Draghi & Patuanelli insistono: domani via libera allo scippo di una parte del FEARS alle Regioni del Sud e alla Sicilia/ SERALE

15 giugno 2021
  • La ‘buona notizia’ arriva dal parlamentare nazionale grillino siciliano, Dedalo Pignatone
  • Tre Regioni del Sud si sono già ‘consegnate’…
  • Il Nord è riuscito a creare un precedente pericolosissimo per le agricolture del Sud e per la Sicilia  
  • Pino d’Angelo e Santo Bono: “Noi restiamo contrari a questo scippo. Ai partiti politici che stanno penalizzando la Sicilia diciamo: ne riparleremo alle prossime elezioni comunali e regionali” 

La ‘buona notizia’ arriva dal parlamentare nazionale grillino siciliano, Dedalo Pignatone

Il Governo di Mario Draghi insiste e domani si accinge a varare lo scippo di fondi alle agricolture delle Regioni del Sud Italia. Insomma, l’attuale esecutivo nazionale si conferma antimeridionale e anti-siciliano. Nessuna novità. del resto, il Ministro grillino nordista di Trieste delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, non ha mai cambiato idea. Da quello che si capisce, in un momenti di disfacimento, il Movimento 5 Stelle sceglie di provare a prendere qualche voto al Nord piuttosto che al Sud e in Sicilia. Nei giorni scorsi il parlamentare nazionale grillino eletto in Sicilia, Dedalo Pignatone, ha detto a chiare lettere che il Ministro Patuanelli non ha cambiato opinione. E, sfumatura più, sfumatura meno, lo ribadisce stasera in in un comunicato stampa: “Come anticipato nella risposta al nostro question time – dice Pignatone – domani il Consiglio dei ministri è chiamato a esprimersi sulla proposta di risoluzione della querelle relativa al riparto del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il periodo transitorio 2021-2022. Saranno garantite a tutte le Regioni le medesime somme del passato, seppur con criteri di riparto differenti, grazie a uno stanziamento ulteriore voluto dal ministro Patuanelli e pari a 92,7 milioni di euro. Superando l’impasse venutasi a creare dal mancato accordo tra le Regioni – prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle – il ministro Patuanelli sottoporrà un riparto che prevede di utilizzare per il 90% i cosiddetti criteri storici e per il 10% quelli nuovi per il 2021 e 70-30% per il 2022, a cui si aggiungerà un fondo in grado di assicurare il riequilibrio finanziario tra i territori e pari a 92,7 milioni di euro. La proposta, che mi auguro raccolga l’approvazione del Consiglio dei ministri, ha già visto esprimersi positivamente gli assessori regionali di Puglia, Calabria e Campania. Le somme più cospicue per Campania (40,2 milioni di euro) e Sicilia (26,5 milioni di euro) che andranno, dunque, ad aumentare il budget a disposizione per i Programmi di Sviluppo Rurale”.

Tre Regioni del Sud si sono già ‘consegnate’…

Apprendiamo così che tre Regioni del Sud si sono adeguate ai voleri del Governo Draghi: due sono di centrosinistra (Campania e Puglia) e una di centrodestra (Calabria). Pignatone insiste a raccontare le cose a modo suo. “Si risolverebbe così -dice – una situazione bloccatasi sin dallo scorso autunno, vista l’incapacità degli assessorati regionali di trovare un accordo, peraltro in un modo che garantisca a tutti i territori le medesime somme per l’intero biennio 2021-2022 e venendo incontro alle richieste delle Regioni del Sud Italia che, in caso contrario, avrebbero visto perdere il relativo stanziamento. Una soluzione che abbiamo sempre auspicato e su cui abbiamo lavorato di concerto con il Mipaaf. Ora sarà fondamentale spendere queste somme in maniera rapida ed efficace così da evitare qualsiasi disimpegno e garantire concreto sostegno alle imprese agricole, che di certo non si nutrono di polemiche ma di risorse e fatti”. Questo signore dà per assodato che sia giusto che il Ministro riveda solo uno dei due Pilastri sui quali si fonda l’erogazione dei fondi in agricoltura: e precisamente il secondo Pilastro, stravolgendo la ripartizione dei fondi. In pratica, toglie una parte del FEARS alle Regioni del Sud per darla alle Regioni del Nord; e poi stanzia 92,7 milioni di euro per ‘risarcire’ le Regioni del Sud alle quali vengono scippati i fondi.

Il Nord è riuscito a creare un precedente pericolosissimo per le agricolture del Sud e per la Sicilia  

Perché togliere i soldi alle Regioni del Sud per poi restituire i soldi con la creazione di un altro fondo? Non sarebbe stato più semplice, per il Governo nazionale, erogare direttamente i 92,7 milioni di euro alle Regioni del Nord? Le motivazioni sono due. La prima è che le Regioni del Nord avranno a disposizione i fondi con un meccanismo automatico che rende gli stesso fondi subito disponibili, mentre le Regioni del Sud, per i 92,7 milioni di euro dipenderanno dallo Stato: e non è affatto detto che lo Stato eroghi tali fondi. Ricordiamoci che, con un meccanismo simile lo Stato ha disposto, a partire dal 2009, la sottrazione di quasi 600 milioni di euro all’anno alla sanità siciliana, con l’impegno che tali fondi sarebbero stati restituiti peccato che, da allora ad oggi lo Stato non ha restituito nulla. La seconda motivazione è molto più importante: con questa mossa le Regioni del Nord hanno creato un precedente; ciò significa che, nei prossimi anni, le risorse FEARS che spettano al Sud e alla Sicilia potranno essere sottratte.

Pino d’Angelo e Santo Bono: “Noi restiamo contrari a questo scippo. Ai partiti politici che stanno penalizzando la Sicilia diciamo: ne riparleremo alle prossime elezioni comunali e regionali”  

“Noi – dicono Pino D’Angelo e Santo Bono, esponenti del Movimento Terra è Vita – restiamo fermamente contrari a questo scippo. La nostra protesta non si ferma. Noi contestiamo tutto di questa manovra. Non ha alcun senso rivedere i criteri di ripartizione del secondo Pilastro, senza toccare la ripartizione del primo Pilastro. Siamo chiaramente davanti a una manovra politica antimeridionale e antisiciliana. Ricordiamo al Ministro Patuanelli che, grazie alla ripartizione del primo Pilastro, ancora oggi gli agricoltori del Nord Italia prendono fondi che vanno da 800 a 2 mila euro, mentre al Sud e in Sicilia siamo fermi a 250 euro. il Ministro grillino sta tutelando le Regioni del Nord penalizzando il Sud e la Sicilia. E lo sta facendo applicando criteri che non hanno alcunché di giuridico, ma sono il frutto, lo ribadiamo, di uno spirito antimeridionale e antisiciliano. Il tutto con l’avallo di tanti parlamentari nazionali eletti in Sicilia, che non hanno mosso un dito per difendere gli agricoltori della nostra Isola. Tre Regioni del Sud si sono adeguate? Non ci stupisce. E’ dai tempi di Crispi e di Giolitti che avvengono tali fenomeni. Noi invece diciamo ai parlamentari grillini e, in generale, ai parlamentari dei partiti che stanno avallando questo scippo: arriverà il momento in cui si andrà a votare, no? Arriverà il momento in cui si voterà nei Comuni e alla Regione. Sarà nostra cura informare non soltanto gli agricoltori siciliani, ma tutti i cittadini della nostra Isola su quali politici hanno difeso la Sicilia e quali politici, invece, l’hanno affossata”.

Franco Calderone: “Verranno sputtanati a vita”

Di questione politica – sempre a proposito di scippi finanziari a Sud e Sicilia – ha parlato anche Franco Calderone, coordinatore in Sicilia di Equità Territoriale. “Questi signori – ha detto Calderone – s’illudono di scippare i soldi a Sud e Sicilia nel silenzio generale. Questo era possibile quando l’informazione passava solo dai giornali cartacei e dalla televisione. Oggi non è più così, perché l’informazione passa anche, se non soprattutto, dalla rete. Appena questi signori scipperanno i fondi a Sud e Sicilia verranno sputtanati a vita. Anzi, in realtà sono già sputtanati solo per il fatto che manifestano la volontà di depredare Sud e Sicilia. Sta a noi, adesso – conclude Calderone – organizzarci per proporre alla Sicilia e ai Siciliani un progetto politico chiaro in contrapposizione ai partiti politici nazionali e, soprattutto, in contrapposizione ai siciliani ascari che, invece di difendere la Sicilia, rimangono nei partiti politici nazionali per fare carriera sulla pelle dei siciliani”.

foto tratta da BlogLive

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