Mattinale

Ignobile l’attacco a Pino Aprile: senza di lui il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale non esiste/ MATTINALE 504

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  • I nostri ‘amici’ del PUN (Partito Unico del Nord) hanno capito che il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è una cosa seria. E stanno cercando di affossarlo
  • I nostri ‘amici’ del PUN vogliono continuare a derubare Sud e Sicilia con i voti di meridionali e siciliani. E’ per questo che vogliono eliminare il Movimento di Pino Aprile 
  • La verità è che i nostri ‘amici’ del Nord Italia sono con il culo a terra e si illudono di sopravvivere scippando ancora soldi a Sud e Sicilia tra Recovery Plan, Secessione dei ricchi e scippi all’agricoltura (FEARS). Ma ormai sono solo periferia della Germania 
  • Senza Pino Aprile il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale non esiste. Pino Aprile continui a fare lo scrittore, continui a fare il giornalista e continui a fare il leader di Equità Territoriale. Punto 

I nostri ‘amici’ del PUN (Partito Unico del Nord) hanno capito che il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è una cosa seria. E stanno cercando di affossarlo

Gli ascari – per conto del solito PUN, Partito Unico del Nord – si sono infiltrati nel Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale per distruggerlo? Leggendo il post che Pino Aprile, giornalista e scrittore tra i più illustri fondatori del Movimento per il riscatto del Sud, sembrerebbe proprio di sì. Non è difficile capire cosa sta succedendo. E Pino Aprile lo lascia intendere con chiarezza: “Mi giungono  – scrive – richieste di informazione e chiarimento da molti circoli e tesserati sulla riunione del Direttivo di domenica 20 giugno a Napoli e su ‘cosa sta succedendo’. Altri chiedono di poter assistere (credo che questo dipenda dall’assenso di tutti i partecipanti). Scusate se rispondo così, non potendo farlo singolarmente con quanti mi hanno inviato email e messaggi. Quella del 20 è una riunione decisiva per la vita del Movimento 24 agosto per l’Equità Territoriale. Io mi presenterò dimissionario e chiederò di non presiedere nemmeno il Direttivo: ascolterò, seguirò e mi regolerò secondo quello che vedrò succedere. Il Movimento è scosso da una crisi di crescenza che ha portato alla luce una serie di attriti e contrapposizioni (esasperati in una rincorsa a forzature sempre più evidenti, sino a: ‘Pino, o con noi, o con loro’) che pensavo ricomponibili e devo continuare a pensare ricomponibili. Ma sarà il Direttivo a dirlo”. La parte politica più importante del post di Pino Aprile è la seguente: “Delude che, mentre il governo deruba al Sud i soldi del RF, la ministra Gelmini rimette in campo l’Autonomia differenziata e la ministra Carfagna estende al Nord, ‘per equità’, i vantaggi per l’agricoltura delle aree più svantaggiate, parte del Movimento si dedichi a diatribe interne. Non è per questo che è sorto; ma se questo si vuole sia il Movimento, allora devo saperlo, per decidere se vale ancora la pena esserci”.

I nostri ‘amici’ del PUN vogliono continuare a derubare Sud e Sicilia con i voti di meridionali e siciliani. E’ per questo che vogliono eliminare il Movimento di Pino Aprile 

Il punto è proprio questo: e Pino Aprile lo ha centrato subito. Il Governo nazionale ha sottratto a Sud e Sicilia circa 70 miliardi di risorse Recovery Plan; come ricorda l’autore di Terroni, la Ministra di Forza Italia – formazione politica che, storicamente, ha preso per i fondelli Sud e Sicilia – Mariastella Gelmini ha rispolverato l’Autonomia differenziata, meglio conosciuta come Secessione dei ricchi, che, se applicata, sottrarrebbe, a regime, da 60 a 70 miliardi di euro all’anno alla Regioni del Sud e alla Sicilia per portarli al Nord; mentre proprio in queste ore il Ministro grillini e nordista di Trieste, Stefano Patuanelli, tra il plauso degli ascari, ha fatto sapere che oggi il Consiglio dei Ministri scipperà a Sud e Sicilia una parte dei fondi FEARS (agricoltura) per darli al Nord. Su questi tre scippi una cosa esatta l’ha detta ieri il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone: “La speranza dei rappresentanti di Lega, PD, grillini, renziani e sinistra varia sta nella disinformazione. Questi signori s’illudono di scippare i soldi a Sud e Sicilia nel silenzio generale. Questo era possibile quando l’informazione passava solo dai giornali cartacei e dalla televisione. Oggi non è più così, perché l’informazione passa anche, se non soprattutto, dalla rete. Appena questi signori scipperanno i fondi a Sud e Sicilia verranno sputtanati a vita. Anzi, in realtà sono già sputtanati solo per il fatto che manifestano la volontà di depredare Sud e Sicilia. Sta a noi, adesso – conclude Calderone – organizzarci per proporre alla Sicilia e ai Siciliani un progetto politico chiaro in contrapposizione ai partiti politici nazionali e, soprattutto, in contrapposizione ai siciliani ascari che, invece di difendere la Sicilia, rimangono nei partiti politici nazionali per fare carriera sulla pelle dei siciliani”.

La verità è che i nostri ‘amici’ del Nord Italia sono con il culo a terra e si illudono di sopravvivere scippando ancora soldi a Sud e Sicilia tra Recovery Plan, Secessione dei ricchi e scippi all’agricoltura (FEARS). Ma ormai sono solo periferia della Germania 

I partiti politici nazionali oggi sono quasi costretti  scippare risorse a Sud e Sicilia per portarle a un Nord che, ormai, è una boccheggiante periferia della Germania (un Nord peraltro amministrato malissimo: basti pensare ai ‘successi’ di Lombardia ed Emilia Romagna in materia di gestione della pandemia e di inquinamento: leggere i veleni utilizzati per ‘concimare’ i fondi agricoli e il binomio zootecnia intensiva-soccida). Ebbene, gli esponenti di Lega, PD, grillini, renziani e sinistra varia, come dice Calderone, sanno che verranno sputtanati a vita agli occhi di 20 milioni di cittadini di Sud e Sicilia; così cercano di distruggere l’unico Movimento – il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale – in grado di raccogliere i voti di tanti meridionali e siciliani che, finalmente, cominciano a capire che votare per i partiti politici nazionali, nel Sud e in Sicilia, è un errore gravissimo. “Chi è esperto di vita di movimenti, partiti, dice che queste sono cose normali, specie nei momenti di crescita – scrive sempre Pino Aprile -. Io non sono esperto di queste cose. Sorge persino il dubbio (rinforzato da alcuni noti episodi che si ripetono quasi uguali e ad arte, quando a Sud pare sorgere una realtà politica non ‘controllata’) che sia una regia esperta ad alimentare questi fenomeni. Diffondere sulle nostre chat falsità quali: Pino ha scelto la professione e ha abbandonato il Movimento, non ha aiutato. Il prossimo Direttivo ha il compito di coinvolgere tutto il Movimento nelle attività, attraverso le elezioni di delegati ogni tot tesserati. E questo diritto non può essere limitato, predeterminando in tutto o in parte il risultato del voto. Avevo chiesto a tutti un passo indietro per far avanzare il Movimento; è accaduto il contrario. Quindi evito di produrre altre esortazioni a moderare i termini. Vuol dire che il 20, ognuno, me incluso, deciderà quali e quanti passi fare, si spera in avanti e se no, indietro”.

Senza Pino Aprile il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale non esiste. Pino Aprile continui a fare lo scrittore, continui a fare il giornalista e continui a fare il leader di Equità Territoriale. Punto 

Pino Aprile è bravissimo scrittore e bravissimo giornalista. Continui a fare lo scrittore e il giornalista. Perché è anche grazie al suo lavoro che la storia del Sud sta prendendo la via del riscatto. A Pino Aprile diciamo che il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale senza di lui non esiste. Se lui molla crolla tutto: che è quello che vogliono i partiti politici nazionali. Gliela vuole dare vinta? A nostro avviso, il Movimento 4 Agosto per l’Equità Territoriale deve andare avanti. A partire dalla Calabria. Dove, così si dice, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sarebbe in trattative con la vecchia politica. Se De Magistris vuole diventare presidente della Regione Calabria con i voti della vecchia politica, beh, si accomodi pure. Il Movimento lasci perdere De Magistris e vada avanti: presenti un proprio candidato alla presidenza della Regione Calabria e una propria lista per il Consiglio regionale calabrese. Sarebbe la migliore risposta agli ascari che stanno cercando di distruggere il Movimento 24 Agosto per conto del PUN e a chi si illude di cambiare la Calabria con chi ha sempre affossato questa bellissima Regione.

 

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