Il primo ‘siluro’ dei grillini capitanati da Giuseppe Conte al Governo Draghi sarà sulla riforma della Giustizia

17 luglio 2021
  • Prepariamoci a un ‘grande bordello’ nel Governo Draghi. Forte del nuovo statuto del Movimento 5 Stelle, il leader Giuseppe Conte comincerà la prossima settimana a sparare a zero sulla riforma della Giustizia della Ministra Cartabia 
  • Conte s’illude che nel Sud e in Sicilia, dove i grillini hanno tradito gli elettori, recupererà voti. Avrà un brutto risveglio  
     
  • Lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo – che è stato solo rinviato – comincerà proprio sulla Giustizia

Prepariamoci a un ‘grande bordello’ nel Governo Draghi. Forte del nuovo statuto del Movimento 5 Stelle, il leader Giuseppe Conte comincerà la prossima settimana a sparare a zero sulla riforma della Giustizia della Ministra Cartabia

Un lancio di ITALPRESS illustra per grandi linee il nuovo statuto del Movimento 5 Stelle. “Piena agibilità politica del presidente del Movimento”, “chiara separazione fra i ruoli di garanzia e quelli di indirizzo politico”, “ruolo sempre più centrale degli iscritti”. A partire da ieri “il nuovo Statuto e la Carta dei Valori del Movimento saranno disponibili sul sito del M5s, poi fra 15 giorni, come ha annunciato l’ex capo del Governo, Giuseppe Conte, “si aprirà la votazione”. Uno statuto, ha spiegato Conte riconoscendo i recenti “momenti di smarrimento e di stanchezza”, che servirà per far ripartire il movimento con “nuovo slancio e nuova forza”. “Sarà questo – ha detto – il modo per valorizzare e rilanciare quel grande progetto civico e politico nato 12 anni fa dalle intuizioni e dalla passione di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio”. Il nuovo corso “partirà dai Gruppi territoriali e dai Forum tematici, che saranno al centro di questo processo di rinnovamento”, ha sottolineato, rimarcando di “avere molto a cuore la scuola di formazione, per l’aggiornamento permanente rivolto a tutti coloro che intendono impegnarsi in politica, in particolare i giovani”.

Conte s’illude che nel Sud e in Sicilia, dove i grillini hanno tradito gli elettori, recupererà voti. Avrà un brutto risveglio  

“Nel 2018 – ha ricordato Conte – il Movimento ha ottenuto la fiducia di oltre 10 milioni di italiani ed è diventato la prima forza politica in Parlamento grazie agli impegni presi con gli elettori. Questi impegni in parte li abbiamo già mantenuti, realizzando gran parte delle riforme che avevamo promesso. E che oggi non possiamo lasciare che vengano cancellate”. Ma a chi pensa di prendere in giro Conte con queste parole? Impegni mantenuti? Ma che dice? Impegni disattesi, altro che mantenuti! Tant’è vero che alle ultime elezioni, in alcuni Comuni, il Movimento 5 Stelle è praticamente scomparso. In Sicilia, ad esempio, dopo lo scippo delle risorse FEARS ai danni delle Regioni del Sud e della Sicilia, gli agricoltori sono furenti e ci sono parlamentari grillini che fuggono dalla rete! Per i grillini, nel Sud e in Sicilia, alle prossime elezioni, si profilano batoste micidiali!

Lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo – che è stato solo rinviato – comincerà proprio sulla Giustizia

Sempre su ITALPRESS Conte parla del Reddito di cittadinanza, che in realtà non ha nulla di Reddito di cittadinanza, ma è soltanto un reddito a babbo morto per alcuni privilegiati. E poi c’è la giustizia: “Siamo quelli – dice Conte – che vogliono processi veloci, ma non accetteranno mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati. Non accetteremo mai, ad esempio, che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l’estinzione”. Il messaggio che lancia Conte è chiaro: almeno per la parte del Movimento che si richiama a lui, non ci sarà mai appoggio a uno stravolgimento del Reddito di cittadinanza e, soprattutto, non ci sarà mai l’appoggio alla riforma potata avanti dall’attuale Ministro della Giustizia, Marta Cartabia. Nelle prossime settimane ci sarà da ridere. Conte – è inutile girarci attorno – metterà in difficoltà l’ala governativa del Movimento 5 Stelle. E costringerà Beppe Grillo, in queste ore silenzioso, a intervenire in difesa del Governo di Mario Draghi. L’abbiamo scritto e lo ribadiamo: lo scontro tra Conte e Grillo è stato solo rimandato. Conte deve cercare di rilanciare il Movimento 5 Stelle: e per farlo deve rompere con il Governo Draghi e con il PD; Grillo, invece, vuole ‘sciogliere’ il Movimento dentro il PD, a tutela del PD. Lo scontro sarà inevitabile: e sarà durissimo.

Foto tratta da Italia Oggi 

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