La moneta complementare di Attiva Sicilia? L’economia della confusione!

7 luglio 2021
  • Quando si lanciano certe proposte bisognerebbe essere precisi
  • Oggi trionfa la deflazione. Manca la domanda, non l’offerta. Una proposta articolata così aumenterebbe solo la merce negli scaffali
  • L’esempio virtuoso della sperimentazione tedesca del regiogeld o denaro regionale 
  • Il disegno di legge per l’istituzione della moneta “grano” presentato all’Ars

di Mauro Crisafulli

Quando si lanciano certe proposte bisognerebbe essere precisi

Istituzione di un circuito regionale di compensazione multilaterale e
complementare. Prima osservazione: complementare cosa? Il circuito? E, a cosa è complementare?
La proposta normativa intende disciplinare l’istituzione di un circuito di compensazione
multilaterale e complementare, quale strumento di rilancio dell’economia locale. Si tratta di un
sistema di scambio di debiti e crediti interno a un circuito di enti locali, aziende ed associazione del
terzo settore, fondato sul principio che se qualcuno produce beni o servizi con un potenziale
mercato nel circuito già di per sé ha un valore e quando un soggetto partecipante cede dei beni
e/o servizi riceverà crediti che può spendere presso gli altri soggetti partecipanti al circuito.
Prima Osservazione: di questo circuito non fanno parte i cittadini, sono esclusi.
Osservazione: produrre beni e servizi ha un valore a prescindere dal partecipare al circuito.
Osservazione: riceverà crediti? Chi cede beni e servizi matura crediti, a prescindere.
Osservazione: crediti che può spendere presso gli altri soggetti partecipanti al circuito? I crediti si
spendono dove si vuole.

Oggi trionfa la deflazione. Manca la domanda, non l’offerta. Una proposta articolata così aumenterebbe solo la merce negli scaffali

I vantaggi della creazione di un circuito di compensazione multilaterale e complementare per le
imprese e, di conseguenza per la Regione siciliana sono molteplici:
 l’ottenimento di una linea di credito senza interessi, con riduzione dei costi bancari,
diversificazione delle fonti di finanziamento e aumento della liquidità; (chi concede la linea
di credito? Una banca? Il nuovo soggetto istituito non può concedere linee di credito, non è
autorizzato. Chi garantirebbe le linee di credito? Il credito maturato dalle imprese che hanno
ceduto i propri beni e servizi? Si tratta di autofinanziamento!);
 l’aumento della velocità di circolazione monetaria nel territorio con indiscusso beneficio
per le imprese e l’economia in generale, generando un circolo virtuoso; ma di quale aumento
di velocità di velocità di circolazione monetaria si tratta? Non è dimostrato tantomeno
illustrato. Il ragionamento si basa sulla offerta non sulla domanda. Oggi, in
deflazione, manca la domanda non l’offerta, quindi aumenterebbe solo la merce negli
scaffali invece che gli acquisti da parte dei cittadini che, ricordiamolo, sono esclusi dal
circuito.

L’esempio virtuoso della sperimentazione tedesca del regiogeld o denaro regionale 

Ora si passa allo strumento delle monete complementari senza alcun legame con quanto scritto in
premessa. Monete complementari a cosa? Quale moneta complementare? Privata? Pubblica? Chi
adotta questa moneta? Chi la introduce? Chi garantisce la spendibilità? Chi la usa? Si potranno
pagare le tasse? Lo strumento delle “monete complementari” è già presente in diversi contesti europei e nazionali ed
esempi virtuosi provengono dalla sperimentazione tedesca del regiogeld o denaro regionale, che nel
2018 è arrivato a contare circa 30 valute locali effettivamente in circolazione, con l’obiettivo di
migliorare il potere d’acquisto locale e rafforzare l’economia locale, collegando la moneta al
distretto e lasciandola circolare all’interno della comunità. Più nello specifico, l’obiettivo esplicito
di tali valute è quello di «instaurare un’atmosfera di cooperazione, facilitare la sponsorizzazione
delle ONG locali e delle organizzazioni comunitarie e costruire un’economia che comprenda meno
speculazione monetaria e concorra a migliorare l’ambiente». Segue una serie di banalità, copiate sul web.

Il disegno di legge per l’istituzione della moneta “grano” presentato all’Ars

La domanda che si dovrebbe porre il Legislatore è: qual è la finalità di questa iniziativa? Aumentare la
domanda di prodotti endogeni? No, perché nessun bene o servizio siciliano è agevolato da questa
iniziativa. Aumenta la domanda di beni e servizi (da parte dei consumatori) in generale? No, i
cittadini non fanno parte del circuito e non hanno alcuna agevolazione. Aumenta l’occupazione?
Assolutamente no! Per la cronaca, in Assemblea regionale siciliana giace un disegno di legge popolare
– il primo nella storia della Sicilia – presentato con 10000 firme per l’istituzione della moneta detta “grano”
l’unica moneta sociale complementare seria che darebbe una boccata d’ossigeno alla disagiata
economia siciliana garantendo un reddito ed avviando al lavoro centinaia di disoccupati.

Foto tratta da Wired

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