Il ‘dramma’ del Partito Unico del Nord: vuole i soldi di Sud e Sicilia (Secessione dei ricchi) tenendosi però i voti dei ‘terroni’…/ MATTINALE 496

8 giugno 2021
  • Oggi un ‘minuto di raccoglimento’ per i ‘capi’ di Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra che in queste ore debbono decidere se cominciare a scippare 60-80 miliardi di euro all’anno a Sud e Sicilia provando a non perdere i voti degli elettori di Sud e Sicilia
  • Per una mano, pronto accomodo, hanno già scippato a Sud e Sicilia oltre 70 miliardi di Recovery Plan
  • Il Partito Unico del Nord non ha molto tempo: se dovrà procedere con la truffa dell’Autonomia differenziata – o Secessione dei ricchi – dovrà farlo prima che arrivo la terza ondata di Covid-19
  • Se non ci fosse la rete con i social, i giornali on line e i blog d’informazione il Partito Unico del Nord avrebbe già approvato la secessione dei ricchi

Oggi un ‘minuto di raccoglimento’ per i ‘capi’ di Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra che in queste ore debbono decidere se cominciare a scippare 60-80 miliardi di euro all’anno a Sud e Sicilia provando a non perdere i voti degli elettori di Sud e Sicilia

Come gli viene in testa alla Ministra delle Regioni di Forza Italia, Maria Stella Gelmini, di riproporre l’Autonomia differenziata, ovvero la ‘Secessione dei ricchi’, ovvero un nuovo scippo del Nord ai danni di Sud e Sicilia? Confessiamo che seguiamo con difficoltà le acrobazie antimeridionali dei berlusconiani. Ricordiamo che, in queste ultime settimane, un’altra Ministra di azzurra del Governo Draghi, Mara Carfagna, ha deciso di avallare lo scippo di 60 miliardi di euro al Sud, con riferimento alle risorse del Recovery Fund. la cosa assurda è che la Carfagna sarebbe meridionale, se è vero che è nata a Sorrento in Campania. Mentre la sua compagna di partito, la citata Gelimini, arriva dalla Lombardia, dalle parti di Brescia. Una del Nord, l’altra del Sud legate da un destino comune: fregare il Meridione e la Sicilia. E’ noto che, con l’Autonomia differenziata, il Nord scipperà alle Regioni del Sud una somma che oscilla da 60 a 80 miliardi di euro all’anno. Se a questo sommiamo lo scippo di oltre 70 miliardi di euro dl Recovery Plan – già avallato dal Governo nazionale di Mario Draghi – lo scippo ai danni del Sud e della Sicilia si attesta intorno a 150 miliardi di euro. Con una differenza sostanziale: lo scippo dei fondi Recovery avverrà una sola volta: gli ‘amici’ del Nord si prenderanno gli oltre 70 miliardi di euro e buona notta ai suonatori. Con l’Autonomia differenziata lo scippo di 60-80 miliardi di euro ai danni del Sud e della Sicilia avverrà ogni anno! A questi due scippi va aggiunto il terzo  scippo di 2 miliardi di euro alle agricolture delle Regioni del Sud Italia (solo in Sicilia si prevede lo scippo di 400 milioni di euro).

Per una mano, pronto accomodo, hanno già scippato a Sud e Sicilia oltre 70 miliardi di Recovery Plan

In questi tre passaggi – uno già realizzato di fatto (lo scippo del Recovery Plan) gli altri due ancora non realizzati – c’è tutto l’antimeridionalismo dell’attuale Governo nazionale. E’ importante sottolineare il ruolo dei partiti politici che appoggiano il Governo Draghi: Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra letteralmente scomparsa negli ultimi quattro anni che ricomincia a farsi notare. Un altro elemento molto importante è il comportamento dell’informazione. Se non ci fosse la rete con i quotidiano on line, degli scippi dei fondi Recovery, della Secessione dei ricchi e dello scippo di 2 miliardi di euro non si parlerebbe. I ‘Grandi giornali’ e le televisioni non affrontano  questi tre temi, se non in modo molto frettoloso. Ed è anche logico. Perché il cosiddetto Partito Unico del Nord Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra debbono ‘alleggerire’ il Sud e la Sicilia togliendogli questa barca di soldi, ma debbono, contemporaneamente, tenersi i voti dei meridionali e dei siciliani che votano ancora Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra. E questo si può fare soltanto non raccontando loro che il loro progetto è quello di impoverire ulteriormente Sud e Sicilia, con i voti dei meridionali e dei siciliani che, in pratica, dovrebbero votare per chi li penalizza.

Il Partito Unico del Nord non ha molto tempo: se dovrà procedere con la truffa dell’Autonomia differenziata – o Secessione dei ricchi – dovrà farlo prima che arrivo la terza ondata di Covid-19

Sono due gli elementi di questa manovra a tenaglia per fregare Sud e Sicilia: la scelta di tempo e la disinformazione. Come già accennato, ormai lo scippo dei fondi Recovery al Sud è cosa fatta. Argomento che non esiste nell’informazione officiale. L’unica forza politica che ha posto la questione è stata Equità Territoriale di Pino Aprile; il dibattito è stato solo on line e solo su alcuni giornali e alcuni siti d’informazione. Per il resto, silenzio assoluto. Bisognerà capire se Equità Territoriale andrà fino in fondo e terrà viva la questione chiamando in causa, con nomi e cognomi, i parlamentari nazionali eletti nel Sud e in Sicilia che hanno e stanno avallando lo scippo a Sud e Sicilia di oltre 70 miliardi di ero di Recovery Fund. L’operazione più grossa è lo scippo annuale legato all’Autonomia differenziata: da 60 a 80 miliardi all’anno a regime. In questo caso è centrale la scelta di tempo. L’ultimo tentativo risale al Novembre del 2019, quando il PD con l’allora Ministro delle Regioni, Francesco Boccia il pugliese, aveva tutto pronto. Poi è arrivata la pandemia e il Nord Italia, com’è noto, ha avuto altro a cui pensare. Un mese e mezzo fa, quando è iniziata la discesa dei contagi, la Ministra forzaitalota Gelmini ha ripreso l’argomento Secessione dei ricchi. Ora, come si dice dalle nostre parti, semu ‘a strinciuta, cioè alla resa dei conti: non la Ministra di Forza Italia, ma tutto il Partito Unico del Nord deve ‘chiudere’ l’operazione prima che arrivo la terza ondava di Covid, non sappiamo ancora se ad Agosto o in Autunno. In questo momento i ‘capi’ del Partito Unico del Nord – Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra – sono in gran consulto. La domanda che si pongono è: riusciremo a scippare al Sud e alla Sicilia da 60 a 80 miliardi all’anno mantenendo i voti dei terroni? Come potete notare, è una domanda da cento punti!

Se non ci fosse la rete con i social, i giornali on line e i blog d’informazione il Partito Unico del Nord avrebbe già approvato la secessione dei ricchi

Credeteci: se non ci fosse la rete – con i social, i giornali on line e i blog d’informazione – il Partito Unico del Nord avrebbe già fatto l’operazione: i contagi sono scesi, l’Estate è arrivata, la gente è stanca e si vuole riposare: quale migliore momento per scippare questi fondi al Sud e alla Sicilia? Il tutto con la retorica che il Sud ci guadagnerebbe, che le regioni del Sud diventerebbero ‘autonome’ e minchiate varie. Però ancora lo scippo non c’è stato. I ‘capi’ dei partiti politici nazionali che compongono il Partito Unico del Nord, sempre per dirla alla siciliana, si fannu ‘u cuntu,  ovvero valutano i pro e i contro. I pro, ovviamente, si sintetizzano nel fatto che fotterebbero, ancora una volta, una barca di soldi al Sud e alla Sicilia con cadenza annuale. Una pacchia. I contro si sintetizzano nel fatto che i parlamentari nazionali di questi partiti eletti nel Sud e in Sicilia – ci riferiamo ai parlamentari nazionali Movimento 5 Stelle, Lega, PD, Italia Viva di Renzi e una certa Sinistra – non verrebbero mai più eletti. Per non parlare, ovviamente, dei partiti del Partito Unico del Nord, che verrebbero sputtanati a vita sulla rete. Quello che avete letto è, in sintesi, il “dramma” che in questi giorni stanno vivendo i ‘capi’ e i parlamentari eletti nel Sud e in Sicilia dei partiti che compongono il Partito Unico del Nord. Da un lato ci sono i territori del Nord che premono per attuare subito l’Autonomia differenziata; dall’altro ci sono i partiti politici che compongono il Partito Unico del Nord che temono  – e ne hanno ben donde – di perdere una barca di voti nel Sud e in Sicilia. L’unica sarebbe di bloccare la rete nel Sud e in Sicilia per almeno un anno, fornendo ai terroni solo informazione ‘certificata’ da Giornaloni e televisione: ma questo non si può fare. Così per ora si ‘macerano’ e si interrogano: “Glieli togliamo o no questi 60-80 miliardi all’anno ai terroni? I terroni, una volta che gli scippiamo altri 60-80 miliardi all’anno, continueranno, da buoni alienati, a votare per noi?”.

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