La difficile verità sullo IAL: perché non sentire Graziano Treré, Michele Fiore e l’onorevole Giuseppe ‘Peppino’ Lupo?

20 luglio 2021
  • I miei ricordi di bambino della FLM Cisl
  • Nella trattativa per la vendita dello IAL era coinvolto qualche deputato del PD siciliano?  
  • A chi è stato ceduto lo IAL? Noi ex dipendenti di ‘serie B’ dell’Ente formativo siamo curiosi di saperlo. Se non altro perché quello che è successo ci ha stravolto la vita 

da Costantino Guzzo
vice presidente dell’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9%
riceviamo e pubblichiamo

I miei ricordi di bambino della FLM Cisl

Quando entrai per la prima volta in una sede della Cisl avevo ancora i calzoni corti. Ricordo che mio padre mi teneva per mano; ricordo quelle stanze affollate. La sede di Palermo dove svolgeva attività sindacale mio padre era in via Duca della Verdura; soprattutto ricordo bene l’acronimo fuori e dentro i locali: FLM (Federazione Lavoratori Metalmeccanici), una sigla per la quale, tanto tempo fa, tremava il porto, i Cantieri navali, Termini Imerese e tutto solo pronunciando queste tre lettere, FLM! Basti solo ricordare gli scioperi del CNR. E così, negli anni, ho conosciuto personalmente tanti dirigenti sindacali, non solo della Cisl, ma anche di qualche altra sigla sindacale confederale: di alto rango taluni, di sezione e bassa dirigenza altri.

Nella trattativa per la vendita dello IAL era coinvolto qualche deputato del PD siciliano?  

Ebbene, oggi, dopo avere letto e riletto tantissime volte l’ordinanza del Tribunale che procede al sequestro conservativo per 14.500.000,00€, un nome e un cognome si fanno spazio tra questi ricordi. È quello di Michele Fiore, presenza assidua e che tanti incarichi di fiducia ha ricoperto all’interno della Cisl; accompagnatore o, per meglio dire vetturale, autista e uomo di fiducia di Sergio D’Antoni e Giuseppe ‘Peppino’ Lupo, entrambi ex alti dirigenti sindacali della Cisl. Quando vidi e sentii la ormai nota intervista dell’ex Rappresentante Legale dello IAL CISL nazionale, Graziano Treré, nella puntata di Report che si occupò della vicenda dello IAL siciliano, iniziai a farmi tante domande; una in particolare: ma quando costui dichiara che c’è stata una trattativa con dei politici siciliani per la vendita dello IAL, niente niente uno di questi era forse qualche onorevole del PD siciliano ed ex dirigente sindacale della Cisl? La mia è solo una domanda. E la pongo perché la matematica non è un opinione e di certo io ancora non porto l’orecchino al naso; malgrado il mio grado di istruzione, e malgrado le mie tante patologie, la memoria è una delle poche cose che non mi gioca brutti scherzi.

A chi è stato ceduto lo IAL? Noi ex dipendenti di ‘serie B’ dell’Ente formativo siamo curiosi di saperlo. Se non altro perché quello che è successo ci ha stravolto la vita 

Ricordo bene fatti e soltanto fatti, che altri devono saper analizzare per darne loro il possibile giusto senso. Michele Fiore è stato vicepresidente dello IAL SICILIA e ha avuto incarichi all’interno della Cisl come ho detto prima. Un giorno, e accadde proprio prima che lui diventasse vicepresidente dello IAL, accompagnò presso i locali del Centro Estetica dello IAL, di via Galileo Galilei, l’attuale onorevole Peppino Lupo del PD e componente della Commissione Antimafia; col solito linguaggio dolce come il miele che i candidati usano durante le tornate elettorali, come il famoso Cetto Laqualuque, parlavano di “chiu pilu per tutti” se fosse stato votato questo re della foresta… E a chi ha ancora memoria fallace, ricordo che il vicepresidente dello IAL, Michele Fiore, e l’attuale onorevole Peppino Lupo hanno avuto un percorso lavorativo che li accomuna: entrambi dipendenti Enel. Come diceva Andreotti, a “pensare male” si fa peccato ma spesso si azzecca: ed è un compito sgradevole che gli investigatori devono pur assolvere. Magari, qualcuno della Procura della Repubblica di Palermo farebbe bene a chiamare l’ex Presidente dello IAL CISL nazionale, quello dell’intervista a Report, e perché no?, anche l’attuale e farsi dire a chi è stato ceduto realmente lo IAL: lo si deve, dopo tanti anni, agli ex dipendenti di serie B dello IAL, perché sappiano la verità su come la loro vita è cambiata per responsabilità interne al più grande sindacato di questa nazione e cioè della Cisl.

 

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