Scippo FEARS a Sud e Sicilia: alla buon’ora si sveglia la CIA siciliana, ma solo per dire cose ovvie, per giunta a scoppio ritardato/ SERALE

26 giugno 2021
  • Lo scippo FEARS del Nord alle Regioni del Sud e alla Sicilia: la CIA siciliana esce dal ‘letargo’ primaverile…
  • A cosa serve la CIA siciliana? A fare ‘filosofia’ dopo le carognate del Nord?
  • Cosa fare per apporsi a questo schema coloniale? Scatenare un gran bordello e non votare più Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e la ‘presunta’ sinistra di Liberi e Uguali

Lo scippo FEARS del Nord alle Regioni del Sud e alla Sicilia: la CIA siciliana esce dal ‘letargo’ primaverile…

“Tanto tuonò che piovve”, si usava dire una volta. Adagio che va bene per la CIA siciliana (sigla che sta per Confederazione Italiana Agricoltori) che, a scoppio ritardato, solo dopo che il Governo nazionale con il suo Ministro grillino nordista delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha completato lo scippo di un bel po’ di quattrini FEARS alle Regioni del Sud e della Sicilia, ha deciso, finalmente, di prendere posizione in stile ‘Medici di Cristo’: quelli, per intendersi, che non potevano interferire con il finale del figlio di Dio in terra perché tutto era già scritto… Eh sì, dopo che tutto è stato consumato, Rosa Giovanna Castagna, presidente regionale di CIA Sicilia, decide di intervenire. Per dire che cosa? Parole che avrebbe dovuto pronunciare prima dello scippo e che ora non servono assolutamente a nulla: “Ed alla fine – dice Rosa Giovanna Castagna – le Regioni del Nord sono riuscite a far prevalere la loro linea. Dopo un braccio di ferro tra le Regioni del Sud Italia, le Regioni del Nord ed il Ministero, il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova ripartizione dei circa 3,5 miliardi di euro di fondi FEARS. E’ indubbio che queste Regioni, fuori da ogni regola giuridica – evidenzia Castagna – hanno ottenuto più risorse e questo in netto contrasto con tutte le raccomandazioni formulate dalle istituzioni europee, che come è noto hanno chiaramente scritto che le regole non si potevano cambiare in corso d’opera”.

A cosa serve la CIA siciliana? A fare ‘filosofia’ dopo le carognate del Nord?

Egregia presidente Castagna: perché queste cose le dice ora e non le ha invece dette prima? A cosa serve la sua organizzazione agricola? Ad analizzare i danni del Governo nazionale? “La posta in palio – prosegue la presidente della CIA siciliana – era alta poiché le Regioni del Nord hanno chiesto di cambiare i criteri di ripartizione dei fondi per i pagamenti dello sviluppo rurale. Le Regioni del Sud si sono
opposte alla modifica dei criteri di ripartizione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il biennio transitorio 2021-2022 ma, alla fine hanno ceduto all’accordo”. La ricostruzione è un po’ diversa. Le Regioni del Sud che hanno rotto l’alleanza contro il Nord sono state Campania e Puglia, amministrate dal centrosinistra a ‘trazione’ PD, e la Calabria, amministrata dal centrodestra. Poi le altre si sono adeguate a quest’ennesimo atto coloniale. La numero uno della CIA siciliana spiega la ripartizione truffaldina di queste risorse: cose che i nostri lettori sanno già. Rosa Giovanna Castagna ricorda che lo scippo verrà compensato da un fondo di
perequazione di 92,7 milioni di euro, fondo, precisa la numero uno della CIA siciliana, che compenserà “solo in parte la perdita” delle Regioni del Sud e della Sicilia. Manca una precisazione fondamentale che aggiungiamo noi: il Governo nazionale ha modificato i criteri di ripartizione di questi fondi, che resteranno tali e quali nel futuro. Pensare, infatti, che in futuro verrà modificato il Primo Pilastro è illusorio. La realtà è che il Primo Pilastro resterà quello che è: 250 euro all’anno in media per le aziende agricole del Sud e della Sicilia e da 800 euro a 2 mila euro all’anno per le aziende del Nord Italia. Mentre ogni anno, per recuperare una parte del fondi relativi allo scippo del Secondo Pilastro, Regioni del Sud e Sicilia dovranno sperare nel buon cuore del Governo nazionale di turno. Una vergogna senza fine.

Cosa fare per apporsi a questo schema coloniale? Scatenare un gran bordello e non votare più Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e la ‘presunta’ sinistra di Liberi e Uguali

Si può modificare questo schema coloniale? Sì, ma non seguendo la CIA siciliana, buona solo a distribuire chiacchiere a scippo avvenuto, ma scatenando un gran bordello: che è quello che noi ci auguriamo facciano gli agricoltori siciliani, nella speranza che ci siano associazioni e movimenti di questo settore in grado di capire e di illustrare agli agricoltori siciliani e anche ai cittadini della nostra Isola che la prima cosa da fare, per contrastare questo andazzo coloniale, è non votare più e non fare più votare per i partiti politici coloniali che hanno patrocinato questo vergognoso scippo: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e la ‘presunta’ sinistra di Liberi e Uguali. Con rispetto parlando, ci sembra un po’ tragicomico l’appello finale della CIA siciliana, che chiede al governo regionale di Nello Musumeci di “vigilare affinché non vi siano ulteriori scippi perpetrati ai danni degli agricoltori siciliani e di porre in essere quanto di competenza al fine di vigilare per il corretto impiego dei 92 milioni di euro del fondo di perequazione”. Invece quale sarebbe il ruolo della CIA siciliana? Parlare solo dopo che i giochi sono fatti?

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