Il Governo spagnolo punta a requisire le proprietà private. C’entra la paura del ritorno del virus?

5 luglio 2021
  • Non si capisce se il progetto di legge presentato dal Governo ‘socialista’ di Pedro Sanchez sia il frutto dell’attuale momento storico o se sotto ci sia altro 
  • Byoblu si chiede e chiede: “Una simile proposta di legge è compatibile con uno Stato democratico oppure è il primo atto formale dell’instaurazione di una dittatura?”
  • La schizofrenia del ‘Socialismo’ europeo: dagli ‘inchini’, in certi casi vergognosi, al padronato liberista al ritorno al leninismo 
  • Se questa legge venisse approvata la Spagna tornerebbe indietro

Non si capisce se il progetto di legge presentato dal Governo ‘socialista’ di Pedro Sanchez sia il frutto dell’attuale momento storico o se sotto ci sia altro 

Che succede nella Spagna socialista di Pedro Sanchez? la vittoria della destra alle recenti elezioni deve avere scosso l’attale Governo spagnolo, che starebbe pensando a soluzioni un po’ strane. Ovvero? Si parla di proprietà private requisite, sospensione delle attività e obbedienza in caso di dichiarazione di crisi. Non è una novità: qualcosa di vecchio socialismo pronto a far intervenire lo Stato è stata della nei primi mesi dello scorso anno, quando la pandemia ha cominciato a prendere piede. Oggi certe idee, non esattamente assimilabili a uno Stato democratico, tornano a circolare. Sempre sotto l’egida di uno strano socialismo. Ne scrive in un articolo Byoblu a proposito di un’iniziativa dell’attuale Governo spagnolo: “Nel caso in cui venisse dichiarato lo stato di crisi, le autorità potrebbero procedere alla requisizione temporanea o all’occupazione provvisoria di tutti i tipi di proprietà, nonché alla sospensione di ogni tipo di attività. Secondo quanto riportato dal principale quotidiano spagnolo, El Pais, qualora la legge venisse approvata, in presenza della dichiarazione dello stato di crisi, qualsiasi persona maggiorenne sarebbe obbligata a svolgere le prestazioni personali richieste dalle autorità competenti, secondo le linee guida del Consiglio di sicurezza nazionale. In questo caso tutti i cittadini, senza eccezioni, dovrebbero seguire gli ordini impartiti dallo Stato”.

Byoblu si chiede e chiede: “Una simile proposta di legge è compatibile con uno Stato democratico oppure è il primo atto formale dell’instaurazione di una dittatura?”

“Una simile proposta di legge – si chiede e chiede Byoblu – è compatibile con uno Stato democratico oppure è il primo atto formale dell’instaurazione di una dittatura?”. Insomma, il virus comincia a dare alla testa. Né c’è da stupirsi che certe, come dire?, accelerazioni antidemocratiche arrivino dal mondo socialista europeo, perché di Socialismo, nel Partito Socialista Europeo (PSE), non ce n’è proprio. Non è un caso se tutti i ‘desideri’ del padronato liberista siano stati fatti proprio dal sempre più ridicolo socialismo europeo ( con la esse rigorosamente minuscola). E non è un caso se un po’ in tutta Europa i socialisti sono già stati in parte sostituiti dai Verdi. Il Socialismo, quello vero, è una cosa seria, e se finisce nelle mani di chi propugna il soddisfacimento dei capricci sessuali delle classi dominanti, di chi avalla i veleni in agricoltura, di chi approva i trattati internazionali – tipo CETA – che servono soltanto alle multinazionali per fare affari evia continuando non può che perdere credibilità e adepti. Pensare di recuperare terreno riproponendo schemi leninisti non può che peggiorare la situazione.

La schizofrenia del ‘Socialismo’ europeo: dagli ‘inchini’, in certi casi vergognosi, al padronato liberista al ritorno al leninismo 

La Spagna, o meglio, i socialisti spagnoli ipotizzano una sorta di socialismo vecchia maniera: “Coloro che dovessero subire danni patrimoniali a causa della requisizione dei loro beni o dell’interruzione della loro attività – leggiamo sempre su Byoblu – avranno diritto al risarcimento. Secondo El Pais, le prime bozze della legge escludono il pagamento d’indennizzi in favore di coloro che, obbligati dallo Stato a svolgere un determinato servizio, ne trarrebbero un vantaggio personale. Sebbene la bozza non lo specifichi, si presume che le prestazioni personali e la requisizione di materiale saranno correlati al tipo di crisi in questione, sia di natura sanitaria, ambientale, economica, finanziaria. La bozza chiarisce che le misure adottate saranno graduali e proporzionate alla situazione da affrontare e saranno limitate al tempo strettamente necessario per superare la situazione di crisi. Gli obblighi, per altro non individuati in modo preciso e puntuale dal testo, riguarderebbero non soltanto i cittadini ma anche le società e le persone giuridiche”. Ce n’è pure per la libertà di stampa, se è vero che “i media sarebbero obbligati a collaborare con le autorità competenti nella diffusione delle informazioni di carattere preventivo o operativo”.

Se questa legge venisse approvata la Spagna tornerebbe indietro

Che dire? Che è evidente che questa proposta di legge del Governo spagnolo risente dell’attale momento storico caratterizzato dalla pandemia. E parte da un’impostazione pessimistica: e, cioè, che il virus SARS-COV-2 con le sue varianti (che, detto per inciso, sono tantissime) non sta smobilitando, ma potrebbe tornare più insidioso di prima alla fine dell’estate, se non prima. Al di là delle stupidaggini che si leggono in giro su vaccini anti-Covid e vaccinati, è ormai chiaro – parlano i fatti che vanno in scena già da qualche settimana nel Regno Unito e in Israele – che il virus, o meglio le varianti del virus, possono copre tutti, vaccinati e non vaccinati. Il progetto di legge del Governo spagnolo fa un po’ paura e fa un po’ riflettere: significa che i governanti spagnoli non escludono il peggio e vogliono dal Parlamento spagnolo le mani libere. “Qualora questa legge passasse – commenta Byoblu – il potere esecutivo si ritroverebbe in mano poteri esorbitanti che non si erano mai visti nemmeno in tempo di guerra”. Ricordiamoci che tutti i dittatori quando prendono il potere si giustificano dicendo che lo fanno per difendere gli interessi del popolo…

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