Franco Calderone (ET): “Incredibile la speculazione dei commercianti in danno dei produttori siciliani di grano duro. I grillini non hanno nulla da dire?”

15 agosto 2021
  • Il prezzo del grano può aumentare in tutto il mondo, tranne che in Sicilia. Come definire questo ‘strano’ fenomeno’?
  • “I commercianti sanno che ci sono agricoltori della nostra Isola in difficoltà e ne vorrebbero approfittare imponendo un prezzo più basso rispetto al prezzo di mercato”
  • I grillini siciliani che fanno?

Il prezzo del grano può aumentare in tutto il mondo, tranne che in Sicilia. Come definire questo ‘strano’ fenomeno’?

“Quello che sta succedendo in queste ore nel mondo del grano siciliano è semplicemente incredibile. Ciò che nel corso degli anni non ha fatto la politica italiana e siciliana lo sta facendo il mercato con l’inesorabile legge della domanda e dell’offerta. La produzione del grano è in diminuzione in tante parti del mondo. E a una riduzione dell’offerta corrisponde un aumento del prezzo. E’ così ovunque, tranne che in Sicilia, dove i commercianti hanno deciso di fissare loro il prezzo del grano duro siciliano. In Puglia il grano duro si vende, in questo momento, a 40 euro al quintale. I commercianti, in Sicilia, hanno deciso che il grano duro deve essere venduto a 32 euro. Follia allo stato puro”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale (ET) in Sicilia.

“I commercianti sanno che ci sono agricoltori della nostra Isola in difficoltà e ne vorrebbero approfittare imponendo un prezzo più basso rispetto al prezzo di mercato”

“Il prezzo del grano duro è in aumento in tutto il mondo – aggiunge Calderone -. In questo momento Paesi che sono tradizionalmente tra i maggiori produttori di grano del Pianeta come Russia, Canada, Stati Uniti, per citare i più importanti, accusano riduzioni delle produzioni a causa di cattive condizioni climatiche. Oggi il grano, nel mercato mondiale, è quotato intorno a 50 euro al quintale. E il prezzo potrebbe ancora aumentare. In questo momento, in Italia, chi ha i magazzini pieni di grano duro se lo tiene, perché sa che il prezzo aumenterà. In Sicilia, purtroppo, ci sono agricoltori indebitati che vorrebbero vendere almeno una parte del grano di quest’anno per pagare i debiti. I commercianti sanno che ci sono agricoltori della nostra Isola in difficoltà e ne vorrebbero approfittare imponendo un prezzo più basso rispetto al prezzo di mercato. E’ un fatto gravissimo e dovrebbero già essere intervenuti il Ministero delle Politiche agricole e la Regione siciliana. Invece gli agricoltori sono abbandonati da due Governi inutili. Il Governo nazionale perché è ferocemente antimeridionale; il Governo regionale perché ha affidato l’agricoltura a soggetti inadeguati e perché, sotto sotto, non si mette contro i commercianti, soprattutto a un anno dalle elezioni regionali siciliane”.

I grillini siciliani che fanno? 

“In tutte questa incredibile storia – dice sempre il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia – brilla l’assenza del Movimento 5 Stelle. Questi signori, al governo dell’Italia dalla Primavera del 2018, con il primo Governo Conte dicevano che non potevano intervenire a sostegno dell’agricoltura del Sud e della Sicilia perché il Ministro delle Politiche agricole era leghista; nel Governo Conte bis non potevano intervenire a sostegno dell’agricoltura del Sud e della Sicilia perché il Ministro delle Politiche agricole era la renziana Teresa Bellanova. Ora il Ministro delle Politiche agricole è un grillino, il nordista Stefano Patuanelli, che in effetti è intervenuto, ma solo per scippare alle agricolture delle Regioni meridionali e della Sicilia i fondi FEARS! I grillini avrebbero dovuto far partire la CUN per il grano duro, la Commissione Unica Nazionale che avrebbe dovuto bloccare le speculazioni al ribasso sul prezzo del grano duro. Non solo non hanno fatto nulla, ma adesso tacciono rispetto al tentativo dei commercianti di imporre ai produttori di grano duro della Sicilia un prezzo più basso di quello di mercato. Dovrebbero essere loro, i grillini siciliani, a chiamare il Ministro e a dirgli di intervenire. Invece tacciono. Forse perché hanno capito che i siciliani non li voteranno più comunque? Se è così, va apprezzata la loro intelligenza…”.

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