discarica di Bellolampo da parte degli abitanti di alcuni Comuni vicini alla discarica che non ne possono più di vivere con l’inquinamento sotto casa. Ma per il Governo degli inciuci di Musumeci questo ed altro pur di andare avanti. Contro il progetto – a nostro avviso folle – della settima vasca di Bellolampo si pronuncia il parlamentare regionale della Lega, Vincenzo Figuccia.

Il parlamentare regionale della Lega Vincenzo Figuccia attacca frontalmente l’assessore regionale con delega ai Rifiuti, Daniela Baglieri

“In una terribile complicità tra il Comune di Palermo, l’ex direttore Norata (Giuseppe Norata, ex direttore della Rap di Palermo, la società che fa capo al Comune del capoluogo siciliano che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti ndr) e l’assessore regionale ai Rifiuti – dice Figuccia – si immagina un percorso diabolico che vede nella discarica di Bellolampo un buco nero senza fine. Irresponsabile atto di arroganza da parte dell’assessore regionale (si ratta di Daniela Baglieri, chiamata dal presidente Musumeci a sostituire l’ex assessore Alberto Pierobon ndr) che avvia procedure per realizzare la settima vasca. Quanto i palermitani, gli abitanti di Bellolampo e dei Comuni vicini, ovvero Montelepre, Giardinello, Torretta, Carini, Isola e Capaci devono ancora sopportare? La discarica di Bellolampo rischia ormai di essere una vera e propria bomba ad orologeria. Le azioni legali sono ormai state avviate con il coinvolgimento dei cittadini e siamo certi arriveremo al risultato del risarcimento danni per colpa grave a tutela della condizione di salute dei residenti e di tutti i palermitani. Nei prossimi giorni organizzeremo un sit-in per manifestare contro questi provvedimenti scellerati”.

A questo punto perché la Lega non esce dal Governo Musumeci e passa all’opposizione?

Forse, però, la Lega dovrebbe dimostrare anche un po’ di coerenza politica. Ricordiamo che, in questo momento, i leghisti siciliani fanno parte del governo Musumeci. Se c’è una logica politica, ebbene, la Lega, a questo punto, dovrebbe ritirare l’assessore presente fino a questo momento nella Giunta regionale (si tratta di Alberto Samonà, che ha la delega ai Beni culturali e all’Identità siciliana) e passare all’opposizione. Anche perché è ormai chiaro a tutti che Musumeci – con molta probabilità d’accordo con il presidente del Parlamento siciliano, Gianfranco Miccichè – ‘tresca’ con il centrosinistra. L’attacco di stasera a Musumeci da parte del parlamentare regionale Figuccia è l’ulteriore dimostrazione che l’attuale presidente della Regione non ha più molto ‘spazio’ nel centrodestra; idem per Miccichè, peraltro abituato a passare da uno schieramento all’altro per mantenere le poltrone. Ci rendiamo conto che c’è anche una questione di ‘tatticismo’ politico: della serie, costringere il presidente Musumeci a mettere fuori dal suo Governo la Lega: cosa che farebbe venire alla luce del sole i rapporti tra lo stesso presidente della Regione e il centrosinistra. Solo che, in questo momento, se la Lega continuerà a restare nel Governo Musumeci aumenterà la confusione politica e Musumeci potrà continuare la politica dell’ambiguità.

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