27 miliardi di euro di elusione fiscale ai danni dell’Italia finiscono ogni anno nei ‘Paradisi fiscali’ europei

23 agosto 2021
  • Lo spiegano tre economisti delle università di California, Copenaghen e Berkley. Un studio ripreso da Il Fatto Quotidiano e dal leader di Italexit, Gianluigi Paragone
  • L’argomento Paragone l’aveva affrontato nell’Ottobre di due anni fa. Il ruolo di Olanda e Lussemburgo e l’Unione europea che fa finta di non vedere

Lo raccontano tre economisti delle università di California, Copenaghen e Berkley. Un studio ripreso da Il Fatto Quotidiano e dal leader di Italexit, Gianluigi Paragone

L’Unione europea fa qualcosa per evitare che le multinazionali paghino meno tasse? Di questo argomento spinoso si occupa il leader di Italexit, Gianluigi Paragone. Scrive Paragone: “Continua imperterrito, nell’Europa delle diseguaglianze, l’odioso trend che vede le multinazionali impegnate nella ricerca dello stratagemma più astuto per pagare meno tasse. Spiegato oggi da uno studio che mostra come e dove i grandi colossi riescono a muovere i propri soldi, sempre a proprio vantaggio. La ricerca, realizzata da tre economisti delle università di California, Copenaghen e Berkley (Gabriel Zucman, Ludwig Wier, Thomas Tørsløv) e pubblicata da Il Fatto Quotidiano, spiega come siano proprio alcuni Stati europei, facendosi concorrenza fiscale a vicenda, a rendere possibile il fenomeno, con la compiacenza di un’Unione Europa sempre più attenta a bastonare i cittadini che le multinazionali. Con conseguenze note: meno entrate fiscali per gli Stati ai quali spetterebbero, concorrenza sleale, statistiche inaffidabili e via dicendo. Tra le vittime, ovviamente, c’è anche l’Italia”.

L’argomento Paragone l’aveva affrontato nell’Ottobre di due anni fa. Il ruolo di Olanda e Lussemburgo e l’Unione europea che fa finta di non vedere

L’argomento, lo stesso Paragone, l’aveva affrontato nell’Ottobre del 2019. , quando aveva ‘sgamato’ due paradisi fiscali nell’Unione europea: l’Olanda e il Lussemburgo. Ora torna sull’argomento. “Dati alla mano, nel 2015 – scrive il leader di Italexit, il partito che si batte per portare fuori dall’Unione europea il nostro Paese – perdeva poco meno di 20 miliardi di euro di profitti realizzati dalle multinazionali sul suo territorio, diventati oltre 27 nel 2018 a conferma di un fenomeno in costante crescita”. Dove finiscono questi soldi tolti all’Italia? “Principalmente in Lussemburgo (11,5 miliardi di profitti provenienti dall’Italia dei 27 totali), Irlanda (6 miliardi), Paesi Bassi (4,1 miliardi), Belgio (1,6 miliardi) e in misura minore Cipro e Malta. Stando al database elaborato dai ricercatori, l’Europa sarebbe complessivamente la principale vittima dell’elusione fiscale da parte della grandi compagnie. Con richieste continue di nuove forme di tassazione, pensate per mettere fine a questa profonda ingiustizia, che finiscono puntualmente per arenarsi, intrappolate nelle maglie della burocrazia europea. A Bruxelles, evidentemente, la questione non interessa poi così tanto”.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti