Unione europea e Banca d’Italia danno i ‘numeri’ sull’economia: Pil 2012 in crescita del 5%. Boom!/ SERALE

7 luglio 2021
  • Le stime di queste due istituzioni. Che sottovalutano l’andamento della pandemia e, soprattutto, il sistema bancario che oggi non aiuta l’economia
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  • L’ottimismo di Vincenzo Visco
  • I sogni dell’Unione europea
  • La realtà: con un sistema creditizio che stressa famiglie e imprese come dovrebbe materializzarsi la crescita economica?

Le stime di queste due istituzioni. Che sottovalutano l’andamento della pandemia e, soprattutto, il sistema bancario che oggi non aiuta l’economia

Si parla tanto di crescita dell’economia italiana. Da dove derivi tanto ottimismo non si riesce a capire. Ma siccome a parlare sono uomini importanti – che rivestono ruoli prestigiosi – non ci resta che prenderne atto. Ci rifriamo, in particolare, al Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e al Commissario europeo, Paolo Gentiloni. Cominciamo col dire che noi non crediamo affatto a questa ripresa economica dell’Italia e illustreremo per sommi capi il perché. Abbiamo deciso di scrivere questo articolo perché lo riprenderemo quando ci saranno i dati economici ufficiali del secondo semestre di quest’anno.

L’ottimismo di Vincenzo Visco

Cominciamo con le dichiarazioni di Visco che leggiamo in un articolo de Il Sole 24 Ore. “«In Italia, grazie al buon andamento della campagna di vaccinazioni e al miglioramento del quadro sanitario, la ripresa economica si sta consolidando» e secondo le stime della Banca d’Italia che usciranno il 16 luglio il Pil «si rafforzerebbe con decisione nel secondo semestre; nella media dell’anno potrebbe toccare valori intorno al 5 per cento, consentendo un recupero di oltre metà della caduta del prodotto registrata nel 2020». La conferma della previsione di una crescita sostenuta dell’economia è venuta dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione all’Assemblea annuale dell’Abi”. In questa dichiarazione c’è, in primo luogo, la sottovalutazione di quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi causa varianti del virus. Visco dà per scontato il “miglioramento del quadro sanitario”. Come fa a sapere che non ci saranno problemi con la pandemia? Ancora Visco: “«Con il supporto della politica di bilancio, incluse le misure finanziate con i fondi europei, e il mantenimento di condizioni monetarie e finanziarie favorevoli, la fase espansiva dovrebbe consolidarsi, restando sostenuta anche per il prossimo biennio»… In base alle attuali previsioni la ripresa in corso, ha aggiunto, «verrebbe favorita dalla vivace dinamica degli investimenti; il recupero dei consumi sarebbe più lento, con un graduale rientro dagli elevati tassi di risparmio causati dalla pandemia; le esportazioni di beni beneficerebbero dell’accelerazione della domanda estera»”. Come fa a sapere, il Governatore della Banca d’Italia che non ci saranno problemi con la pandemia nei prossimi due anni? Gliel’hanno detto i virologi della televisione? Poi, però, lo stesso Visco frena un po’: “Certamente sulla ripresa dell’economia resta comunque una quota di «incertezza» elevata. «Questo scenario presuppone che prosegua ai ritmi attuali la campagna di vaccinazioni e si consolidi il contenimento dei contagi; ritardi nell’attuazione delle misure di rilancio previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) potrebbero indebolire, anche per gli effetti negativi sulla fiducia di imprese e famiglie, le prospettive sulla domanda aggregata e sull’occupazione». Il Governatore della Banca d’Italia lo sa che la riduzione dei contagi non dipende dagli attuali vaccini, se è vero che i vaccinati possono essere contagiati dal virus e contagiare? Dal vertice della Banca d’Italia ci si aspetterebbe maggiore precisione. O chiediamo troppo? I sogni dell’Unione europeaSu ITALPRESS leggiamo una dichiarazione del commissario Ue Gentiloni. “Il Pil dell’Italia – dice – è previsto in crescita del 5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022″. Da dove li tira fuori ‘sti numeri? Qual è la fonte? Ah sì, dimenticavamo: sono le stime economiche estive – ma molto estive – sulla crescita reale del Pil della Commissione europea. Previsioni al rialzo in ragione della £riduzione delle limitazioni per le aziende e nella mobilità”. Anche Gentiloni è ottimista. il Covid ormai non c’è più…  Per Gentiloni, “le attività economiche italiane stanno andando avanti e continueranno a farlo”. Inoltre, è previsto che “tutte le economie degli Stati membri (dell’Unione europea ndr) raggiungano o superino i livelli di Pil pre-pandemia al più tardi nel terzo semestre del 2022, anche se molte lo faranno già alla fine di quest’anno”.

La realtà: con un sistema creditizio che stressa famiglie e imprese come dovrebbe materializzarsi la crescita economica?

Domanda: questi due signori hanno contezza di quale sia la situazione reale dell’economia italiana? Situazione reale significa, ad esempio, rapporti tra il sistema bancario da una parte e le famiglie e le imprese dall’altra parte. Dell’Unione europea – istituzione fallimentare destinata a collassare – ci interessa poco o nulla. Ma il tema del rapporto tra banche e vita reale dovrebbe essere l’Abc della Banca d’Italia. Lo sa il Governatore Visco che se un conto corrente va sotto di 100 euro il correntista – sia esso un comune cittadino o un imprenditore – la banca chiede l’immediato rientro? Lo sa il Governatore Visco quanti cittadini italiani – con riferimento soprattutto ai lavoratori non a reddito fisso, che sono tantissimi – non riescono a pagare e rate dei mutui casa? Visco sa qual è il rapporto tra banche da una parte e famiglie e impresa dall’altra parte nel Sud e in Sicilia? Ma questi signori della Banca d’Italia in quale Italia vivono? Lo sanno che la prima ‘infrastruttura’ di una moderna economia è il sistema bancario? E il Pil dovrebbe crescere del 5% con un sistema bancario che stressa mattina, mezzogiorno e sera famiglie ed imprese perché “ce lo chiede l’Europa”?
Foto tratta da La Notte On line

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