Il Babà napoletano in televisione: “Ci vuole la farina Manitoba”. Al tempo di Re Ferdinando dove la prendevano la Manitoba?

6 giugno 2021
  • Veramente singolare la presentazione del celebre dolce napoletano associato ad una farina che non ha alcun legame con la tradizione cerealicola del Sud Italia!
  • A noi risulta che la ‘scoperta’ della farina Manitoba sia recente, almeno rispetto alla storia del Babà napoletano
  • Quando si parla di farina di Manitoba, sarebbe importante sottolineare da dove arriva il grano con il quale è fatta tale farina: perché potrebbe arrivare anche dal Canada dove, nelle aree fredde, la maturazione del grano avviene colpi di glifosato!

Veramente singolare la presentazione del celebre dolce napoletano associato ad una farina che non ha alcun legame con la tradizione cerealicola del Sud Italia!

La televisione, in Italia, riserva sempre sorprese. Anche in cucina. Così, qualche giorno fa, per caso, mentre cercavamo un film (chi scrive accende la televisione la sera ad ora di cena, per cercare qualche film, possibilmente del passato), siamo finiti in un canale che non sappiamo nemmeno quale sia. L’unica cosa che ricordiamo è che siamo arrivati giusto nel momento in cui una donna diceva: “Oggi prepariamo il Babà napoletano”. Siccome è uno dei nostri dolci preferiti abbiamo deciso di vedere cosa combinava la signora. Intanto non è stata fatta nemmeno una mezza presentazione: magari ricordare l’origine di questo dolce, la Francia, il re polacco Stanislao Leszczyński in esilio in Lorena, l’arrivo di questa delizia a Napoli, al tempo di Ferdinando IV di Borbone, insomma, niente presentazione. E va bene lo stesso. Arriviamo finalmente agli ingredienti e saltiamo dalla sedia: “Per preparare il Babà napoletano ci vuole la farina Manitoba”. Per la cronaca, Manitoba è sia una provincia del Canada, sia una farina prodotta con un particolare grano tenero coltivato, per l’appunto, nella provincia di Manitoba. Semplificando, la farina di Manitoba potrebbe essere ricavata da un grano tenero canadese!

A noi risulta che la ‘scoperta’ della farina Manitoba sia recente, almeno rispetto alla storia del Babà napoletano

Nulla da dire (o quasi) sulla farina di Manitoba (oggi molto presente in Italia); nulla da dire sul fatto che si tratti di una farina di forza, ricca di glutine, che si presta particolarmente per la preparazione di alcuni dolci, a cominciare dal Babà. A questo punto, però, una domanda è d’obbligo: il Babà si è diffuso a Napoli, come già ricordato, al tempo di Ferdinando di Borbone. Bene: al tempo di Ferdinando, a Napoli, si conosceva già la farina di Manitoba? Ce lo chiediamo perché, a giudicare dalla presentazione di questo dolce in televisione, la farina di Manitoba è stata data come una cosa essenziale: della serie, senza la farina di Manitoba non provate nemmeno a preparare il Babà, perché non ci riuscirete. A noi risulta che al tempo di Ferdinando, e anche negli anni successivi, a Napoli il Babà si preparava ed era sempre spettacolare. E allora perché fare credere ai telespettatori che, senza la farina di Manitoba, preparare il Babà è quasi impossibile? Ma come si fa a dare certe informazioni?

Quando si parla di farina di Manitoba, sarebbe importante sottolineare da dove arriva il grano con il quale è fatta tale farina: perché potrebbe arrivare anche dal Canada dove, nelle aree fredde, la maturazione del grano avviene colpi di glifosato!

Sempre per la cronaca, ricordiamo che in Canada, per la maturazione del grano, nelle aree fredde ed umide, ci sono problemi per la maturazione di questo cereale. In pratica, non sempre il sole accompagna, in Canada, la maturazione del grano, tenero o duro che sia. E quando il sole non accompagna il grano nella fase di maturazione, in Canada, come dire?, hanno trovato un altro accompagnatore: il glifosato. Ovvero l’erbicida tra i più famosi e ancora oggi più utilizzati al mondo. Però non lo utilizzano in pre-semina ma, appunto, in fase di maturazione del grano, per fare seccare tutto e ottenere una maturazione artificiale del grano. Chi legge I Nuovi Vespri sa che, da quando siamo in rete, abbiamo dedicato tanti articoli al glifosato, che non è esattamente un toccasana per la salute umana. Vero è che, oggi, con la parola Manitoba, si indicano tutte le farine con W maggiore di 350, a prescindere dalla zona di produzione. Il W, ancora per la cronaca, è un coefficiente che definisce la ‘forza’ di una farina: più alto è il W, più forte è la farina. Però siccome l’Italia è un grande importatore di grano canadese, sarebbe bene – soprattutto in un programma televisivo – specificare da dove arriva questa benedetta farina Manitoba. E’ chiedere troppo?

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti