Lo hanno fatto con i medici e con gli infermieri, ai quali hanno appioppato l’obbligo del vaccino anti-Covid pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Ma a noi risulta che tantissimi medici e tantissimi infermieri non si sono vaccinati, ma non abbiamo notizie di sospensioni. Insomma, almeno fino a questo momento il Decreto legge poi trasformato in legge che ha introdotto l’obbligo vaccinale per medici e infermieri non è stato applicato. Adesso la furia vaccinale si sta abbattendo sui docenti della scuola: anche per loro, zact!, obbligo vaccinale. Inutile obiettare che i vaccini prodotti dalle multinazionali sono sperimentali, che ci sono stati anche morti, che non si sa ancora se funzionino, che non non vaccinato non può infettare i vaccinati (altrimenti a cosa servirebbero i vaccini?): tutto inutile: ormai la furia vaccinale è incontrollata e incontrollabile! C’è, però, con riferimento alla scuola in Sicilia, un piccolo particolare: come fanno a sapere che a Settembre le scuole della nostra isola riapriranno? Proviamo a illustrare un possibile scenario.
Siamo a Luglio – terza decade di Luglio – e i contagi in Sicilia sono in aumento. Non ci sono ancora grandi numeri, ma il fatto che i contagi aumentino con temperature che stazionano intorno a 27-30 gradi dovrebbe fare riflettere. Noi non siamo bravi come il Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, come i consulenti scientifici del Ministro, come l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, come i consulenti scientifici della Regione. Però viviamo in Sicilia, facciamo i giornalisti e leggiamo i giornali e i blog della nostra Isola: non soltanto quelli a valenza regionale, ma anche quelli locali. Così abbiamo la presunzione di ipotizzare quello che sta succedendo in Sicilia. Noi ragioniamo all’antica: noi pensiamo che, durante le pandemie, in un dato ambiente, il via vai di persone – turisti e via continuando – provochino un aumento dei contagi. In questo momento, in Sicilia, in tutte le province, sono arrivati e continuano ad arrivare siciliani che vivono in altre Regioni d’Italia e all’estero: e sono arrivi molto più numericamente consistenti di quanto avvenuto lo corso anno. Contemporaneamente, in Sicilia, arrivano turisti, crocieristi e migranti. I più ci sono i siciliani che sono andati e continuano ad andare in vacanza fuori dalla Sicilia che tornano e che torneranno. Insomma, il via vai di persone – parliamo di migliaia e migliaia e migliaia di persone – è impressionante.
Abbiamo anche notato che, là dove in scena feste, schiticchi e via continuando i contagi salgono. Questo ci fa pensare che, in questo momento, la Sicilia sia piane di virus arrivato da mezzo mondo. E siccome non si fermerà l’arrivo di turisti, non s fermerà l’arrivo di crocieristi, non si fermerà l’arrivo di migranti e non si fermerà l’arrivo di siciliani da altre Regioni italiane e da altri Paesi del mondo, così come non si fermeranno i siciliani che vanno in vacanza fuori dalla Sicilia, noi abbiamo il dubbio che la situazione, quando la temperatura comincerà a scendere, potrebbe peggiorare. Non vogliano entrare nel merito del ruolo dei vaccini anti-Covid, ovvero se funzioneranno (bloccando la malattia) o se non funzioneranno. Noi ci limitiamo ad ipotizzare che, da metà Agosto in poi, quando la temperatura comincerà a scendere (Austu e riustu è capu d’invernu, si dice in Sicilia per indicare che Agosto è il principio d’Inverno), i contagi potrebbero cominciare a schizzare all’insù (e, forse, non soltanto i contagi). Qualcosa ci dice che, a Settembre, quando riapriranno le scuole, in Sicilia, grazie al via vai di persone che vanno e vengono dall’universo mondo, potrebbe non essere molto semplice la gestione della pandemia.
E siccome – così ci risulta – il Governo di Mario Draghi, come il precedente Governo di Giuseppe Conte, in materia di scuola, ha prodotto molte chiacchiere e pochi fatti concreti, non escludiamo problemi nella gestione di questo settore. A noi non risulta che l’attuale Governo abbia affrontato e risolto il problema delle cosiddette classi-pollaio, ovvero le classi con un numero spropositato di alunni; così come non risulta che sia stato affrontato il problema dei trasporti per gli studenti. A noi risulta che, sulla scuola, le chiacchiere del Governo Conte si siano sommate alle chiacchiere del Governo Draghi: e sappiamo tutti che le chiacchiere, in termini di risultati concreti, stanno a zero. Morale: non è da escludere che a Settembre, quando riapriranno – o quando dovrebbero riaprire – le scuole potrebbero presentarsi i soliti problemi da pandemia. Parlare a Luglio di obbligo vaccinale per i docenti non è un po’ prematuro? Forse, prima di mollarsi con previsioni ottimistiche, sarebbe bene aspettare e osservare l’incedere degli eventi…