Giornale di Sicilia su Palermo: “Rischio stop raccolta dei rifiuti”. Perché per ora i rifiuti vengono raccolti?

2 agosto 2021
  • Meno male che ogni tanto l’ironia predomina sulla realtà di una città – Palermo – ridotta a discarica a cielo aperto. E le ‘autorità? Interverranno solo se scoppierà un’epidemia
  • Tranquilli: dopo i ‘successi’ come sindaco di Palermo siciliani muoiono dalla voglia di eleggere Leoluca Orlando presidente della Regione siciliana…
  • La doppia denuncia di Marianna Caronia
  • La solita solfa della Lega di Palermo che critica e non propone alternative
  • I grillini – ormai ‘isomeri’ politici del PD – che si arrampicano sugli specchi
  • Amici del PD: sulla discarica di Bellolampo ‘ammugghiatela’ che è meglio

Meno male che ogni tanto l’ironia predomina sulla realtà di una città – Palermo – ridotta a discarica a cielo aperto. E le ‘autorità? Interverranno solo se scoppierà un’epidemia

Il titolo di un articolo del Giornale di Sicilia a proposito dei rifiuti non raccolti a Palermo fa sorridere: “Palermo, la Tari non aumenta ma è rischio stop raccolta dei rifiuti”. Chiediamo agli amici del quotidiano – che peraltro ha sede Palermo -: a voi risulta che in città l’immondizia venga raccolta? E da quando? Noi leggiamo, ogni giorno – da oltre un anno – i comunicati Dell’Associazione Comitati Civici di Palermo che, nel 90% dei casi, raccontano di una città china ‘i munnizza non raccolta. La verità è che, soprattutto nelle ultime due settimane, molte via della città fanno veramente schifo. E fanno veramente schifo perché, alle temperature elevate insopportabili, si somma uno spaventoso quantitativo di immondizia non raccolta con un odore nauseabondo. Se ciò fosse accaduto in una città amministrata dalla Lega sarebbe successo il finimondo. Ma siccome l’amministrazione comunale di Palermo è di un certo colore politico, si va avanti nel silenzio. Le ‘autorità’ si sveglieranno solo se dovesse scoppiare qualche epidemia: e a nostro modesto avviso non manca molto.

Tranquilli: dopo i ‘successi’ come sindaco di Palermo siciliani muoiono dalla voglia di eleggere Leoluca Orlando presidente della Regione siciliana…

E la politica? Il Comune è senza soldi. E cerca, in tutti i modi, di spremere altro denaro dalle tasche dei cittadini. Di mandare a casa l’attuale amministrazione comunale non se ne parla. Così hanno deciso Forza Italia (leggere Gianfranco Miccichè) e Italia Viva (leggere Davide Faraone). La maggioranza che sostiene il sindaco Leoluca Olando sulla carta è ormai minoranza: ma, come già detto, il primo cittadino rimane al proprio posto: con molta probabilità, Orlando si dimetterà a fine Dicembre, perché nella sua testa è convinto che i siciliani lo eleggeranno, il prossimo anno, presidente della Regione siciliana, soprattutto dopo i ‘successi’ che ha ottenuto come sindaco di Palermo… Detto questo, per ora rimane dov’è, anche se non si capisce a fare che cosa. A difenderlo sono rimasti alcuni consiglieri comunali a lui fedeli, il PD e, tra mugugni e contraddizioni, tre consiglieri comunali grillini. Il centrodestra si limita a non fare passare i tentativi dell’amministrazione di aumentare i balzelli, tipo la Tari, la tassa sull’immondizia. Così facendo la città viene a sapere che il sindaco e la sua parte politica volevano aumentare la Tari e loro si  sono opposti.

La doppia denuncia di Marianna Caronia

La Rap – la società che gestisce male il servizio di raccolta rifiuti – chiede al Comune (che controlla la stessa RAP9 altri soldi; il Comune non li ha e non li riesce a scippare dalle tasche dei cittadini perché in Consiglio comunale il sindaco è in minoranza; e la città è sempre più sporca. Anzi, come abbiamo ricordato, ci sono zone della città dove trionfa lo schifo. In tutto questo non mancano le polemiche. Ecco la dichiarazione di Marianna Caronia, consigliere comunale e deputata regionale: “Siamo oltre l’indecenza. L’indecenza della città, ridotta ad una immensa discarica L’indecenza di un assessore al Bilancio che cerca di nascondere al Consiglio comunale le informazioni sulla realtà dei fatti e i documenti. L’indecenza di un’azienda che di fatto ricatta la città per ottenere l’aumento della Tari. Di fronte a questa indecenza e al caos causato dalla giunta Orlando, il Consiglio comunale non ha altra scelta che fermare tutto e chiedere che sia fatta chiarezza. Ormai siamo in piena emergenza ed è evidente che l’Amministrazione comunale, il Sindaco e i suoi assessori non sono in grado di affrontarla. Per questo chiedo al Prefetto di convocare con urgenza un tavolo tecnico e di prendere le redini della situazione, per impedire che si interrompa un servizio essenziale e per far fronte alla sempre più grave emergenza igienico-sanitaria che incombe su Palermo”. La stessa Caronia ha denunciato ‘magheggi’ contabili: “Abbiamo scoperto ieri che la Giunta comunale, con un escamotage contabile la cui legittimità non può che lasciare perplessi, ha nascosto i costi della Tari dovuti agli extracosti sostenuti dalla RAP in un ‘Fondo passività potenziali per extracosti Rap’, utilizzando ben 16 milioni dell’avanzo di amministrazione. In altre parole, si toglie ufficialmente la somma dalla Tari, di cui i cittadini sono ben consci, e si nasconde nelle pieghe del bilancio, sempre e comunque a carico dei cittadini. Insomma una vera e propria ‘operazione opacità’ per nascondere ai palermitani un aumento dei costi a loro carico.” Per la Consigliera e deputata regionale, si tratta di “un aumento che comporta tagli ai servizi perché quei 16 milioni avrebbero potuto essere usati per esempio per le manutenzioni stradali, i loculi fuori terra ai Rotoli, la sicurezza dei ponti. Il tutto – conclude la Caronia – mentre sul fronte regionale non si hanno notizie dei 7,5 milioni previsti dalla finanziaria regionale, mai trasferiti a Palermo, su cui chiederò formalmente un intervento della Commissione sulla verifica dell’attuazione delle leggi”.

La solita solfa della Lega di Palermo che critica e non propone alternative

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Igor Gelarda: “Sventato il tentativo, da parte dell’amministrazione comunale, di aumentare le tariffe della Tari. L’aumento delle tariffe non passa nella seduta notturna del Consiglio.
Ieri abbiamo assistito all’ennesima farsa da parte dell’Amministrazione, che a sorpresa ha portato in Consiglio comunale una proposta di ulteriore aumento dei costi da 10 milioni per i palermitani, in un piano già fortemente gravato da spese enormi e che rischiava di fare schizzare le tariffe fino a oltre il 20% in più. Occorre certamente dare stabilità e garanzie alla Rap, ma non è tollerabile farlo prendendo in giro i palermitani, che sarebbero stati costretti a pagare un aumento della tassa sui rifiuti che in questo momento è un balzello perché il servizio erogato è praticamente nullo. La Lega non può tollerare che si mettano le mani in tasca ai palermitani. Il Sindaco si assuma le proprie responsabilità e si attivi per trovare altrove le somme per coprire i costi della Rap”.

I grillini – ormai ‘isomeri’ politici del PD – che si arrampicano sugli specchi

I grillini – che ormai non sono né carne, né pesce e, soprattutto, non sono all’opposizione dove dovrebbe essere – si arrampicano sugli specchi. Dice Antonino Randazzo, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle (Facebook): “La buona notizia, per le famiglie palermitane, è che non si registrerà alcun aumento sulle tariffe della Tari, che resteranno quindi invariate rispetto alle quote degli ultimi due anni e questo perché il Consiglio comunale non ha votato la delibera inerente il 2021 entro il 31 luglio, termine ultimo stabilito per legge. Tuttavia sono alquanto preoccupato per la futura stabilità della partecipata Rap, perché la sensazione è che dietro a queste ‘non’ scelte da parte di alcuni gruppi consiliari, specie del centrodestra, ci sia celata una manovra che mira a dar vita a un progetto di privatizzazione della Rap che rappresenterebbe una svendita di fine stagione del servizio pubblico che privilegerebbe solo le società private e i loro profitti a scapito della comunità, lontana, quindi, dalla nostra visione politica e di una gestione pubblica dei rifiuti urbani”. Come se la Rap, fino ad oggi, fosse costata poco…

Amici del PD: sulla discarica di Bellolampo ‘ammugghiatela’ che è meglio

Sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione di Rosario Arcoleo, capogruppo del PD a Palazzo delle Aquile, sede del Consiglio comunale di Palermo: “Siamo una forza politica seria che non fugge davanti alle difficoltà. Davanti al rischio concreto del fallimento di Rap e di sicura crisi per la città, legata alla non raccolta dei rifiuti abbiamo proposto con grande senso di responsabilità di suddividere in tre annualità eque l’extra-costo per il trasferimento dei rifiuti in altre discariche, causato da responsabilità del governo regionale che non ha per tempo provveduto alle autorizzazioni per la manutenzione della sesta vasca e alla realizzazione della settima. Siamo consapevoli delle grandi criticità nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, chiediamo al sindaco di intervenire fermamente su Rap affinché si garantisca un servizio degno di tal nome. Ai consiglieri di centrodestra e affini che si riempiono la bocca di dichiarazioni di contrarietà alla delibera, ricordo, se lo avessero dimenticato, che sono maggioranza in consiglio (29 su 40 consiglieri), hanno i numeri per proporre soluzioni diverse e approvarle, invece sono fuggiti”. Dalle part del PD si cerca di scaricare sulla Regione responsabilità che sono del Comune. In realtà, la discarica di Bellolampo dovrebbe essere chiusa da anni, la sesta vasca è già satura e la settima vasca sarebbe una follia.

P.s.

A proposito dei passaggi poco chiari del Bilancio comunale non possiamo notare una stranezza: l’atteggiamento della Corte dei Conti. La magistratura contabile sta seguendo quanto succede al Comune di Palermo in materia di Bilancio? Ce lo chiediamo perché, giustamente, la Corte dei Conti, negli ultimi tempi, è stata particolarmente severa con la Regione siciliana. Tale severità vale per tutti?  

 

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