Covid/ Presidente Musumeci e assessore Razza: è il caos estivo che non avete gestito che genera aumento di contagi e ricoveri/ MATTINALE 473

26 agosto 2021
  • Le sagge parole del professore Bruno Cacopardo 
  • Come scriviamo da tempo, far arrivare turisti, crocieristi e migranti in piena pandemia è un errore gravissimo
  • Il “rischio ragionato” del capo del Governo Mario Draghi potrebbe trasformarsi in una Caporetto sanitaria
  • Azzardato cantare vittoria in Estate circa il successo del vaccino anti-Covid. In Israele i fatti raccontano un’altra storia 
  • Domanda finale

Le sagge parole del professore Bruno Cacopardo 

Le parole più saggie un queste ore di grande confusione le pronuncia il professore Bruno Cacopardo, primario di Malattie infettive dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, in un’intervista al quotidiano La Sicilia: “Sa qual è il problema? Che il vaccino in Sicilia non lo facciamo in percentuali altissime, la mascherina proprio no perché fa caldo, gli assembramenti sono inevitabili perché c’è il turismo che non si può toccare. Tutta la guerra anti Covid in Sicilia è integralmente sulle spalle – esili – del sistema sanitario regionale… Della serie: noi ce ne freghiamo, poi se ci ammaliamo qualcuno si curerà”. E ancora: “Vede, io segnalo che, in una Sicilia orientale devastata dai casi Covid, alcune località in nome del turismo più sfrenato sono autentici epicentri della circolazione del virus. Taormina sabato era un delirio totale. L’ho fatto notare alla polizia municipale. Mi hanno risposto di non fare sceneggiate. Ho telefonato al sindaco il quale mi ha detto…’Ma noi non abbiamo tanti casi’, dimenticando che col turismo mordi e fuggi dalle grandi città, la gente si infetta a Taormina e poi viene a morire a Catania o a Messina. Stessi problemi ci sono a Marzamemi, Portopalo (località strapiene di catanesi)… Insomma ben venga il turismo, ma gestito con la consapevolezza del fatto che siamo in pandemia, ma qui nessuno sembra averlo capito”.

Come scriviamo da tempo, far arrivare turisti, crocieristi e migranti in piena pandemia è un errore gravissimo

Da quanto tempo scriviamo che, in piena pandemia, fare arrivare turisti, crocieristi e migranti è un errore gravissimo? In Sicilia, che ormai da un ventennio è tornata ad essere terra di emigrati, c’è anche anche il fatto che, in Estate, tanti siciliani che lavorano nel resto d’Italia e all’estero, tornano dalle vacanze. Questo via vai di moltitudini di persone mentre le varianti del virus SARS-COV-2 sono in piena diffusione è una follia. Ricordiamoci che le riaperture delle attività – il “rischio ragionato”, come ha detto l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi – sono state adottate per una questione meramente economica: il Governo nazionale non ne vuole sapere di sostenere le imprese e le partire IVA, così ha deciso di riaprire le attività, con la convinzione che i particolari vaccini limiteranno comunque i ricoveri negli ospedali. Più che un rischio ragionato, quello del Governo Draghi è una scommessa che fino a questo momento – stando a quello he leggiamo nei giornali italiani e che ascoltiamo nei TG altrettanto italiani – starebbe funzionando. La cosa un po’ strana è che questo benedetto vaccino anti-Covid starebbe funzionando solo in Italia. In Israele, dove i vaccinati tra la popolazione sono tanti, sono già alla terza dose perché il vaccino anti-Covid non sta funzionando. Mentre l’ultimo report che arriva dal Regno Unito se, da un lato, non segnala tanti decessi (che comunque ci sono), segnala invece tanti ricoverati soprattutto tra i vaccinati, visto che l’89% dei contagiati, in questo Paese (dove tutte le attività sono state riaperte a Luglio) sono vaccinati. Che succederebbe in Italia – e soprattutto che succederebbe in Sicilia – se si dovesse presentare lo scenario del Regno Unito?

Il “rischio ragionato” del capo del Governo Mario Draghi potrebbe trasformarsi in una Caporetto sanitaria

In Sicilia il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, pensano che gli attuali vaccini riducono i contagi. Non è così ma, si sa, politica e scienza non sempre vanno d’accordo. La sensazione è che l’attuale Governo regionale stia cercando di scaricare sui non vaccinati la responsabilità di quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane, quando le temperature, già in discesa, scenderanno ancora. Per questo sono importati le dichiarazioni del professore Cacopardo, voce autorevole che dice a chiare lettere quello che noi scriviamo da quando è iniziata la pandemia: e cioè che le moltitudini di persone che si ritrovano in tante parti della Sicilia non potranno che generare aumento dei contagi e aumento dei ricoveri. Forse, con l’avvento delle varianti del virus, sarebbe stato più logico evitare il “rischio ragionato” e pagare imprenditori e liberi professionisti per farli restare in casa. Ma il Governo Draghi ha preferito riaprire tutto nell’illusione che le imprese paghino tasse e imposte e magari pure le cartelle esattoriali. Draghi, ricordiamocelo, è un ‘regalo’ dell’Unione europea dell’euro, che è rimasta quella dello strozzinaggio contro la Grecia. Una Ue che ha attenuato il proprio spirito fatto di Fiscal Compact e politiche del rigore economico solo perché è arrivata la pandemia. Il Governo Draghi e tutta l’Unione europea – lo ribadiamo – hanno puntato tutto sul vaccino anti-Covid. Il risultato di questa scommessa lo conosceremo nelle prossime settimane. Magari andrà tutto bene. Ma va messa nel conto anche una Caporetto sanitaria.

Azzardato cantare vittoria in Estate circa il successo del vaccino anti-Covid. In Israele i fatti raccontano un’altra storia 

Cantare vittoria ora come fanno da mesi certi giornali e certe televisioni italiane – il vaccino anti-Covid sta funzionando di qua, il vaccino sta funzionando di là – è un azzardo. Ricordiamo ai cantori italiani del vaccino anti-Covid che in Israele sono partiti di corsa con la terza dose perché sono cresciuti a dismisura contagi, ricoveri e anche decessi. Numeri estremamente negativi,  soprattutto tra i vaccinati, che sono la maggioranza della popolazione. In Israele si possono permettere la terza dose perché sono poco meno di 10 milioni di abitanti e perché sono organizzatissimi e sono in grado di inoculare la terza dose del il vaccino in meno di un mese. In Italia un’eventuale terza dose del vaccino anti-Covid scatenerebbe il caos, con riflessi negativi sull’organizzazione del lavoro, della scuola (ammesso che riapra in presenza) e, in generale, nella società. Superfluo aggiungere che le varianti si debbono anticipare vaccinando le persone in tempi stretti. Se in Italia i tempi della terza dose del vaccino dovessero essere quelli che abbiamo visto con il primo ciclo vaccinale, le nuove varianti avrebbero la meglio sulla terza vaccinazione. E’ matematica.

Domanda finale

C’è infine una domanda che vogliamo porre agli esperti: è normale che contagi e ricoveri siano aumentati nei circa cinquanta giorni in cui la temperatura, in Sicilia, ha oscillato costantemente tra i 34-36 gradi e 40-42 gradi? I virus che colpiscono le alte via aeree, a queste temperature, non dovrebbero venire a miti consigli? Il caos e la poca utilizzazione delle mascherine (praticamente scomparse nelle vie di Palermo) giustificano gli aumenti di contagi e di ricoveri? Se a 40 gradi centigradi è successo quello che è successo – lento e costante aumento di contagi e ricoveri – che succederà quando le temperature si attesteranno tra 10 e 20 gradi?

 

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