Assemblea di Pergusa: si va avanti per una grande alleanza politica in vista delle elezioni regionali siciliane del prossimo anno

29 maggio 2021
  • L’appuntamento che ieri, a Pergusa, ha visto la partecipazione di 25 associazioni d’ispirazione autonomista, sicilianista, indipendentista e meridionalista è un fatto politico importante. Erasmo Vecchio: “Andiamo avanti con grande entusiasmo e con grande passione”
  • Se i tanti Siciliani che non vanno più a votare – poco più del 50% – si decideranno a tornare alle urne e a sostenere un soggetto politico che fa gli interessi della Sicilia ci potrebbero essere sorprese 
  • Franco Calderone, Equità Territoriale Sicilia: “Mettiamo da parte i personalismi e firmiamo un accordo programmatico”      
  • Le defezioni? Sono pure un fatto positivo: fanno capire chi difende la Sicilia e chi sta ancora con i partiti politici nazionali  

L’appuntamento che ieri, a Pergusa, ha visto la partecipazione di 25 associazioni d’ispirazione autonomista, sicilianista, indipendentista e meridionalista è un fatto politico importante. Erasmo Vecchio: “Andiamo avanti con grande entusiasmo e con grande passione”

Questa non è la cronaca di quanto avvenuto ieri a Pergusa. Non abbiamo partecipato all’assemblea dei movimenti autonomisti, sicilianisti, indipendentisti e meridionalisti. Abbiamo raccolto le impressioni di alcuni dei partecipanti e abbiamo ascoltato alcuni interventi grazie al telefono. La nostra impressione è che, nonostante qualche asperità, nonostante qualche defezione (il tornaconto fa parte del gioco), nonostante il tradizionale ‘solipsismo’ di questo particolare – come chiamarlo? – mondo sicilianista il risultato sia, nel complesso, positivo. “Parliamoci chiaro – ci dice Erasmo Vecchio, presidente di Identità Siciliana – l’appuntamento di oggi parte da un obiettivo ormai molto sentito: chiudere con la vecchia politica siciliana di ascari e provare a dare una prospettiva politica alla nostra Isola in vista delle elezioni regionali del prossimo anno. Il fatto che a Pergusa si siano presentati gli esponenti di venticinque associazioni, ebbene, questo è un primo successo. Il dibattito è stato appassionato e franco. Non sono mancate le opinioni diverse. E anche questo è un fatto positivo, perché quando tanti soggetti politici si mettono insieme le differenze danno vita a ricchezza di idee. Noi diamo un giudizio molto positivo sull’incontro di oggi. Ci siamo dati appuntamento il 12 Giugno all’Hotel San Michele di Caltanissetta. Lì cominceremo a definire il progetto politico mettendo al centro gli interessi reali della Sicilia e dei Siciliani. Il nostro obiettivo è presentare un candidato per la presidenza della Regione e una nostra lista. Andiamo avanti con grande entusiasmo e con grande passione”.

Se i tanti siciliani che non vanno più a votare – poco più del 50% – si decideranno a tornare alle urne e a sostenere un soggetto politico che fa gli interessi della Sicilia ci potrebbero essere sorprese 

Erasmo Vecchio è stato tra i protagonisti, tra il 1994 e il 1996, dell’esperienza di Noi Siciliani. Per la cronaca, Noi Siciliani si presentò alle elezioni regionali siciliane del 1996 eleggendo un deputato. Allora le condizioni erano molto difficili. Oggi, dopo i tanti danni provocati dalle vecchia politica alla Sicilia la situazione è cambiata. Oggi si è scoperto che le Regioni del Nord, tra il 2000 e il 2018, hanno scippato alle Regioni del Sud e alla Sicilia 840 miliardi di euro. Tra qualche settimana, o al massimo tra qualche mese, sapremo se il Nord riuscirà a scippare al Sud e alla Sicilia oltre 70 miliardi di euro di Recovery Plan e 2 miliardi di euro di fondi agricoli. E siccome a scippare questi fondi al Sud e alla Sicilia saranno i partiti politici nazionali – PD, Lega, Movimento 5 Stelle, Italia Viva di Renzi, Liberi e Uguali e, per certi versi, anche Fratelli d’Italia, i cui dirigenti, fino ad ora, non hanno speso una parola per difendere il Sud e la Sicilia – è chiaro che per un’alleanza politica che metterà insieme i vari soggetti autonomisti, sicilianisti, indipendentisti e meridionalisti e si presenterà alle elezioni regionali con un proprio candidato e con una propria lista si aprono buone prospettive. Dobbiamo considerare due variabili importanti. La prima variabile è rappresentata dal Movimento 5 Stelle, fino alle ultime elezioni primo partito in Sicilia, ma ormai in caduta libera. La seconda variabile – e questa sì che è imprevedibile – è rappresentata dagli elettori siciliani che, per oltre il 50%, non vanno più a votare. Ebbene, se questi Siciliani si decideranno ad andare a votare, anche in parte, le elezioni  regionali del prossimo anno potrebbero presentare sorprese inimmaginabili.

Franco Calderone, Equità Territoriale Sicilia: “Mettiamo da parte i personalismi e firmiamo un accordo programmatico”      

“Oggi – ci dice Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Movimento politico fondato dallo scrittore e giornalista Pino Aprile – si tratta di ragionare su fatti concreti. I partiti politici nazionali non solo non rappresentano la Sicilia e i Siciliani, ma danneggiano la Sicilia e i Siciliani. sono sotto gli occhi di tutti i continui scippi del PUN, Partito Unico del Nord, ai danni del Mezzogiorno.  A questo punto si tratta di mettere da parte i personalismi e siglare accordi programmatici chiari. Ai Siciliani che, ancora oggi, manifestano dubbi dico: facciamo tutti un esame di coscienza e chiediamoci: perché fino ad oggi non si è concluso nulla?”.

Le defezioni? Sono pure un fatto positivo: fanno capire chi difende la Sicilia e chi sta ancora con i partiti politici nazionali  

Sulle defezioni, beh, non bisogna farne un problema. Sono anche un fatto positivo, perché fanno chiarezza: fanno capire chi difende la Sicilia e chi sta ancora con i partiti politici nazionali. Attiva Sicilia – movimento che conta cinque parlamentari in Assemblea regionale siciliana, cinque parlamentari che hanno lasciato il Movimento 5 Stelle – non ha partecipato all’incontro di Pergusa. E questo ci sta: questo movimento (se non abbiamo capito male, quattro deputati di questo gruppo parlamentare su cinque) ha deciso di schierarsi con il presidente uscente, Nello Musumeci. Scelta legittima. Con Attiva Sicilia ha deciso di schierarsi Sicilia Nazione, soggetto politico che fa capo al vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, e a Rino Piscitello: e questo ci sta pure. Anche il MIS, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia ha deciso di schierarsi con Attiva Sicilia e, di conseguenza, a sostegno del presidente uscente Musumeci. Scelte legittime, ribadiamo. Che non intaccano minimamente il progetto di una grande alleanza autonomista, sicilianista, indipendentista e meridionalista a sostegno degli interessi reali della Sicilia.

 

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