La pandemia ora sì-ora no/ Il presidente Musumeci revoca sette zone rosse: quindi non servivano a nulla? E i danni fatti fino ad oggi?

24 luglio 2021
  • Sul piano logico, se le zone rosse calcolate sul numero dei contagiati e non sul numero dei ricoverati non servono oggi, non servivano nemmeno ieri. Il cambio di criterio è o no un’ammissione di errore?
  • I disagi appioppati ai cittadini e i danni provocati all’economia con il criterio oggi abbandonato passeranno in cavalleria?

Sul piano logico, se le zone rosse calcolate sul numero dei contagiati e non sul numero dei ricoverati non servono oggi, non servivano nemmeno ieri. Il cambio di criterio è o no un’ammissione di errore?

La pandemia c’è o non c’è? Fino a qualche ora fa in Sicilia, a quanto pare in onore delle sette porte di Tebe, c’erano sette zone rosse istituite in pompa magna dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Ora le sette zone rosse sono state revocate. Erano state istituite perché i contagi da SARS-COV-2 (e varianti) costituivano un pericolo per le persone. Ora il numero di contagiati non costituisce più pericolo per le persone. Come mai? Perché il Governo nazionale e le Regioni hanno deciso che i pericoli non si misurano dal numero dei contagiati, ma dal numero di ricoverati in terapia intensiva. Se ne deduce, sul piano logico, che le zone rosse istituire sulla base del numero di contagiati, senza tenere conto dei ricoverati, sono state inutili errori. Questa sorte era toccate nelle ultime settimane ai Comuni di Caltabellotta, Cammarata, Favara e San Giovanni Gemini in provincia di Agrigento e ai Comuni di Gela, Mazzarino e Riesi in provincia di Caltanissetta. Se ne deduce, sempre sul piano della logica, che i cittadini di queste sette cittadine siciliane sono stati penalizzati da provvedimenti inutili, tant’è vero che sono stati revocati.

I disagi appioppati ai cittadini e i danni provocati all’economia con il criterio oggi abbandonato passeranno in cavalleria?

“Abbiamo subito recepito i nuovi parametri che sono stati pubblicati la scorsa notte, dopo una impegnativa trattativa con il Governo nazionale che ha accolto la proposta della nostra e delle altre Regioni – dice Musumeci -. Da oggi prevale, dunque, per il cambio di colore il criterio della ospedalità, ma ai cittadini dei sette Comuni interessati e, in generale, a tutti i siciliani mi sento comunque di rivolgere ancora un richiamo al senso di responsabilità: completiamo la campagna vaccinale e adottiamo tutte le precauzioni per scongiurare nella nostra Isola una ricaduta” e bla bla bla. Rivolgiamo una domanda ai nostri lettori: secondo voi i signori del Governo nazionale e il presidente Musumeci hanno realizzato il fatto che, con il cambio dei criteri – pericoli non più calcolati del numero dei contagi, ma dal numero dei ricoverati – si sta dimostrando che quanto hanno fatto prima è stato un grande errore che ha provocato inutili disagi alle persone e danni all’economia?

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