L’America ‘Democratica’ di Biden vuole la guerra contro la Cina (per vendere armi come ha già fatto in Israele)

13 giugno 2021
  • In poche righe il filosofo e commentatore marxista, Diego Fusaro, coglie una sostanziale differenza tra Donald Trump e Joe Biden 

di Diego Fusaro

Il primo – Trump – non ha sparato un solo colpo. Il secondo – Biden – rispolvera l’imperialismo a stelle e strisce e punta allo scontro armato contro la Cina

Gli Stati Uniti di Joe Biden hanno ribadito, una volta di più, che per loro la Cina è e resta la principale minaccia. Nulla di nuovo rispetto all’amministrazione di Donald Trump, si dirà istintivamente. Ma non è così. Donald Trump, che pure ugualmente indicava nella Cina il nemico principale, puntava a una posizione di tipo “isolazionistico”: mirava cioè alla massima indipendenza possibile dalla Cina, ritenuta il male sulla terra. Joe Biden, per parte sua, rappresenta la variante tipica del Partito Democratico statunitense dell’avversione verso la Cina: con Biden non trionfa l’isolazionismo, bensì l’imperialismo a stelle e strisce che tanti lutti inflisse ai popoli sulla Terra. In ciò è da ravvisarsi la principale differenza: sotto la guida dell’amministrazione Biden, non è inverosimile che si arrivi allo scontro con la Cina. Del resto, il fulcro della politica estera statunitense si risolve in fondo in un unico punto: mantenere sottomessi i popoli già conquistati, colonizzare con la violenza quelli che, in un modo o nell’altro, resistono alla globalizzazione a trazione atlantista.

Foto tratta da Milano Finanza

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