Diego Fusaro su Green pass e Greenstapo: per la prima volta dopo l’ultima guerra torna la discriminazione delle persone per legge

19 luglio 2021
  • Il potere economico-sanitario che non è riuscito a guadagnare come pensava con i ‘vaccini anti-Covid’, si accinge a scatenare la lotta tra gli ultimi, che invece dovrebbero combattere contro le multinazionali che lucrano sulla salute umana 
  • Giorgio Agamben: “La ‘tessera verde’ costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale”
  • Sta arrivando il momento di ribellarsi

Il potere economico-sanitario che non è riuscito a guadagnare come pensava con i ‘vaccini anti-Covid’, si accinge a scatenare la lotta tra gli ultimi, che invece dovrebbero combattere contro le multinazionali che lucrano sulla salute umana 

di Diego Fusaro

Forse istituiranno la Greenstapo, la nuova polizia che controllerà con zelo che nei luoghi pubblici accedano solo i sudditi muniti di regolare tessera verde. Quanti non si siano sottoposti al siero benedetto e dunque non possano esibire la sacra tessera verde, saranno estromessi dalla vita sociale e condannati a vivere come cittadini di seconda classe, esclusi dalla vita pubblica in quanto non “benedetti” e, soprattutto, rei di non aver giurato fedeltà al nuovo dispotismo tecnosanitario. Il capolavoro del potere per l’autunno 2021 sarà quello di far credere che il nuovo lockdown preordinato sia colpa di coloro i quali non si sono sottoposti al siero benedetto. In questo modo, si scatenerà l’ennesima lotta tra gli ultimi, che tutto l’interesse avrebbero a unirsi contro il blocco oligarchico neoliberale in alto. Doppia vittoria del potere, dunque: il lockdown già deciso sarà fatto passare per necessaria misura dovuta ai non benedetti dal siero; la giusta rabbia scaturente per la nuova reclusione verrà riversata non sugli amministratori del potere, cioè sui veri responsabili, bensì paradossalmente su quelle parti delle masse popolari che al potere ancora provano a resistere.

Giorgio Agamben: “La ‘tessera verde’ costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale”

Intanto la novitas è che, con l’infame carta verde o green pass che dir si voglia, torna in Europa la discriminazione riconosciuta per legge. I non sottoposti al siero benedetto si vedranno per legge esclusi dalla vita pubblica, condannati all’isolamento e alla pubblica diffamazione, trattati come paria della società neocastale del tardo capitalismo terapeutico. È la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale che tornano le infami pratiche della discriminazione a norma di legge. Come ogni dispotismo, anche quello odierno di tipo tecnosanitario produce “cittadini di seconda classe”, come puntualmente ha evidenziato Giorgio Agamben. Questi ha altresì scritto che “la ‘tessera verde’ costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale”.

Sta arrivando il momento di ribellarsi

Va rilevato, comunque, che il Green Pass o carta verde è obiettivamente scomodo. Lo si dovrebbe infatti ogni volta estrarre ed esibire allorché si accede a teatro o al ristorante. Non mi stupirei se presto i nostri vigili e sempre lucidi amministratori politici rispolverassero la vecchia idea, emersa nel dicembre del 2020, di dotare di una primula fucsia da esporre sulla giacca quanti hanno assunto il sempre laudando siero benedetto. In tal guisa, alle ragioni della comodità si aggiungerebbero quelle della immediata colpevolizzazione anche “visiva” degli eretici recalcitranti che non nutrono la debita fede nel verbo della scienza e nel sacramento del siero benedetto. Si renderebbe, dunque, ben visibile la realtà ormai fattuale: che, cioè, essi, per citare nuovamente Agamben, sono divenuti “cittadini di seconda classe”. Si può accettare di vivere in una società che, per un verso, va ripetendo a piè sospinto che occorre lottare contro tutte le discriminazioni e poi introduce nuove oscene discriminazioni per legge, creando cittadini di second’ordine? Non sarebbe ora il momento di far davvero valere l’insegnamento della Resistenza? Ai troppi che, con dire acefalo, legittimano la nuova Greenstapo ripetendo il mantra “perché, si può guidare un’auto senza esibire la patente?”, occorrerà rispondere che tale argomento è del tutto inappropriato in riferimento a libertà e diritti previsti per tutti incondizionatamente dalla Costituzione. Come già altra volta ho ricordato, i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione, dal diritto di movimento a quello di assemblea, non sono in alcun modo vincolati e vincolabili a presunte tessere verdi. Un diritto non è una gentile concessione revocabile a comando. È, invece, una conquista che nessuno può toglierci e che all’occorrenza deve essere difesa in ogni modo.

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